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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Settembre 2007
 
   
  PROTEZIONE CIVILE: BERTOLASO, FVG ANCORA MODELLO PER IL PAESE

 
   
  Clauiano, 24 settembre 2007 - Un sistema nazionale di Protezione Civile che, per la sua organizzazione, guarda al modello attuato da anni in Friuli Venezia Giulia. Un modello che nell´attuale fase di sfiducia nei confronti della politica e delle istituzioni è una delle poche realtà apprezzate dall´opinione pubblica. E ancora, una Protezione Civile che probabilmente non avrebbe dovuto occuparsi dell´emergenza rifiuti in Campania, che al contrario va risolta con la volontà e l´assunzione di responsabilità della classe dirigente locale. Ed infine - anche se smagliature e polemiche non sono mancate - una Protezione Civile nazionale che ha retto di fronte alla terribile emergenza incendi, in una situazione che facilmente avrebbe potuto degenerare, come accaduto in Grecia. Sono questi i principali concetti emersi ieri nel corso dell´intervista che Toni Capuozzo, giornalista e vicedirettore del Tg5, ha fatto a Clauiano (comune di Trivignano udinese), nel corso della Festa dell´equinozio d´autunno, al capo del dipartimento nazionale della Protezione Civile, Guido Bertolaso, e al vicepresidente della Giunta regionale, con delega alla Protezione civile, Gianfranco Moretton. Davanti ad un numeroso pubblico nel bel giardino antistante Villa Manin, Capuozzo, definendo brillante, coraggiosa ed insolita l´idea di dedicare un´iniziativa pubblica a questo tema, ha esordito mettendo in evidenza come, tutto sommato, la Protezione Civile, in un mondo in cui tutto è in forse ed è ammantato di uno scontento piuttosto evidente, è tra le poche istituzioni che oggi si salvano. "Per costruire un sistema nazionale di Protezione Civile - ha ricordato Bertolaso - abbiamo fatto perno sulle esperienze maturate in alcune aree del nostro Paese, in particolare questa regione, che ha saputo dar vita in ognuno dei 219 Comuni ad un gruppi di volontari, guidati dal proprio sindaco. Peccato però che questo accada solo in alcune parti d´Italia, e che spesso veniamo accusati di aver lasciato sole le popolazioni durante le emergenze". E sul modello rappresentato dalla nostra regione, l´assessore Moretton ha rilevato che "se oggi la Protezione Civile regionale è in grado di dare un suo contributo al sistema nazionale, lo si deve alla fiducia che lo Stato, in occasione del terremoto del 1976, ebbe nelle istituzioni locali, nella Regione e nei sindaci. Ai quali, primo esempio di devoluzione di competenze, fu affidata la responsabilità della ricostruzione". Grazie ad una legge, che ha vent´anni ma è ancora innovativa e per questo mai ha dovuto essere modificata, oggi il Friuli Venezia Giulia ha il ruolo di capofila in Italia, tra le Regioni italiane, in materia di Protezione Civile. E cerca di contribuire a dar vita, in tutta Italia, ad un sistema efficiente ed efficace, partendo, ha spiegato Moretton, "dal diffondere tra la gente, a partire dal mondo della scuola, la giusta cultura e la giusta mentalità. Affinché poi ciascuno adotti un comportamento, nella vita di ogni giorno, rispettoso degli altri e dell´ambiente". Per cui, secondo Bertolaso, "i cittadini tutti vanno coinvolti nella vigilanza del territorio, vanno fatti uscire da uno stato di passività, per il quale ci si aspetta che l´intervento venga dall´esterno". Una sorta di comportamento virtuoso, che deve essere messo in atto, ad esempio, per superare l´emergenza rifiuti in Campania, che Bertolaso ha ammesso essere stata un´esperienza molto difficile, che ha lasciato amarezza. "Non avremmo dovuto occuparcene. Sono i Comuni a doversi organizzare. La soluzione è la raccolta differenziata - ha spiegato - tutti ne sono consapevoli ma pochi sono disponibili a metterla in pratica, forse anche perché le immondizie per strada fanno comodo a qualcuno". Non è mancato un riferimento agli incendi che hanno colpito vaste zone d´Italia nel corso dell´estate appena terminata, "la più difficile della nostra storia". "Abbiamo saputo fronteggiare l´emergenza nonostante il Sud d´Italia sia stato nelle stesse condizioni climatiche (temperatura, carenza di precipitazioni, venti) della Grecia", per cui "ciò che è accaduto lì avrebbe potuto accadere anche da noi. Il sistema ha retto". La Protezione Civile, ha concluso Capuozzo, non è dunque qualcosa che risponde solo alle situazioni di emergenza: non un numero da chiamare "nel caso che. ". La Protezione Civile deve essere una realtà capace di accompagnare per mano un cittadino che non chiede di farsi proteggere ma che partecipa alla propria protezione. E non solo di fronte alle calamità naturali ma anche per far fronte a quel senso di insicurezza che pervade la vita di tutti i giorni. C´è in proposito, secondo Moretton, la "necessità di dare sicurezza e tranquillità a tutte le famiglie". In particolare nei nostri territori, che sempre più stanno diventando crocevia di transiti. Ecco quindi che "le istituzioni dovranno coinvolgere sempre di più le Amministrazioni locali, e con esse la Protezione Civile, nell´offrire aiuto anche alle Forze dell´ordine". Dunque, "le Amministrazioni locali potranno svolgere un compito importante anche sul fronte sicurezza, impegnandosi in un´azione di coordinamento, che sappia far leva anche sull´apporto dei volontari di Protezione Civile". .  
   
 

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