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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Settembre 2007
 
   
  ANCONA: CRESCONO LE ESPORTAZIONI PROVINCIALI (+13,2%)

 
   
  Ancona, 24 settembre 2007 - Sono stati diffusi il 20 settembre dall´Istat i valori territoriali provvisori dell´import/export relativi al primo semestre del 2007. Ecco i dati elaborati dall´Ufficio Statistica e studi della Camera di Commercio di Ancona. I primi sei mesi dell’anno fanno registrare un incremento tendenziale delle vendite all’estero della provincia di Ancona: le esportazioni doriche sono infatti aumentate del 13,2% se confrontate con il valore di quelle rilevate nel periodo gennaio-giugno 2006. A metà anno le esportazioni provinciali ammontano ad un valore di 2. 241 milioni di euro. I dati provinciali evidenziano una tendenza in linea rispetto a quella riscontrata a livello nazionale: anche le esportazioni italiane mostrano infatti una crescita tendenziale del 11,6%. Ancor più favorevole il trend dei dati regionali, le esportazioni marchigiane infatti crescono del 22,8%. Tutte le 4 province marchigiane fanno registrare una tendenza positiva delle esportazioni, con un dato particolarmente elevato per la provincia di Ascoli Piceno (+50,6%). Le esportazioni doriche continuano a rappresentare la voce più elevata delle esportazioni marchigiane, di cui in questo primo semestre dell´anno hanno costituito il 36,3%. Per quanto riguarda poi gli acquisti dai mercati esteri, la rilevazione dell’Istat segnala un valore delle importazioni per la nostra provincia di 1. 412 milioni di euro, in crescita tendenziale del 7,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ un risultato non lontano da quello nazionale, che registra una variazione del + 6,6%, mentre per le Marche l’incremento tendenziale è del 13,2%. Le esportazioni provinciali sono costituite essenzialmente da prodotti trasformati e manufatti, per un valore complessivo di 2. 233 milioni di euro, pari al 99,6% delle esportazioni totali. I primi sei mesi dell’anno mostrano una tendenza positiva per tali prodotti rispetto allo stesso periodo del 2006, registrando una crescita del 13,3%. Nel periodo gennaio-giugno 2007, dalla provincia di Ancona sono state venduti all’estero 1. 333 milioni di euro di macchine ed apparecchi meccanici, confermando questo settore come il principale esportatore del territorio, tanto da costituire quasi il 60% delle nostre vendite all’estero di trasformati e manufatti. Rispetto al primo semestre dello scorso anno si rileva un incremento dell’8%. Gli apparecchi per uso domestico costituiscono senz’altro la categoria di prodotti meccanici di maggior peso per le vendite all’estero del settore: gli ultimi dati forniti dall’Istat indicano che essi, con 915 milioni di euro ne rappresentano il 68,7% ed hanno registrato una crescita del 2,4%. Sul risultato della meccanica, positivo benché inferiore rispetto alla crescita media delle esportazioni provinciali, hanno influito anche le vendite all’estero registrate per altri comparti meccanici, quali le macchine per l’agricoltura e la silvicoltura e le altre macchine per impieghi speciali. Tra i settori di maggior peso nelle esportazioni provinciali, mostrano risultati positivi anche quelli dei metalli e prodotti in metallo, con esportazioni per 146 milioni di euro e una crescita dell’11,1%, dei mezzi di trasporto, con un valore di 177 milioni di euro e un incremento tendenziale dell’88,3%, macchine e apparecchiature elettriche ed elettroniche, vendute all’estero per 122 milioni di euro e un incremento del 4,3%. Tendenza positiva anche per il sistema moda, con un +14,7% per tessile e abbigliamento e un + 4,5% per cuoio e pelletterie. Solo il settore dei prodotti alimentari, che ha esportato prodotti per un valore di 34,6 milioni di euro, fa rilevare un decremento dell’8,4%. Dal lato delle importazioni, i dati relativi ai primi sei mesi di quest’anno evidenziano un notevole peso degli acquisti dall’estero di prodotti trasformati e manufatti, con un valore di 851 milioni di euro, pari al 60,2% delle importazioni provinciali, accompagnati come sempre anche da notevoli importazioni di minerali energetici e non energetici, per un totale di 532 milioni di euro (37,7%). Le tendenze sono orientate alla crescita per entrambi i settori: trasformati e manufatti crescono del 9,2%, minerali energetici e non energetici (in pratica quasi esclusivamente petrolio greggio e gas naturale) in misura più contenuta, con una variazione del 2,6%. In sei mesi, nella provincia di Ancona, sono stati importati infatti petrolio greggio e gas naturale per un totale di 520 milioni di euro (pari al 97,7% dei minerali energetici e non energetici) con una crescita tendenziale del 3,1%. Tra i principali prodotti trasformati e manufatti spiccano invece i dati relativi alle importazioni di macchine ed apparecchi meccanici (175 milioni di euro), per i quali si rileva un incremento del 13,1%, dei metalli e prodotti in metallo (145 milioni di euro) in crescita tendenziale del 94,6%, e delle macchine elettriche ed apparecchiature elettriche (131 milioni di euro) con esportazioni sostanzialmente invariate (+0,4%). Tra i settori di maggior rilievo (con vendite estere superiori ai 100 milioni di euro), si contrae solo il valore di prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali (-17,6%). I principali mercati di sbocco per la provincia di Ancona si confermano essere costituiti dall’Europa, verso la quale si sono diretti nel periodo gennaio-giugno 2007 1. 788 milioni di euro di prodotti in partenza dal nostro territorio, si tratta quindi di una quota di grandissimo rilievo, pari al 79,8%. La Ue (a 27 paesi dal 1° gennaio 2007, con l’ingresso di Romania e Bulgaria) rappresenta senza dubbio il principale mercato di destinazione avendo assorbito 1. 508 milioni di euro di prodotti provenienti dalla nostra provincia, con una crescita tendenziale del 7,4% rispetto al primo semestre del 2006, dunque più lenta di quella media delle esportazioni provinciali. Le aree geografiche, tutte con pesi notevolmente inferiori rispetto all’Europa, mostrano generalmente tendenze positive, con l’eccezione dell’America settentrionale (-3,5%) e dell’Oceania e altri territori (-15,6%). Particolarmente dinamici invece i mercati dell’Asia centrale (+118,6%) e America centro meridionale (+57,6%). Per quanto riguarda infine i mercati di approvvigionamento non si presentano modificazioni sostanziali rispetto ai dati del periodo precedente: il primo mercato resta quello europeo, con 543 milioni di euro, pari al 38,4% delle importazioni doriche, seguito dall’area Mediorientale, con 518 milioni di euro di importazioni, pari al 36,7% (in larghissima parte si tratta di minerali energetici). Per entrambe le aree si rileva una contrazione dei valori, sebbene contenute: per il Medio Oriente si registra un -2,1%, e per l’Europa un –3,2%. Tutte le altre aree geografiche invece mostrano incrementi tendenziali. .  
   
 

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