Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 25 Settembre 2007
 
   
  PRESENTATO A ROMA VOLUME FVG "CONFINI/MIGRANTI"

 
   
  Roma, 25 settembre 2007 - "Confini/migranti", il libro che raccoglie i risultati dell´applicazione della legge regionale 5/2005 e le testimonianze dirette di immigrati in Friuli Venezia Giulia, è stato presentato oggi a Roma, nella sede della Regione, dal ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, e dall´assessore regionale Roberto Antonaz. Curato da Elisa Cozzarini e da Michele Negro, il volume "Confini/migranti", ha osservato il ministro, andrebbe distribuito ad ogni famiglia che ha una badante. "Ritengo - ha proseguito Ferrero - che il Friuli Venezia Giulia sia una delle Regioni all´avanguardia, perché affronta il tema dell´immigrazione con un forte grado di partecipazione degli immigrati e delle comunità locali e perché lavora in modo pragmatico e senza mettere in mezzo ideologie. E´ una buona strada, e mi auguro che con la legge di modifica della Bossi-fini, che domani comincia il suo iter alla Camera, riusciremo a far sì che in tutta l´Italia si possa agire allo stesso modo". Edito dalla Regione e dal Crelp (Coordinamento regionale Enti locali per la pace e i diritti umani), rappresentato dal presidente Silvano Buttignon, la pubblicazione, la cui prefazione è stata firmata da Moni Ovadia, è stata definita dall´assessore Antonaz non una mera raccolta di atti ma un lavoro a più mani, comprese quelli degli stessi immigranti, che nel 2006 erano il 5,4 della popolazione regionale e, stando alle proiezioni di crescita, saranno 126 mila nel 2010. "Il metodo partecipativo ha rappresentato la carta vincente della Conferenza sull´ Immigrazione dello scorso maggio e della legge stessa, frutto di una concertazione che ha coinvolto gli Enti locali e gli stessi immigrati attraverso la Consulta regionale per l´Immigrazione", ha sottolineato Antonaz, ricordando che, con questo metodo, sono state introdotte innovazioni significative, sul tema dell´integrazione reciproca, che pongono il Friuli Venezia Giulia all´avanguardia a livello nazionale. Tra i tratti innovativi della legge, che è riuscita a cancellare ogni differenza di genere e ha dato un ruolo guida alla Regione nei progetti di sostegno alle categorie vulnerabili (vittime della tratta e dello sfruttamento, profughi rifugiati), si trovano infatti la possibilità, per gli immigrati, di partecipare ad esempio a bandi e concorsi per l´accesso al pubblico impiego, nonché di ottenere cure sanitarie continuative, estese al disagio psichico, anche per gli immigrati non regolari. Siamo consapevoli dei problemi legato all´immigrazione, ha indicato Antonaz che, con Youssuph Kande, referente regionale dell´Ucai (Unione delle comunità e delle associazioni di immigrati), ha chiesto al ministro Ferrero (il quale ha promesso di portare la richiesta al ministro dell´Interno) la chiusura del Cpt di Gradisca d´Isonzo: "poiché siamo una regione di accoglienza - ha detto l´assessore - non vorremmo più avere un Centro di permanenza in regione, tra l´altro occasione di continui episodi di violenza". "Vorremmo che la figura dell´immigrato fosse semplicemente quella del vicino di casa, della persona che lavora e contribuisce a far crescere questo Paese" ha detto a sua volta Arminda Hitaj, presidente Ucai del Friuli Venezia Giulia. Anello debole della tratta e anello forte per contrastare il fenomeno (così è descritto il Friuli Venezia Giulia nel libro), la nostra regione ha visto, nella sola Procura di Trieste, 1. 100 arresti in cinque anni per il reato di tratta e traffico di clandestini, con l´identificazione di organizzazioni criminali che facevano transitare minorenni destinati a prostituzione, accattonaggio, borseggio e lavoro coatto e neonati da inserire nel mercato delle adozioni illegali. Ora, però, ci sono le risorse anche per lavorare su questo problema. "Abbiamo messo in campo i 50 milioni del Fondo sulle politiche di integrazione dei migranti - ha affermato Ferrero - e, in pratica, non lo sa nessuno: invito dunque tutti a prendere visione sul sito del ministero del bando con cui abbiamo messo a disposizione i finanziamenti per i corsi di italiano, per il superamento dei ghetti urbani, per i progetti di seconda generazione, per finanziare progetti di lotta alla prostituzione". .  
   
 

<<BACK