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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Settembre 2007
 
   
  IL COMUNICATTIVO RADIO 1: FICTION E CINEMA, CONFRONTO DI STILI

 
   
  Roma, 27 settembre 2007 - Temi e ospiti del 29 e 30 settembre - Sabato 29 settembre alle 11 “Fiction e cinema, confronto di stili” Giampaolo Letta, vicepresidente e amministratore delegato Medusa Film, Riccardo Tozzi, fondatore e presidente casa di produzione cinematografica e televisiva Cattleya, Pietro Valsecchi, presidente Taodue Film. Per la rubrica "Il Comunicattivo in direzione", ideata per illustrare i compiti, lo stile, i linguaggi e le finalità che diversificano i vari media italiani interviene il direttore del mensile "Cinecorriere, cinema e fiction" Fabrizio Cerqua. Dice Igor Righetti: "I telefilm sono le vere star dei palinsesti televisivi italiani. Negli ultimi anni la loro presenza sui teleschermi è cresciuta in modo esponenziale. Reti pubbliche e private fanno a gara per accaparrarsi le produzioni migliori provenienti dagli Stati Uniti e dall’Europa, ma anche la produzione italiana è in netta crescita sia per la qualità sia per la quantità. In riferimento al cinema, poi, mi sembra pertinente il confronto che ha fatto Carlo Verdone quando ha detto che il cinema italiano è come la Fiat, si è ripreso. Dato per moribondo nello scorso autunno, quando i numerosi film d’autore lanciati da Venezia e Roma andarono incontro a pesanti delusioni, è improvvisamente risorto". Domenica 30 settembre alle 10. 30, “Cercatori di talenti” Adriana Sabbatini, casting director, Pino Pellegrino, casting director, Maurizio Totti, produttore e fondatore della casa di produzione cinematografica Colorado film e amministratore Moviement Talent Agency. Il mondo dello spettacolo ha sempre suscitato grande curiosità e fascino tra la gente. All’inizio l’attrazione era forte per i giocolieri e i mangiafuoco, per il teatrino delle marionette e per i funamboli. L’arrivo del cinema sconvolse costumi e abitudini. La fantasia volò lontana e i sogni, che ben si sapeva come fossero tali, dilagarono. Poi arrivò nelle case la televisione e, apriti cielo! La rivoluzione. Non tanto al suo apparire, quanto adesso quando, con i reality, si sono spalancate le porte a persone qualunque, individui che, spesso incapaci di qualunque arte, mai sarebbero potute entrare nel ristretto numero dei baciati dal talento. Un talento che, per la verità, veniva messo a frutto dopo anni di studi e di sacrifici. E il fenomeno dell’inserimento in ruoli più o meno significativi dell’esercito di personaggi fuoriusciti dai reality che via via ingrossa le fila, ha provocato persino la decisa reazione di alcune agenzie che curano gli interessi degli artisti che hanno detto basta alla penetrazione sui set di gente venuta dai reality, un’autostrada con una corsia preferenziale che porta al mondo del cinema e a quello della televisione senza che sia necessaria la patente. .  
   
 

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