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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Maggio 2008
 
   
  80 VOGLIA DI TUSCIA VITERBESE

 
   
  Vino, olio, pane, carne, formaggio, miele e ceramica artistica. Sono questi i prodotti delle 14 aziende che entrano a far parte del Marchio collettivo Tuscia Viterbese, dopo aver ricevuto il via libera dall’apposito Comitato di gestione e controllo. Raggiunge così quota 80 il numero di imprese licenziatarie del marchio dalla doppia T, istituito dalla Camera di Commercio di Viterbo per valorizzare le aziende che nella Tuscia si distinguono con le loro produzioni per qualità e tipicità. “Le imprese stanno apprezzando - dichiara Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo - che non si tratta dell’ennesimo bollino ma di un marchio che oltre a rendere immediatamente percepibile l’appartenenza a un territorio offre nuove opportunità di commercializzazione”. Da evidenziare che tra le new entry sono state ammesse le prime quattro aziende vitivinicole da quando è stato realizzato il disciplinare per i vini Doc e Igt della Tuscia: Azienda Agricola Wulf Thomas di Vetralla, Cantina-oleificio sociale di Gradoli, Isabella Mottura e Sergio Mottura, entrambe di Civitella D’agliano. Nuovi ingressi anche per l’olio extravergine d’oliva Dop Tuscia: Azienda agricola Gisella ed Elena Ascenzi di Viterbo, Frantoio Battaglini di Bolsena, Frantoio Paolacci e Cooperativa Olivicoltori di Vetralla. Anche le ceramiche artistiche si arricchiscono di tre nuovi artigiani: Ceramiche di Elena di Bomarzo, Laboratorium di Mario Romagnoli di Valentano e Mastrofattutto di Loredana Boninsegna di Canino. Per la pasticceria e prodotti da forno tipici della Tuscia Viterbese si aggiunge il Panificio Franci Giordano di Tuscania. La Fattoria Lucciano di Corchiano entra nel novero delle imprese licenziatarie del Marchio con ben due prodotti: le carni bovine, suine ed ovine e i prodotti caseari. Dulcis in fundo l’Azienda apistica di Mocini Ernesto di Canino per il miele e i prodotti apistici. La Giunta camerale nell’ultimo incontro ha deliberato le variazioni di due disciplinari del Marchio collettivo Tuscia Viterbese. Le novità riguardano il disciplinare dei vini, esteso a tutte le Doc e Igt della provincia di Viterbo: Doc Aleatico di Gradoli, Doc Colli Etruschi Viterbesi, Doc Est! Est!! Est!!!, Doc Vignanello, Doc Cerveteri, Doc Tarquinia, Doc Orvieto, Igt Civitella D’agliano, Igt Colli Cimini, Igt Lazio. Le altre variazioni riguardano il disciplinare delle carni fresche bovine, ovine e suine, per il quale, oltre ad apportare una semplificazione generale, sono stati ridefiniti alcuni parametri: - la responsabilità sulla rispondenza del prodotto finale alle caratteristiche riportate nel disciplinare sono affidate completamente a colui che immette sul mercato la carne con proprio marchio aziendale; - è venuto meno, per i consorzi e le cooperative, l’obbligo di avere la maggioranza di soci licenziatari del marchio collettivo per poter divenire a loro volta soggetto licenziatario; - l’utilizzo dell’immagine coordinata del Marchio Tuscia Viterbese, in tutte le forme di comunicazione aziendale, è possibile solo quando il licenziatario commercializza carne proveniente per almeno il 60% da capi animali allevati secondo le modalità riportate nel disciplinare del Marchio collettivo. Per avere ulteriori informazioni sul Marchio dalla doppia T e per diventare licenziatari (la richiesta è gratuita) si può contattare lo Sportello Tuscia Viterbese, ubicato presso il Cefas in viale Trieste n. 127, a Viterbo. Tel. 0761. 324196, e-mail: info@tusciaviterbese. It / www. Tusciaviterbese. It / Responsabile: Giovanni Iapichino. Infine la Giunta Camerale ha approvato il Regolamento che definisce per i Comuni i criteri di adesione al coordinamento alle Feste del Vino, dell’Olio e della Castagna della Tuscia. Il documento è consultabile sul sito della Camera di Commercio: www. Vt. Camcom. It. .  
   
 

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