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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Maggio 2008
 
   
  CAMPOBASSO: PROTESTI DI CAMBIALI E ASSEGNI STABILI NEL 2007

 
   
  Campobasso, 7 maggio 2008 - In linea con il 2006 è la situazione dei protesti levati nella provincia di Campobasso nel corso del 2007: 4. 920 sono gli effetti protestati (assegni, cambiali e tratte) nello scorso anno, contro 4. 912 del 2006, mentre in controtendenza è diminuita la massa in euro espressa nei due anni, passata dai 15. 151. 285,96 del 2006 ai 10. 787. 821,89 del 2007 segno di un decremento del valore medio del “protestato”. Questi i dati elaborati dal Registro Informatico dei Protesti tenuto dalla Camera di Commercio di Campobasso, confluiti nell’analisi parallelamente condotta da Unioncamere sempre sui dati dell’anagrafe informatica dei protesti gestita da Infocamere, che fa registrare a livello nazionale una diminuzione degli effetti protestati del 4,45%, passando da 1. 478. 986 del 2006 a 1. 413. 202 del 2007. Gli “imbrogli” più diffusi continuano ad essere quelli rifilati attraverso le cambiali (848. 553 quelle contestate nel 2007, -6,63% rispetto al 2006) e gli assegni scoperti (552. 147, -0,69%). Sensibile la riduzione delle tratte protestate (-12,04% per 12. 502 effetti). L’elaborazione dell’ufficio Protesti dell’Ente camerale non tiene conto delle tratte non accettate, non protestabili per disposizione di legge e che comunque, registrando analoga tendenza in diminuzione, nel 2007 hanno movimentato 720. 061,18 euro rispetto a 1. 097. 355,81 del 2006. La sostanziale tenuta del numero dei protesti nella Provincia dà conto di una costante “sofferenza” a tenere fede agli impegni sottoscritti con cambiali, assegni e tratte accettate ben più significativa ove si consideri che, soprattutto al livello di piccolo consumo, sono prepotentemente entrate nel mercato delle transazioni commerciali in genere forme di pagamento diverse dai titoli di credito usuali, non ultimi i sistemi di incasso e pagamenti elettronici molto diffusi soprattutto nelle piccole transazioni, che anche se non onorate nei termini previsti, sottraggono il debitore all’atto formale del protesto e quindi sfuggono alla rilevazione statistica. A questo si aggiunga che il particolare rigore della normativa sulle cambiali le rende protestabili ma non pubblicabili nel Registro dei protesti se non si rispettano precise indicazioni formali imposte dal legislatore, per cui è verosimile che, anche se in minima parte, vi sia una massa di titoli di credito non onorati ma, per le ragioni esposte, non pubblicati e quindi non censibili. Sfuggono alla rilevazione altresì i protesti degli assegni postali emessi da utenti della provincia che, confluendo nella stanza di compensazione della Banca d’Italia, sono pubblicati nel Registro informatico dei protesti delle sole Camere di Commercio di Roma e Milano. Tornando all’anno 2007, il totale degli effetti protestati è stato pari a n. 4. 920 di cui: - n. 1. 226 assegni per un importo pari a € 5. 063. 924,5; - n. 3. 132 cambiali per un importo pari a € 5. 669. 145,36; - n. 46 tratte accettate per un importo pari a € 54. 752,03. Rispetto al 2006 si registra un sensibile calo per gli assegni (n°1. 410 per € 8. 717. 874,67) e una sostanziale tenuta per le cambiali, non per il numero, che è fortemente aumentato (+ 462), bensì relativamente all’importo complessivo pari a € 5. 858. 867,38. Il calo relativo alle tratte accettate è ancora più evidente essendo passate da 133 del 2006 a 46 del 2007, con una correlata diminuzione dei valori espressi in euro (574. 543,91 del 2006 contro 54. 752,03 del 2007). Questa vistosa riduzione del ricorso alla tratta accettata come strumento di pagamento lascia intuire come le aumentate difficoltà a tenere fede agli impegni assunti, consigliano gli operatori a non affidarsi ad un mezzo di pagamento quale, appunto, la tratta accettata, che per sua natura offre meno garanzie rispetto alle cambiali e agli assegni. Confermando la tendenza evidenziata nell’anno precedente anche per il 2007, dalla lettura dei dati, si evince che l’importo medio unitario degli assegni è notevolmente superiore a quello delle cambiali visto che, a fronte di un considerevole numero di assegni protestati inferiore alle cambiali, si riscontra un importo complessivo espresso in euro quasi equivalente (n° 1226 assegni per € 5. 063. 924,5 contro n° 3. 132 cambiali per € 5. 669. 145,36). Non vi è dubbio che l’assegno continua ad essere modalità privilegiata di pagamento nelle transazioni più consistenti. A livello di Comuni, dato per scontata la preponderanza dei due centri demograficamente ed economicamente più importanti della provincia Campobasso e Termoli, si conferma il primato da parte di quest’ultimo in quanto a massa protestata (€ 4. 411. 124,26) ormai quasi il doppio rispetto a Campobasso (€ 2. 541. 615,48). Entrambi i Comuni, registrando forti cali rispetto all’anno precedente, denunciano una riduzione complessiva delle transazioni. Tuttavia se si considera che il Comune di Campomarino, sopravanzando Bojano, si colloca al terzo posto per massa protestata con € 1. 340. 991,03 non si può fare a meno di constatare come sulla fascia costiera le transazioni manifestino complessivamente maggiore vivacità che nel resto della Provincia anche se non coronate dal “buon fine” relativamente ai pagamenti. Questa la situazione riferita ai primi dieci Comuni della Provincia: Termoli 1686 protesti per un importo di € 4. 411. 124,26; Campobasso 1397 protesti per un importo di € 2. 541. 615,46; Campomarino 357 protesti per un importo di € 1. 340. 991,03; Bojano 345 protesti per un importo di € 627. 533,11; S. Martino in Pensilis 304 protesti per un importo di € 620. 618,08; Larino 123 protesti per un importo di € 360. 395,47; Riccia 79 protesti per un importo di € 231. 320,73; S. Croce di Magliano 118 protesti per un importo di € 187. 249,23; Gambatesa 39 protesti per un importo di € 165. 369,93; Colletorto 47 protesti per un importo di € 132. 168,53. Dalla classifica dei primi 10 sono scomparsi i Comuni di Petacciato e Cercemaggiore per lasciare posto ai Comuni di S. Croce di Magliano e Colletorto. Se aggiungiamo che all’undicesimo posto troviamo il Comune di S. Giuliano di Puglia con n° 50 protesti (16 nel 2006) per un importo di € 128. 229,18 (€ 23. 458,99 nel 2006) si potrebbe desumere che le vicende successive al terremoto del 2002 (ricostruzione, investimenti, finanziamenti ecc. ) abbiano in qualche modo dato nuovo impulso alle transazioni operate in questi Comuni causando, negli anni successivi, anche un consequenziale incremento dei protesti. Quanto alle cancellazioni dei protesti per pagamento delle cambiali e delle tratte accettate entro 12 mesi dalla levata e per riabilitazione di assegni e di titoli di credito disposta dai Tribunali, l’Ufficio Protesti ha dato seguito nell’anno 2007 a 173 istanze di cancellazione, confermando nella sostanza il dato dell’anno 2006 (178 istanze). .  
   
 

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