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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Maggio 2008
 
   
  CIBUS 2008. RICERCA FIPE: SI MANGIA SEMPRE PIU´ FUORI CASA

 
   
  Farlo fuori casa è più bello e attraente. È in aumento il numero degli italiani che consuma i pasti fuori dalle mura domestiche, ma il mercato è ancora lontano dalla saturazione. Il margine di crescita ampio richiede però un´attenzione particolare per evitare che la perdita di qualità nell´offerta. È quanto emerso nella "Giornata della Ristorazione Fuoricasa" organizzata da Fipe-confcommercio in apertura di Cibus 2008, la rassegna internazionale più importante dedicata all´eccellenza alimentare nel mondo. Nel convegno dal titolo "Consumi fuori casa e pubblici esercizi: quale futuro?" sono state affrontate le problematiche di un settore che si ritrova ad operare in uno scenario di incertezza economica e contrazione dei consumi, ma dove esiste la voglia di ricostruire i punti di riferimento di un mercato in continua evoluzione. Dopo la descrizione del professor Luca Pellegrini dell´Università Bocconi di Milano sugli scenari possibili, il professor Francesco Favotto dell´Università di Padova ha spiegato che per poter modificare il modello di business della aziende è necessario cambiare le regole del lavoro, fiscali e di mercato che governano il settore. Si tratta di una fetta di mercato importante, dove operano 240mila imprese che danno lavoro a poco meno di un milione di persone per un fatturato complessivo di 47 miliardi di euro. A descrivere meglio lo scenario è stata, dati alla mano, la ricerca realizzata dal centro studi di Fipe-confcommercio sui cambiamenti del settore dal 1996 al 2006 all´interno dei paesi dell´Unione europea e dell´area euro, dove è emerso che i consumi alimentari valgono 837 miliardi di euro all´interno dell´Ue, mentre in eurolandia la spesa supera di poco i 600 miliardi. Nel decennio preso in considerazione è incoraggiante la situazione in Italia, dove a fronte di un progresso della spesa per l´alimentazione in casa che rimane dominante con un valore assoluto procapite pari a 146 miliardi di eruo, si registra una vera e propria impennata dei consumi del fuori casa il cui tetto procapite tocca i 64 miliardi. L´incremento percentuale di 13 punti registrato nel decennio in Italia colloca il nostro paese nella fascia europea di media evoluzione. Nella dinamica dei prezzi, l´Italia registra una variazione tendenziale molto bassa, pari al 3% (marzo 2008 su marzo 2007); dato che contribuisce a mantenere ancorata l´inflazione italiana alla media europea. "Tutta la filiera agroalimentare - ha affermato il presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani - è consapevole che il futuro del fuori casa può essere una grande opportunità per tutti, produttori, distributori, esercenti e consumatori compresi, se riusciremo a garantire più qualità e più valore al cibo e all´offerta". .  
   
 

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