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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Maggio 2008
 
   
  PARI OPPORTUNITA´: SEMINARIO SU PROGRAMMAZIONE 2007-20013 FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE IN POLITICA

 
   
  Pescara, 12 maggio 2008 - "Obbligatorietà. E´ questa la giusta parola d´ordine e l´unico modus operandi da usare e da applicare per raggiungere l´obiettivo della Pari Opportunità. Perchè solo l´obbligatorietà consente l´accesso ai servizi ed il pieno esercizio dei diritti". E´ il monito lanciato dall´assessore alle Attività Produttive e Pari Opportunità, Valentina Bianchi, a conclusione dei lavori del seminario, che si è svolto l’ 8 maggi nella sede della Fondazione Caripe a Pescara, dal tema "(Tra)passato & futuro. Le Pari Opportunità nella programmazione regionale 2007-2013". Il convegno, organizzato da Abruzzo Lavoro, l´Ente strumentale della Regione, ha visto la partecipazione di Rita Del Campo, direttrice dell´Ente e di numerosi addetti ai lavori, nonchè rappresentanti delle Regioni Marche ed Emilia Romagna, e la referente del gruppo di lavoro "Fondi strutturali e Politiche Comunitarie della Rete nazionale delle Consigliere di Pari Opportunità", Alida Castelli. "Ringrazio dell´invito ad un dibattito così ricco di spunti di discussione e di riflessione - ha esordito Castelli - dove viene posto al centro dell´attenzione, come base da cui ripartire, la promozione di politiche di sviluppo che consentano di mettere in campo le potenzialità e le professionalità delle donne. Siamo ancora in un paese in cui, da un lato, le donne incinte vengono licenziate o demansionate, e dall´altro, si registra la minore percentuale di nascite - ha sottolineato - e questo è il paradosso italiano". "La vicenda delle donne Abruzzesi, che ha visto tra la fine degli anni´80 ed i primi anni ´90, una condizione di forte arretratezza - ha commentato Tiziana Arista, dirigente del Servizio Programmazione e Sviluppo della Regione - è un pò la metafora della storia dell´Abruzzo. Un dato, questo, di forte matrice culturale, e i cui retaggi risultano ancora oggi non del tutto scardinati. Lo si evince anche dal fatto - ha spiegato - che non c´è ancora un forte movimento di donne. Occorre, dunque, costruire una rete di lavoro e partenariato, ricordando che non sono importanti solo i luoghi della politica, perchè la classe dirigente è ben più ampia". La consigliera regionale di Pari Opportunità, Sara Ranocchiaro ha tenuto a ricordare il significato di Pari Opportunità, affinchè resti sempre un punto fermo. "Raggiungere una condizione di uguaglianza tra soggetti diversi, salvaguardando le differenze - ha detto - ed è verso questo obiettivo che si muove l´attività della nostra Direzione, anche alla luce degli ultimi dati sull´occupazione femminile, che vedono in Abruzzo un tasso in discesa". Secondo l´assessore Bianchi è necessario non essere più generalisti, ma puntare gli obiettivi e centrarli, per poter ottenere quel valore aggiunto che ancora manca nel Sistema. Ed ha inteso sottolineare, in merito all´utilizzo delle risorse finanziarie "quanto sia importante imparare a spendere". "Le P. O. Hanno bisogno di un grossa spinta anche a livello di risorse nazionali e regionali - ha dichiarato - affinchè si possano attuare progetti che poggiano su tre pilastri fondamentali: il primo riguarda la violenza e l´assistenza alle donne che hanno subito violenza, l´altro è quello di irrompere la difficoltà che le donne hanno nel partecipare al mondo del lavoro, ed il terzo asse è quello della possibilità di lavoro anche nel campo dell´imprenditoria. Nella programmazione regionale, in tutte le azioni a sostegno dell´imprenditoria è stata data premialità a sostegno delle donne, a sosietà composte, condotte e partecipate da donne. Non ci dimentichiamo - ha continuato l´Assessore - che dobbiamo essere molto attenti alla partecipazione delle donne nella società civile e politica. Dobbiamo riscontrare che a livello nazionale questo non è ancora un obiettivo raggiunto: anche la finanziaria 2008 prevedeva che con il nuovo Governo si sarebbe dovuto tener conto delle Pari Opportunità, e non mi sembra che questo sia avvenuto". .  
   
 

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