Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Maggio 2008
 
   
  TERAPIE MEDICHE IN ONCOLOGIA

 
   
  Milano, 12 maggio 2008 - Di recente al convegno nazionale del Gruppo Itmo,” dice il prof. Emilio Bajetta, Direttore della Struttura Complessa di Oncologia Medica 2 presso l’ Istituto Nazionale Tumori , presidente Itmo (Italian Trials in Medical Oncology) e Presidente Fondazione Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica),”abbiamo fatto un Focus importante a livello europeo per tutti gli operatori del settore oncologico. Quest’anno abbiamo presentato i dati epidemiologici del quadro oncologico in Italia e abbiamo affrontato in tre sessioni l’evoluzione delle conoscenze relative alle neoplasie toraciche e gastrointestinali. Si parlerà dunque di tumore del polmone, dello stomaco, dell’esofago, del colon-retto, del pancreas, della prostata, del rene e di melanomi; dalle fasi pre-chirugiche, alle terapie adiuvanti. Non dimentichiamo che, ad esempio, il primo trial innovativo sul carcinoma dello stomaco è partito proprio dal nostro Gruppo. Oggi 9 maggio, giornata dell’Europa, nell’Aula Magna della nostra Fondazione ricorderemo anche che Milano ospiterà l’Esmo (European Society for Medical Oncology) in occasione dell’European Conference of Medical Oncology che si terrà nel 2010 e su cui sono attivamente impegnato. Nel convegno e nella conferenza stampa si spiegherà come ad esempio i biofarmaci abbiano sovvertito e modificato la cura del tumore del rene o che, da solo , causa ogni anno oltre 100. 000 morti in tutto il mondo e di cui, solo in Italia, si verificano circa 8. 500 nuovi casi/anno. Ad oggi il tasso di sopravvivenza a cinque anni per i pazienti il cui tumore è limitato al rene è circa del 60 – 75%. Nella giornata daremo i dati relativi alle cure innovative e presenteremo dei casi clinici significativi”. Convegno Nazionale Itmo : Novita’ Per Le Neoplasie Del Pancreas E Dell’ Esofago “Il tumore dell’esofago”, dice il prof. Emilio Bajetta, Presidente Itmo- Italian Trials in Medical Oncology, “è una neoplasia relativamente rara, colpisce principalmente il sesso maschile e presenta una notevole variabilità nella distribuzione geografica. I più recenti dati scientifici presentati oggi 9 maggio , sono fonte di discussione per un eventuale aggiornamento delle Linee Guida sul trattamento dei tumori dell’esofago per l’anno 2008 in corso”. Il tumore dell’esofago si dimostra in aumento di incidenza nei paesi Occidentali ove rappresenta attualmente l’1% di tutti i tumori maligni e la sesta causa di morte per neoplasia nell’uomo; nel nostro Paese si verificano circa 2. 000 nuovi casi/anno con una maggior incidenza nei territori del Nord-est e in Lombardia con incremento progressivo dopo i 45-50 anni. “Tra i trattamenti recenti di maggior efficacia”, dice il Prof. A. G. Luporini, Policlinico San Donato, “ il trattamento multimodale viene presentato e discusso nel corso dell’attuale convegno scientifico Itmo; tale approccio terapeutico sembra essere l’unico in grado d’influire in modo significativo sulla sopravvivenza di questi pazienti e include l’utilizzo di radioterapia, chemioterapia e chirurgia oncologica”. Il trattamento sinergico chemioradioterapico consente un’eventuale sottostadiazione della malattia ed il conseguente incremento nel numero delle resezioni chirurgiche radicali, tenendo conto che la risposta completa patologica dopo il trattamento multimodale resta ad oggi il principale obiettivo della terapia rappresentando la premessa indispensabile per il controllo della malattia nel tempo. Con particolare riferimento all’istotipo squamoso, i pazienti con malattia in stadio iniziale che vengono sottoposti a trattamento trimodale sembrano avvantaggiarsi in termini di sopravvivenza nei confronti dei pazienti trattati con sola chemioterapia o sola radioterapia o con approccio chirurgico, pur con dimostrato incremento della tossicità e mortalità peri e post operatoria. “Per il carcinoma del pancreas ci sono nuovi farmaci a target,” spiega il Prof. Emilio Bajetta, “Il carcinoma del pancreas rappresenta il 2% dei tumori maligni, ma rende conto del 6% delle morti per cancro. Alla diagnosi il 40% dei pazienti ha una neoplasia localmente avanzata non resecabile, il 40% metastasi a distanza e solo il 20% una malattia potenzialmente resecabile. La prognosi è pressoché infausta. Perciò, la terapia medica dovrebbe essere mirata oltre che al prolungamento della sopravvivenza alla salvaguardia della qualità di vita. La gemcitabina in monochemioterapia rappresenta il trattamento standard. L’aggiunta di altri agenti citotossici, quali ad esempio cisplatino ed oxaliplatino, ha prodotto un aumento delle risposte obiettive e del tempo alla progressione, ma non sicuramente della sopravvivenza globale”. Negli ultimi anni vari agenti biologici sono stati testati. Tra essi vanno citati gli inibitori della via metabolica Ras-raf-mek-erk, gli inibitori della Pi3k/akt/mtor, gli agenti anti-Egfr, gli antiangiogenetici, gli anti-Cox-2, gli inibitori della farnesil-transferasi. L’unico agente risultato efficace in clinica è l’erlotinib, in associazione a gemcitabina. Gli studi di fase Iii sono risultati invece negativi per cetuximab e bevacizumab”. I Dati Epidemiologici - “Il continuo monitoraggio dei principali indicatori epidemiologici” dice il Prof. Emilio Bajetta, “è utile per valutare i progressi nel controllo sanitario e per fornire indicazioni di intervento in campo oncologico. Per questo iniziamo la giornata con la relazione del Dott. P. Baili, Sc Epidemiologia descrittiva e programmazione sanitaria Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori. La conoscenza delle tendenze espresse da questi indicatori è rilevante non solo a livello nazionale, ma anche a livello regionale, dato il ruolo assunto dalle regioni nelle decisioni riguardanti la sanità pubblica”. Gli indicatori epidemiologici più rilevanti sono: l’incidenza, ovvero il numero di nuove diagnosi di tumore che si verificano ogni anno nella popolazione. E’ un indicatore della presenza dei fattori di rischio associati alla malattia e fornisce indicazioni per politiche di prevenzione primaria. La mortalità che rappresenta un indicatore sintetico della storia di incidenza della malattia e di sopravvivenza dei malati oncologici. Dalla mortalità derivano informazioni utili per definire politiche di sorveglianza generale. La sopravvivenza fornisce una misura sintetica dell’efficacia delle procedure diagnostico-terapeutiche correnti. Essa è influenzata infatti oltre che da fattori biologici, specificamente connessi alla malattia, dalla qualità e dall’accesso ai servizi di diagnosi e ai conseguenti percorsi terapeutici; la prevalenza che esprime il numero di persone viventi che hanno avuto una diagnosi di tumore nel proprio passato (recente o remoto). E’ un indicatore del carico oncologico complessivo nella popolazione ed è utile per la pianificazione e allocazione delle risorse. “I dati di mortalità”, dice il Dott. P. Baili, “ sono resi disponibili dall’Istat per l’intero paese, mentre incidenza, sopravvivenza e prevalenza sono disponibili solo per le aree interessate da Registri Tumori di popolazione (Rt), che in Italia coprono il 25-30% della popolazione. Informazioni per le aree non coperte da Rt sono però stimabili attraverso l’applicazione di modelli statistico-matematici. Stime regionali e nazionali degli indicatori epidemiologici per i tumori più diffusi (tutti i tumori, tumori del polmone, del colon retto, della mammella, dello stomaco e della prostata) sono state di recente prodotte dal progetto “I tumori in Italia”, frutto della collaborazione di: Istituto Superiore di Sanità, Fondazione Ircss Istituto Nazionale dei Tumori e Associazione dei Registri Tumore Italiani (Airtum). I risultati sono stati pubblicati in un numero monografico della rivista Tumori (http://www. Tumori. Net/it/stime. Php?page=monografia ) (http://www. Tumori. Net/it/banca_dati/query. Php)” . I dati mostrano che: per l’insieme dei tumori, l’incidenza negli uomini è in diminuzione nelle regioni settentrionali e, al contrario, in forte crescita nelle regioni meridionali, mentre per le donne essa è in crescita ovunque, con una tendenza però più accentuata nelle regioni meridionali. Queste osservazioni offrono un quadro innovativo dell’epidemiologia oncologica la mortalità per tutti i tumori combinati è in costante riduzione negli ultimi anni sia per i maschi che per le femmine nelle regioni del Centro-nord mentre è in lieve calo nel Sud. Questo riflette sia gli andamenti di incidenza, che gli avanzamenti diagnostici e terapeutici raggiunti in molte patologie oncologiche la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi aumenta per tutte le sedi oncologiche analizzate (tutti i tumori, tumori del polmone, del colon retto, della mammella, dello stomaco e della prostata) e rimane generalmente inferiore nell’area meridionale rispetto a quella del resto del paese la prevalenza per tumore è in rapida crescita: i casi prevalenti per tutti i tumori sono quasi quadruplicati in 30 anni passando da circa 470 mila nel 1977 a circa 1,8 milioni nel 2007. Un grande numero di pazienti che, sia pure con bisogni diversi in funzione della progressione della malattia, contribuisce all’aumento della domanda sanitaria e per i quali sono necessari specifici programmi di assistenza. Www. Tumori. Net .  
   
 

<<BACK