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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Maggio 2008
 
   
  LOMBARDIA, PACCHETTO DI RICHIESTE GIA´ SUL TAVOLO DEL GOVERNO FEDERALISMO, MALPENSA, BUONO SCUOLA, CONTRATTI LAVORO TERRITORIALI FORMIGONI: IL NOSTRO CONTRIBUTO PER DARE RISPOSTE AGLI ITALIANI

 
   
  Milano, 9 maggio 2008 - La Lombardia mette già sul tavolo del nuovo Governo un pacchetto di proposte di respiro nazionale, che vanno dall´attuazione del federalismo fiscale al rilancio di Malpensa, dall´estensione del buono scuola a tutto il sistema scolastico ai contratti di lavoro territoriali. Proposte contenute in un documento che la Giunta regionale ha approvato questa mattina su proposta del presidente Roberto Formigoni e che deriva dall´apporto di tutti gli assessorati. "Regione Lombardia manifesta così la sua volontà di collaborazione su materie e con proposte di grande interesse comune e a beneficio dei cittadini", ha spiegato Formigoni nella conferenza stampa tenuta al Palazzo Pirelli con i capi delegazione Gian Carlo Abelli (Forza Italia), Viviana Beccalossi (An), Davide Boni (Lega), (assente per impegni Mario Scotti dell´Udc, che comunque aveva partecipato alla riunione di Giunta esprimendo la sua approvazione). Formigoni, che ha espresso auguri di buon lavoro al Governo, ha sottolineato che questo "si trova di fronte a una situazione non facile del Paese e la Lombardia può giocare un ruolo importante". Concetti simili sono stati espressi da Boni, che ha messo l´accento sul rilancio di Malpensa e sulla richiesta di regionalizzare le Sovrintendenze ai beni culturali ("per evitare intoppi e lentezze burocratiche da parte di uffici centrali che non conoscono il nostro territorio"), e che soprattutto ha sottolineato il valore politico e strategico di Expo 2015, che "lancia Regione Lombardia come protagonista con funzioni di coordinamento e di regia". Per Viviana Beccalossi "riproponiamo il modello lombardo a livello nazionale, con ottimismo, perché molti punti fondamentali hanno riscontro nel programma enunciato da Berlusconi in campagna elettorale, ma nello stesso tempo senza fare sconti, che si tratti di sicurezza dei cittadini, di infrastrutture o di costo dell´abitare". Abelli vede nel passo deciso oggi dalla Giunta il "proseguimento di un lavoro iniziato già con il precedente Governo, sulla base di un appoggio bi-partisan del Consiglio regionale, a riprova che non si trattava e non si tratta di una scelta tattica, ma di una proposta strutturale di ampio respiro". E auspica un "confronto sereno e forte dell´esperienza di buongoverno vissuta in questi anni da Regione Lombardia". Le richieste al Governo riguardano dunque: l´attuazione del federalismo (art. 116 della Costituzione), con il trasferimento alla Regione di competenze più piene e autonome su 12 materie importanti (tutela ambientale, tutela dei beni culturali, giustizia di pace, organizzazione sanitaria, ordinamento della comunicazione, protezione civile, previdenza complementare, infrastrutture, ricerca e innovazione, università, cooperazione transfrontaliera, Casse di risparmio e rurali regionali); l´attuazione di un vero federalismo fiscale (art. 119), con autonomia finanziaria e superamento, nei trasferimenti di risorse dallo Stato, del vecchio criterio della spesa storica che premia i meno virtuosi. Possibili applicazione di nuovi assetti fiscali potranno riguardare la benzina scontata nelle aree di confine (in relazione all´aumento del costo del petrolio e l´abolizione dell´Iva sulle iniziative e i servizi culturali); la realizzazione di un patto per il trasporto pubblico locale, con la messa a disposizione di maggiori risorse per i servizi su ferro e su gomma; il rilancio di Malpensa: gli accordi bilaterali devono essere rivisti e rinegoziati e deve essere revocato il ricorso contro la legge lombarda sul sistema aeroportuale (anch´essa approvata con maggioranza bi-partisan); va data priorità al capitale umano, quindi a scuola e formazione. Si tratterà di dare il via libera alla riforma lombarda della scuola, di revocare il ricorso del precedente Governo contro tale legge di riforma, di estendere il sistema della dote o buono scuola all´intero sistema dell´istruzione italiano per una effettiva libertà di scelta educativa delle famiglie; per quanto riguarda la sanità, va data piena autonomia alle Regioni (tranne che sulla determinazione dei Lea, livelli essenziali di assistenza), per esempio anche per quanto riguarda posti letto e farmaceutica; in tema di welfare, prioritario appare l´incremento del fondo per la non autosufficienza, in rapporto alla crescita della popolazione anziana: per quanto riguarda i contratti di lavoro, oltre alla piena attuazione della legge Biagi, la Lombardia chiede il via libera alla contrattazione territoriale (dato che il potere di acquisto di uno stesso stipendio è molto diseguale a seconda delle varie aree del Paese). .  
   
 

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