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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Maggio 2008
 
   
  UNICREDIT, RICHIESTA CONSOB INFORMATIVA IN TEMA DI: ESPOSIZIONE AI MUTUI “SUBPRIME”, OPERATIVITÀ SVOLTA ATTRAVERSO CONDUIT E STRUCTURED INVESTMENT VEHICLES E STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

 
   
  Milano, 13 maggio 2008 - Unicredit  dà seguito alla richiesta Consob 8020409 del 5 Marzo 2008 con la quale richiede di fornire informativa in tema di a) esposizione ai mutui “subprime”, b) operatività svolta attraverso Conduit e Structured Investment Vehicles e c) strumenti finanziari derivati di negoziazione con la clientela. In accordo a quanto successivamente esplicitato nella comunicazione Consob 8021974 del 11 marzo 2008, l’informativa è fornita in parte nella Relazione sulla Gestione a corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2007 e, per la parte residua, nella presente nota. Per completezza informativa, si riporta in allegato il capitolo della Relazione sulla Gestione del Bilancio Consolidato che contiene tali informazioni. A) esposizione ai mutui subprime L’aggiornamento delle informazioni già richieste dalla stessa Consob il 30 agosto 2007 relative ai rischi collegati ai mutui ipotecari statunitensi cosiddetti “subprime” è fornito in un apposito capitolo della Relazione sulla Gestione a corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2007. B) operatività svolta attraverso Conduit e Structured Investment Vehicles L’informativa analitica relativa ai Conduit di proprietà e di terzi e agli Structured Investment Vehicles è fornita in un apposito capitolo della Relazione sulla Gestione a corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2007. C) strumenti finanziari derivati di negoziazione con la clientela La richiesta informativa si articola nei seguenti punti: I. Descrizione dell’operatività in derivati di negoziazione svolta con la clientela, indicando inoltre i rischi di mercato e di controparte assunti. La descrizione dell’operatività in derivati di negoziazione con la clientela e dei connessi rischi di controparte è fornita nell’apposito capitolo della Relazione sulla Gestione a corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2007. Ii. Il valore nozionale e la composizione della consistenza degli strumenti derivati di cui alla Voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” dell’attivo patrimoniale, distinguendo tra prodotti plain vanilla e prodotti strutturati, segnalando per tale ultima categoria il numero dei clienti complessivamente coinvolti e la quota ascrivibile ai soggetti maggiormente esposti. Per la distinzione tra clientela e controparti bancarie si è preso come riferimento la definizione contenuta nella circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 utilizzata per la predisposizione del bilancio. Sono stati considerati prodotti strutturati i contratti derivati che inglobano nello stesso strumento forme contrattuali tali da generare esposizione a più tipologie di rischio (ad eccezione dei Cross Currency Swap) e/o effetti leva. Il saldo della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” del Bilancio Consolidato relativo ai contratti derivati ammonta a 63. 693 €/milioni (per un nozionale di 2. 427. 307 €/milioni), di cui 16. 597 €/milioni con clientela. Il valore nozionale dei derivati con clientela ammonta a 427. 533 €/milioni, di cui 386. 243 €/milioni plain vanilla (per un fair value di 15. 473 €/milioni) e 41. 290 €/milioni derivati strutturati (per un fair value di 1. 124 €/milioni). Il valore nozionale dei derivati con controparti bancarie ammonta a 1. 999. 773 €/milioni (fair value 47. 096 €/milioni), di cui 192. 194 €/milioni riferibili a derivati strutturati (fair value 4. 085 €/milioni). Il saldo della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” del Bilancio di Esercizio della Capogruppo relativo ai contratti derivati ammonta a 6. 670 €/milioni (per un nozionale di 181. 688 €/milioni), di cui 251 €/milioni con clientela. Il valore nozionale dei derivati con clientela ammonta a 5. 880 €/milioni, di cui 5. 824 €/milioni plain vanilla (per un fair value di 237 €/milioni) e 56 €/milioni derivati strutturati (per un fair value di 14 €/milioni). Il valore nozionale dei derivati con controparti bancarie ammonta a 175. 808 €/milioni (fair value 6. 419 €/milioni), di cui 20. 069 €/milioni riferibili a derivati strutturati (fair value 1. 451 €/milioni). La clientela ha complessivamente stipulato col Gruppo 10. 051 contratti derivati strutturati esposti alla voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” dell’attivo patrimoniale. Di questi, i primi 20 clienti per esposizione coprono il 9% dell’esposizione complessiva (originando per il Gruppo un’esposizione di 103 €/milioni). I clienti della sola Capogruppo hanno negoziato complessivamente 19 contratti derivati strutturati. Iii. L’indicazione della nuova produzione e delle chiusure di derivati realizzate nell’esercizio 2007 (valori nozionali), sempre distinguendo tra prodotti plain vanilla e strumenti strutturati e precisando altresì l’entità delle eventuali ristrutturazioni effettuate ed i relativi proventi ed oneri. Nel corso dell’esercizio 2007, il Gruppo ha stipulato nuovi contratti derivati con clientela per 432. 893 €/milioni di nozionale (6. 323 €/milioni con riferimento alla sola Capogruppo), di cui 26. 438 €/milioni riferibili a derivati strutturati (1. 615 €/milioni con riferimento alla sola Capogruppo). Le chiusure anticipate rispetto alla scadenza contrattuale hanno interessato, a livello di Gruppo, contratti per un nozionale pari a 40. 008 €/milioni (di cui 9. 138 €/milioni riferibili a derivati strutturati). Il fenomeno non è significativo per la Capogruppo. Durante l’esercizio sono state effettuate operazioni di rimodulazione di contratti con clientela, ovvero di chiusura di un contratto e sua contestuale sostituzione con un nuovo derivato con caratteristiche diverse dal precedente per motivazioni non dipendenti da situazioni di difficoltà della controparte, per un nozionale complessivo di 5. 951 €/milioni (di cui 1. 240 €/milioni riferibili a derivati strutturati). La Capogruppo non ha effettuato rimodulazioni. A fronte di cancellazioni anticipate e/o rimodulazioni la clientela ha sostenuto un onere netto pari a 254 €/milioni. La gestione del rischio connesso ai contratti in oggetto ha generato oneri per il Gruppo pari a 245 €/milioni. Iv. Il valore nozionale e la composizione della consistenza degli strumenti derivati di cui alla Voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione” del passivo patrimoniale, distinguendo tra prodotti plain vanilla e prodotti strutturati, segnalando l’ammontare riferibile alle controparti bancarie interessate e quella nei confronti della clientela. Il saldo della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione” del Bilancio Consolidato relativo ai contratti derivati ammonta a 65. 768 €/milioni (per un nozionale di 2. 365. 138 €/milioni), di cui 17. 175 €/milioni con clientela. Il valore nozionale dei derivati con clientela ammonta a 425. 527 €/milioni, di cui 402. 875 €/milioni plain vanilla (per un fair value di 16. 266 €/milioni) e 22. 652 €/milioni derivati strutturati (per un fair value di 909 €/milioni). Il valore nozionale dei derivati con controparti bancarie ammonta a 1. 939. 611 €/milioni (fair value 48. 593 €/milioni), di cui 182. 086 €/milioni riferibili a derivati strutturati (fair value 3. 897 €/milioni). Il saldo della voce voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione” del Bilancio di Esercizio della Capogruppo relativo ai contratti derivati ammonta a 7. 569 €/milioni (per un nozionale di 195. 822 €/milioni), di cui 1. 999 €/milioni con clientela. Il valore nozionale dei derivati con clientela ammonta a 29. 464 €/milioni, di cui 25. 657 €/milioni plain vanilla (per un fair value di 1. 448 €/milioni) e 3. 807 €/milioni derivati strutturati (per un fair value di 551 €/milioni), entrambi principalmente contenuti in emissioni obbligazionarie strutturate. Il valore nozionale dei derivati con controparti bancarie ammonta a 166. 358 €/milioni (fair value 5. 570 €/milioni), di cui 18. 665 €/milioni riferibili a derivati strutturati (fair value 727 €/milioni). Ai fini di questa classificazione, sono stati adottati i criteri e le definizioni esposti al precedente punto Ii. V. L’illustrazione delle metodologie di calcolo del fair value dei precitati strumenti finanziari derivati di negoziazione. La descrizione delle metodologie di calcolo del fair value è fornita nell’apposito capitolo della Relazione sulla Gestione a corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2007. Vi. Quantificazione degli eventuali margini a garanzia richiesti dalle controparti bancarie a fronte del fair value sui derivati strutturati stipulati con la clientela. L’informativa relativa ai margini di garanzia è fornita nell’apposito capitolo della Relazione sulla Gestione a corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2007. Vii. Indicazione e quantificazione degli eventuali margini richiesti alla clientela a garanzia del fair value dei derivati strutturati sottoscritti con la stessa. L’informativa relativa ai margini di garanzia è fornita nell’apposito capitolo della Relazione sulla Gestione a corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2007. Viii. L’ammontare delle commissioni attive e passive su prodotti derivati (voci 40 e 50 del conto economico) di competenza dell’esercizio 2007, indicandone la ripartizione tra commissioni su strumenti plain vanilla e strumenti strutturati. Il modello operativo utilizzato a livello di Gruppo non prevede la contrattualizzazione di componenti commissionali connesse alla negoziazione di contratti derivati. Ogni componente di costo/ricavo connessa ai regolamenti monetari legati alla negoziazione di tali contratti è iscritta alla Voce 80 Risultato Netto dell’Attività di Negoziazione. Ix. Quantificazione delle commissioni upfront percepite da controparti terze e di quelle riconosciute alla clientela, indicando le relative modalità di contabilizzazione. Il modello operativo dell’Investment Bank non attribuisce rilevanza al regolamento di componenti che attualizzano il maggiore o minore valore rispetto alle condizioni di mercato dei flussi futuri alla data di stipula e non distingue l’operatività di intermediazione con clientela istituzionale rispetto a quella con clientela corporate/retail; tali componenti assumono rilevanza nel modello di intermediazione pareggiata adottato presso le Banche di Segmento alle quali si riferiscono le informazioni esposte. Al fine di questa quantificazione, pertanto, si considerano commissioni upfront i flussi regolati alla data di avvio del contratto. Le commissioni upfront regolate impattano direttamente a conto economico dell’esercizio nel risultato di negoziazione. Nel corso dell’esercizio 2007, presso le entità che adottano il modello di business dell’intermediazione pareggiata dei contratti derivati, l’ammontare incassato da controparti bancarie è stato di 20 €/milioni. A fronte dell’operatività con clientela, sono stati incassati 21 €/milioni e pagati 13 €/milioni. X. La modalità di determinazione e l’ammontare delle rettifiche di valore per rischio di controparte (clientela) su prodotti derivati nonché le eventuali riprese di analoga natura, confluite nella voce 130 del conto economico (rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti). L’informativa relativa alle rettifiche/riprese di valore per rischio di controparte su derivati è fornita nell’apposito capitolo della Relazione sulla Gestione a corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2007. Xi. L’indicazione del numero e dell’ammontare delle esposizioni riclassificate nel corso del 2007 ad incaglio o sofferenza relative ai clienti che hanno sottoscritto derivati Otc. I contratti derivati con clientela che al 31 dicembre 2007 rientrano nelle posizioni “non performing” originano un’esposizione pari a 36 €/milioni. La Capogruppo non detiene posizioni “non performing” relative a clienti che hanno sottoscritto derivati Otc. Xii. L’indicazione delle eventuali ristrutturazioni, avviate e/o da intraprendere, delle esposizioni in derivati nei confronti della clientela, indicando la tipologia dei derivati oggetto di ristrutturazione e gli effetti sul conto economico dell’esercizio. Nel corso del 2007 non sono state né effettuate, né avviate operazioni di ristrutturazione di contratti derivati a fronte di situazioni di difficoltà della controparte. .  
   
 

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