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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Maggio 2008
 
   
  DALLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLE COMUNICAZIONI UN CONTRIBUTO ALL’AMBIENTE: UNA NUOVA INIZIATIVA DELLA COMMISSIONE EUROPEA

 
   
   Bruxelles, 14 maggio 2008 - Nell’ambito della lotta ai cambiamenti climatici, ieri la Commissione europea ha annunciato che intende promuovere l’utilizzo delle Tic (tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni) per migliorare l’efficienza energetica in tutti i settori dell’economia, a cominciare dall’edilizia, dall’illuminazione e dalla rete elettrica. Un’adozione massiccia delle Tic può incentivare un comportamento più ecologico in tutta l’economia, riducendo sostanzialmente l’impronta di carbonio dell’Europa. La Commissione incoraggerà l’industria delle Tic a dare l’esempio riducendo le emissioni di Co2 e individuando e realizzando soluzioni che siano vantaggiose per tutta l’economia. Per fare un esempio, i server più avanzati consumano la stessa energia di una normale lampadina: se fossero utilizzati su vasta scala potrebbero far risparmiare fino al 70% di energia. "Per conseguire gli obiettivi di efficienza energetica che l’Europa si è data per il 2020 occorre un’economia in forte crescita e a basse emissioni di carbonio. La ricerca e la rapida adozione di soluzioni Tic innovative e a basso consumo energetico saranno due fattori determinanti per ridurre le emissioni in tutti i settori economici", ha dichiarato Viviane Reding, Commissaria responsabile della Società dell’informazione e dei media. "Dobbiamo puntare ad una situazione vantaggiosa per tutti, nella quale le Tic promuovano la competitività dell’industria dell’Ue conducendo allo stesso tempo la lotta contro i cambiamenti climatici in prima linea. " In assenza di interventi, si prevede che il consumo energetico dell’Ue possa aumentare anche del 25% entro il 2012, con il conseguente aumento delle emissioni nonostante gli obiettivi fissati per le energie rinnovabili. Se utilizzate a fini sostenibili, le Tic potrebbero invece migliorare l’efficienza energetica in tutti i comparti economici, senza cessare di contribuire alla crescita della produttività europea (di cui rappresentano già il 40%). Non bisogna inoltre dimenticare che, incentivando un mercato di punta per tali tecnologie a basso consumo, si potrebbe creare anche una fonte di competitività, crescita e occupazione sul lungo termine. In sintesi, queste sono le conclusioni contenute in una nuova comunicazione che la Commissione ha adottato oggi. La Commissione, da parte sua, incoraggerà il settore delle Tic, che attualmente rappresenta il 2% delle emissioni mondiali di Co2, a dare l’esempio e a puntare a diventare neutro sotto il profilo del carbonio. Tale obiettivo sarà raggiungibile rafforzando le attività di ricerca, sviluppo e adozione di componenti e sistemi e sottoscrivendo accordi volontari, ad esempio in tema di appalti ecologici. Il vero vantaggio che deriverà dalla maggiore compatibilità ambientale delle Tic sarà però lo sviluppo di soluzioni tecnologiche efficienti sotto il profilo energetico che incidano sul rimanente 98% delle emissioni mondiali. Per dimostrare che le tecnologie ecocompatibili possono realizzare una "forte crescita a basse emissioni di carbonio" per tutta l’economia, la Commissione si concentrerà su tre settori ad alto consumo energetico. La produzione e la distribuzione di energia consumano un terzo di tutta l’energia primaria. L’efficienza della produzione di elettricità potrebbe aumentare del 40% e quella del trasporto e della distribuzione del 10%. Le Tic potrebbero rendere più efficiente la gestione delle reti elettriche e facilitare anche l’integrazione delle fonti di energia rinnovabili. La Danimarca produce metà della sua elettricità attraverso reti decentrate e il 20% di tutta l’energia elettrica è prodotto con l’eolico, con il risultato che dal 1990 al 2005 le emissioni di Co2 sono scese da 937 a 517 g/kWh. Il riscaldamento, il condizionamento e l’illuminazione degli edifici rappresentano più del 40% del consumo energetico dell’Europa. Le Tic permettono di monitorare costantemente i dati per ottimizzare l’illuminazione, la ventilazione e le prestazioni delle apparecchiature, fornendo ai consumatori aggiornamenti in tempo reale sui propri consumi e incentivando così un cambiamento nei comportamenti. In Finlandia, un sistema di contatori intelligenti ha incoraggiato i consumatori a migliorare l’efficienza energetica del 7%. A livello mondiale il 20% dell’elettricità viene usato per l’illuminazione. Il semplice passaggio a lampadine a basso consumo potrebbe portare a dimezzare il consumo energetico attuale entro il 2025. L’impiego di lampadine intelligenti, che regolano automaticamente l’intensità luminosa in base alla luce naturale e alla presenza delle persone, avrà un impatto ancora maggiore. La Commissione è inoltre in procinto di avviare un processo di consultazione e di partenariato che coinvolga il più ampio ventaglio di parti interessate. In quest’ambito, il contributo delle città è considerato prioritario, visto che consumano più del 75% dell’energia mondiale e producono l’80% delle emissioni di Co2. Le aree urbane possono inoltre offrire l’ambito ideale per sperimentare, convalidare e adottare nuove soluzioni basate sulle Tic. .  
   
 

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