Roma, 19 maggio 2008 - Riprendere subito le fila del dialogo con il Governo e le istituzioni per i problemi ancora irrisolti dei profughi giuliano-dalmati. Questa la richiesta avanzata dalla Federazione delle Associazioni al nuovo Governo con la lettera indirizzata dal Presidente Renzo Codarin e dal Vicepresidente Lucio Toth al premier Berlusconi, al Sottosegretario Letta e ai Ministri Tremonti per l’Economia (indennizzi dei «beni abbandonati») Maroni per l’Interno (anagrafe), Bondi per i Beni e le Attività Culturali (Legge 193/2004 per le associazioni degli Esuli), Vito per i Rapporti con il Parlamento. Ai ministri La Russa (Difesa) e Meloni (Politiche Giovanili), che ben conoscono la realtà dell’associazionismo giuliano-dalmata, la Presidenza della Federazione ha rivolto l’invito a rendersi parte attiva nei contatti con gli interlocutori di Governo. Codarin e Toth hanno dunque chiesto il ripristino del «Tavolo di coordinamento» Governo-federazione già istituito in precedenza, per affrontare in una visione globale e organica le questioni più pressanti riassunte negli «Otto punti» definiti lo scorso marzo. Una lettera è stata inviata anche al Segretario del Partito Democratico, Veltroni, prendendo atto con favore della costituzione del Governo-ombra che renderà più agevoli e trasparenti i rapporti con il maggior partito di opposizione. . . .