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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Maggio 2008
 
   
  MUSICA DEL ‘400 ON LINE SETTE MANOSCRITTI CONSULTABILI SU .TRENTINOCULTURA.NET E INTERNETCULTURALE.IT

 
   
  Trento, 20 maggio 2008 - Sette manoscritti del ‘400, prima consultabili solamente nella versione su carta, sono ora a disposizione del pubblico su supporto informatico, direttamente sul web nei portali www. Trentinocultura. Net e www. Internetculturale. It. I sette codici sono costituiti da 4970 pagine e raccolgono 1836 partiture musicali. Prima di essere catalogati e digitalizzati, sei manoscritti erano conservati presso il Castello del Buonconsiglio e uno presso la Biblioteca capitolare di Trento. Ieri sera il Refettorio Clesiano del Castello del Buonconsiglio ha ospitato la presentazione del progetto alla presenza della Vicepresidente ed Assessore alla Cultura della Provincia Margherita Cogo. Si tratta di un’iniziativa della Soprintendenza per i Beni librari e archivistici della Provincia in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari – Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali) e la Società Filarmonica di Trento. Nell’ambito del programma “Sviluppo del network turistico culturale”, rivolto alla valorizzazione del patrimonio bibliografico nazionale ed a garantire la massima diffusione dei servizi offerti dal Servizio Bibliotecario Nazionale e dalla Biblioteca digitale Italiana, si è conclusa in questo modo la prima parte del progetto “Beni musicali in Trentino”. I sette codici raccolgono composizioni prevalentemente sacre provenienti dalle principali cappelle europee e firmate dai maggiori compositori del Xv secolo e sono stati sottoposti ad una attenta operazione di schedatura e di successiva digitalizzazione. Il progetto è stato cofinanziato per una quota paritetica dalla Provincia autonoma di Trento e dal Ministero per i Beni e le Attività culturali. “Si tratta – ha detto l’Assessore Cogo – di una forma intelligente di valorizzazione di quei patrimoni culturali che il nostro territorio conserva, che il tempo ha fortunatamente preservato e che la capillare opera di salvaguardia da sempre attuata dalla Provincia di Trento permette di rendere fruibili ad un pubblico che ci auguriamo sempre più vasto ed interessato”. I manoscritti contengono musica sacra per la liturgia cattolica ma anche chansons profane. I due più antichi sono stati assemblati tra il 1430 e il 1445 dal sacerdote bolzanino Johannes Lupi, arrivato a Trento attorno al 1447 come organista della Cattedrale, dopo essere stato copista e cappellano alla corte imperiale di Graz-wiener Neustadt al servizio di Federico Iv d’Asburgo. I quattro più recenti sono opera del copista Johannes Wiser di Monaco e risalgono al periodo tra il 1445 e il 1465. Un ultimo codice, compilato tra il 1450 e il 1455 è di probabile provenienza austriaca. Alla presentazione del progetto erano presenti Marco de Battaglia, Presidente della Società Filarmonica di Trento, e Cristina Magliano dell’Istituto Centrale per il catalogo unico. .  
   
 

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