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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Maggio 2008
 
   
  FORUM PA, BRESCIANI: ITALIA PRENDA ESEMPIO DA LOMBARDIA

 
   
  Roma, 20 maggio 2008 - "La Lombardia rappresenta, per i risultati ottenuti in campo sanitario, un punto d´eccellenza nel panorama internazionale. L´italia guardi quindi al modello lombardo". E´ quanto ha affermato l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, al Forum della Pubblica Amministrazione 2008, svoltosi in questi giorni a Roma e dedicato al trentennale del Servizio Sanitario nazionale. Bresciani ha quindi elencato alcune delle eccellenze lombarde: parità di bilancio rispetto ad altre Regioni drammaticamente in rosso con riduzione dei ticket sanitari e risparmi per le famiglie lombarde per oltre 50 milioni di euro, capacità attrattiva con il 10% di malati che provengono fuori dalla Lombardia per farsi curare sul nostro territorio, 200 strutture di ricovero e cura accreditate, 17 Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (su un totale di 40 a livello nazionale pari al 42%). "Questi, in sintesi, i successi del nostro sistema sanitario che vogliamo continuare a far crescere - ha commentato l´assessore -. Infatti il nuovo Piano Socio-sanitario 2007-2009 intende procedere su due direttrici d´azione: il miglioramento continuo della qualità dei risultati ottenuti e il mantenimento della parità di bilancio, attraverso nuove strategie d´azione". Bresciani ha quindi sottolineato come la Lombardia sia impegnata in particolare su quattro settori: lo spostamento delle procedure diagnostiche e terapeutiche di primo e secondo livello verso il territorio, mediante l´organizzazione di strutture poliambulatoriali e di associazioni integrate ed evolute dei medici di base con medici specialisti ambulatoriali e altri operatori sanitari; la partecipazione dei professionisti, degli Enti locali, del terzo settore alla programmazione delle azioni previste dal piano; il miglioramento continuo della qualità del sistema d´urgenza, con l´istituzione di un´azienda regionale dell´emergenza-urgenza; infine lo sviluppo delle tecnologie più avanzate (Ict, H-health, telemedicina, telediagnosi), in sinergia con l´industria. "Per affrontare queste sfide - ha continuato Bresciani - stiamo mettendo in rete le conoscenze e le competenze che hanno determinato casi di eccellenza in sanità, superando i confini geografici, per dare vita ad una macroarea europea. Questo è anche la nuova visione su cui stiamo lavorando e che comporta un rovesciamento totale della prospettiva secondo cui la sanità è un costo, diventando invece un motore di sviluppo economico. Le sei Facoltà universitarie di Medicina presenti in Lombardia devono diventare un sistema unico, lavorare in sinergia con le Facoltà tecnologiche e con il contributo delle imprese: il capitale di rischio che chiediamo alle aziende è elevato ma, con la regia istituzionale di Regione Lombardia, i progetti più innovativi potranno contare sui finanziamenti dell´Unione Europea, con la positiva conseguenza di ridurre il capitale inizialmente investito". "In questa prospettiva - ha concluso l´assessore - si stanno creando dunque due grandi macroaree: una macroarea europea, che ci vede già alleati in Italia con il Veneto e in Europa con il Rhône-alpes. Prossimamente sarà ampliata ad altre Regioni italiane e a Baden-württemberg, Alsazia, Andalusia, Catalogna, Comunità Valenciana e Paesi Baschi. In queste Regioni l´industria, collegata con le Università, potrà sviluppare la ricerca e accedere a finanziamenti europei. All´altra area fanno capo invece il Centro America, l´Argentina e l´Uruguay, che ci chiedono di trasferire nei loro Paesi le tecnologie e l´organizzazione sanitaria che la Lombardia e i suoi alleati sanno mettere in campo. Ciò contribuirà ad aprire il mercato alle industrie e a consolidare il sistema sanità-università- industria". .  
   
 

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