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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Maggio 2008
 
   
  SUSSIDIARIETÀ È UNA PAROLA: L’ARE CHIEDE A MICROSOFT E AI DIZIONARI LINGUISTICI DI TUTTA EUROPA IL RICONOSCIMENTO DELLA PAROLA SUSSIDIARIETÀ

 
   
  Bruxelles (B), 20 maggio 2008 - L’assemblea delle Regioni d’Europa (Are) ha lanciato ieri il movimento “Sussidiarietà è una parola” per richiedere l’inclusione del termine in tutti i dizionari linguistici del mondo. Oggi, delle lettere aperte sono state inviate a 71 dizionari – di 23 lingue europee- che nelle loro attuali edizioni non includono il suddetto termine. L’are ha anche scritto a Microsoft per richiedere la rimozione della “sottolineatura” che appare quando la parola viene digitata in alcune versioni di Microsoft Word. Sebbene la definizione di « sussidiarietà » differisca leggermente a seconda del dizionario e della lingua, nel suo contesto politico la parola può essere in generale definita come « il principio che garantisce che le decisioni siano adottate il più vicino possibile al cittadino”. Questo principio è alla base della visione dell’Are di un’ “Europa delle regioni”, un’Europa che rispetti l’idea di una governance bottom-up e conferisca potere alle autorità locali per prendere delle decisioni basate sui bisogni specifici dei propri cittadini. Secondo un recente sondaggio europeo, 8 cittadini su 10 condividono questa visione (Flash Eurobarometer No. 234 Feb 2008). -- Michèle Sabban, Presidente facente funzioni dell’Are: “Il nostro movimento Sussidiarietà è una parola si basa sul semplice assunto che il rispetto del principio di sussidiarietà nasce con il riconoscimento del termine. Il lancio di oggi è semplicemente un primo passo; nello stesso spirito del principio di sussidiarietà stiamo incoraggiando un’azione dal basso da parte delle nostre regioni membro e di altri partner nel mondo intero, in primo luogo per assicurarci il pieno riconoscimento del termine, e in seguito per accertarci che l’Ue e i governi nazionali rispettino il principio non solo sulla carta, ma anche nella pratica. Estratto della lettera aperta inviata ai dizionari linguistici e a Microsoft, firmata dal Segretario Generale Klaus Klipp (il testo intero è disponibile in 20 lingue sul nostro sito www. Aer. Eu): “Il principio di sussidiarietà è stato per secoli un pilastro del pensiero sociale, teologico e politico, ed ancora nei nostri giorni vi si continua a far riferimento negli statuti legali, nelle costituzioni e nei trattati internazionali. Il recente Trattato di Lisbona dell’Ue, per esempio, cita la parola “sussidiarietà” almeno 30 volte. “Per questa ragione siamo sorpresi, dal momento che la suddetta parola, nonostante il suo uso frequente nella politica europea ed in campo giuridico in particolare, sia stata esclusa da numerosi dizionari linguistici in Europa e nel mondo. “Siamo in particolar modo preoccupati per il fatto che si pretenda che l’Unione Europea, i suoi Stati membri e le altre nazioni rispettino questo principio basato su una parola che così tanti dizionari – e di conseguenza i cittadini - non riconoscono nemmeno. .  
   
 

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