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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Maggio 2008
 
   
  UNIONCAMERE: I TRIMESTRE NEGATIVO PER LA PRODUZIONE DELLE PMI

 
   
  Roma, 20 maggio 2008 – Produzione e ordinativi in calo per le piccole e medie imprese italiane (fino a 500 dipendenti) nel primo trimestre dell’anno. Il consuntivo del periodo, fornito dalla consueta indagine congiunturale del Centro studi di Unioncamere, evidenzia un andamento della produzione di segno negativo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-1,6%) indicando quindi una inversione di tendenza rispetto alla media relativa ai quattro trimestri del 2007 (+1,2%). Anche la dinamica complessiva del fatturato a inizio 2008 (-1,7%) risulta in flessione rispetto al dato medio dello scorso anno (+1,1%), così come rilevato anche nel caso degli ordinativi (-1,6% rispetto al +0,9% medio del 2007). Il trend delle esportazioni con una crescita tendenziale del +2,4%, si è mantenuto positivo ma a un livello più basso rispetto al dato medio dei quattro trimestri dello scorso anno (+3,1%). Generalizzata la diminuzione della produzione in quasi tutti i settori economici: solamente le industrie chimiche e delle materie plastiche (+1,5%), la filiera dell’energia (+0,9%) e le industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto (+0,7%) aprono l’anno in positivo, mentre le contrazioni più elevate si registrano nelle industrie tessili abbigliamento e calzature (-6,0%) e in quelle del legno-mobile (-4,8%). I restanti settori evidenziano una diminuzione della produzione tra il -1 e il -2%. Positivi i dati dell’export delle industrie del legno-mobile e delle industrie alimentari (rispettivamente +6,5% e +3,3%), seguiti dalle industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto e da quelle delle macchine elettriche ed elettroniche (entrambi +2,7%). Piccole imprese: fatturato, produzione e ordinativi in difficoltà. Il bilancio negativo del primo trimestre 2008 nell’industria manifatturiera italiana è da ricondurre principalmente alle difficoltà registrate nelle piccole imprese (con 1-49 dipendenti): nel complesso, questa classe d’imprese ha segnato - rispetto allo stesso periodo del 2007 – una significativa diminuzione della produzione (pari a -3,0%), in netto peggioramento rispetto alla sostanziale stabilità del 2007. Anche il fatturato e gli ordinativi segnano una flessione in questa prima parte del 2008 (rispettivamente -3,3% e -3,2%), rispetto al dato negativo, ma contenuto, registrato mediamente nei quattro trimestri del 2007 (-0,3% il fatturato e -0,7% gli ordinativi). A livello settoriale, si conferma ancora negativa la dinamica per le piccole imprese del tessile, abbigliamento e calzature (-8,2% la produzione e -8,8% il fatturato), del legno-mobile (rispettivamente -2,2% e -4,4%), dell’alimentare (-4,3% la produzione e -2,7% il fatturato) e per quelle dei metalli, per le quali si registra una flessione del -3,9% per la produzione e -4,5% per il fatturato. Positivo, invece, l’andamento delle piccole imprese della filiera energia (rispettivamente +0,9% e +0,7%). Gli andamenti nei territori: cresce il ritardo del Sud. Quanto agli andamenti territoriali, le diverse dinamiche di crescita tra nord e centro-sud del Paese, registrate in tutti i dodici mesi del 2007, sembrano confermarsi anche in questo primo trimestre del 2008, contrassegnato da un andamento riflessivo dei principali indicatori economici. Il Nord, infatti, contiene la flessione ed in particolare l’area del Nord-ovest registra una contrazione della produzione pari al -0,5% per la produzione e -1,1% per il fatturato. In rallentamento, ma intorno al punto percentuale, anche i dati del Nord-est che registrano una diminuzione del -1,0% per la produzione e -1,1% per il fatturato. Si conferma decisamente più marcata la frenata per il Centro-sud. Nel Centro la dinamica di produzione e fatturato evidenzia una contrazione pari rispettivamente a -2,7% e -1,7%, ma è al Sud che le difficoltà di inizio d’anno sembrano accentuarsi: tra gennaio e marzo, infatti, nelle regioni meridionali si registra una contrazione pari a -4,8% per la produzione e a -4,7% per il fatturato, a cui si aggiunge anche una significativa flessione degli ordinativi (-3,4%). .  
   
 

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