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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Maggio 2008
 
   
  COSTI DELLA POLITICA. L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE MARTINI IN CONSIGLIO REGIONALE «PER LA GIUNTA SONO SUFFICIENTI TRA I SEI E I NOVE ASSESSORI»

 
   
  Firenze, 20 maggio 2008 - La giunta regionale potrebbe ben funzionare anche con un terzo di assessori in meno. Oggi sono quattordici, in futuro potrebbero scendere sotto i dieci. A fissare l’asticella e a lanciare la proposta è il presidente della Toscana Claudio Martini, che con il suo intervento ha concluso la seduta straordinaria del consiglio regionale dedicata ieri pomeriggio alla riforma della legge elettorale e alla riduzione dei costi della politica. «La forchetta utile – ha spiegato Martini - potrebbe essere tra sei e nove assessori, a patto che assessori e consiglieri mantengano ruolo distinti e incompatibili tra loro, per evitare di vincolare eccessivamente il Consiglio nelle proprie decisioni e per lasciare libero il presidente nella scelta autonoma della propria squadra». Il president e della Toscana è partito dall’analisi della commissione Remaschi. Ha anche ricordato come i costi della politica non siano solo quelli di consiglieri ed assessori ma anche delle discussioni inconcludenti, auspicando che il Consiglio regionale, dopo le riflessioni, apra subito una fase operativa. Ha anche rammentato quanto ancora forte e diffusa sia tra le gente la domanda di riduzione dei costi della politica, che certo non distingue tra le spese di funzionamento, spese di rappresentanza o spese del ceto politico. «Se dovessi ragionare e dire se siano troppi 65 consiglieri regionale o 58 parlamentari eletti in Toscana, - ha chiosato - direi che sono decisamente più sproporzionati i secondi. Anche se nessuno pone il problema». La Regione può comunque decidere solo sui propri rappresentanti. E così il presidente ha indicato in 9 assessori e 50 consiglieri, un taglio complessivo da venti posti, l’obiettivo minimo per la prossima legislatura. Con quattro paletti: il mantenimento! dell’elezione diretta del presidente, la governabilità ovvero un adeguato premio di maggioranza, il giusto equilibrio di poteri tra giunta e consiglio ed uno statuto dell’opposizione. Quanto al piano di dimagrimento di enti ed agenzie regionali proposto un anno fa dalla giunta e che porterà a regime un risparmio di 10 milioni di euro l’anno, Martini spiega che l’operazione ancora non è conclusa ma che «certo non possono essere considerati solo palliativi i provvedimenti già presi». Alcune proposte di legge sono in Consiglio, altre stanno arrivando. «E’ stato avviato un processo – dice - Guardiamo e facciamo pure nostre quelle che possono essere le proposte migliori avanzate da altre Regioni. Proseguiamo la discussione e alleghiamo un documento al prossimo Dpef che approveremo entro luglio». .  
   
 

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