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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Maggio 2008
 
   
  EAU LA NUOVA CREAZIONE DI CAROLYN CARLSON A PARMADANZA IN PRIMA NAZIONALE

 
   
  Parma, 20 maggio 2008 - Algida vestale di una danza vibrante di poesia e leggerezza, Carolyn Carlson, americana di origini finlandesi, lascia un’impronta indelebile con le sue coreografie dal segno acquatico. Ultima in ordine di tempo la nuovissima Eau, che dopo il debutto francese dello scorso aprile, arriva a Parmadanza in prima nazionale giovedì 22 (turno A) e venerdì 23 (turno B) maggio 2008 alle ore 20. 00 con le musiche originali di Joby Talbot eseguite dai Solisti del Teatro Regio di Parma. In scena dodici giovani danzatori del Centre Chorégraphique National Roubaix Nord-pas de Calais di Carolyn Carlson, intenti ad esplorare i cinque stati dell’acqua teorizzati dal libro di Gaston Bachelard L’eau et les rêves. La Carlson, che ama definirsi “donna d’acqua”, ha sempre vissuto come fonte di creatività la sua vicinanza fisica al più fuggevole degli elementi naturali. Nata a San Francisco, sull’Oceano Pacifico, ha trascorso sette anni a New York, sull’Oceano Atlantico, ha poi vissuto a Parigi ai bordi della Senna, a Helsinki vicina al porto del capoluogo, e nella laguna di Venezia. Innumerevoli le coreografie create sul tema dell’acqua, tra cui ricordiamo Still Waters e Writings on Water, fino a quest’ultima, Eau. Racconta poeticamente Carolyn Carlson sulla genesi di Eau: «Si inizia con le acque primordiali, “water born”: siamo nati nell’acqua, la vita nasce nell’acqua. Sensuale, tiepida e lattiginosa, feconda, nutre e culla. Nella seconda parte si affrontano le acque profonde che generano il sogno, la chimera, il mistero. Insondabili e tenebrose, confluiscono in un’immagine ambivalente, di nascita e di morte. Il suicidio per annegamento è un tema molto presente negli artisti: chi annega trova un involucro materno, riconfortante e capace di ri-partorire. Le acque violente caratterizzano la terza parte. L’acqua viene considerata spesso come elemento femminile, ma la sua collera ha una forza molto maschile. Le onde devastatrici, la loro avanzata aggressiva: l’uomo si vanta di poterle controllare, originando una lotta spaventosa. I cataclismi naturali sono una sua manifestazione. La quarta parte è quella delle acque sporche, dell’inquinamento. Cosa stiamo facendo subire alla terra? Tutti i giorni sui giornali compaiono articoli sulla siccità, conseguenza del nostro disprezzo nei confronti dell’equilibrio naturale. La rarefazione di un elemento così prezioso per la vita genererà guerre sempre più frequentemente. La sezione finale si occupa della purificazione, del miracolo della vita! L’acqua purificante è quella che sgorga, scorre, rinfresca. Vi ci si immerge per rigenerarsi. Nucleo di vita, anche una sola goccia d’acqua ha questo potere. Il rito della purificazione è presente in tutte le religioni». Da un punto di vista coreografico ancora una volta Carolyn Carlson è capace di evocare come nessun altro il movimento perpetuo dell’acqua, che scorre, evapora, si cristallizza. I corpi si sentono mossi dalla forza della vita, dalla fluidità e dalle virtù scultoree dell’acqua. Un’avventura appassionante per la leggendaria coreografa e per i suoi danzatori, affiancati anche in quest’occasione da collaboratori eccellenti. Eau è co-firmata dal visual artist francese Alain Fleischer, che ha ideato una scenografia di immagini frammentate dall’acqua, e dal giovane e talentuoso musicista inglese Joby Talbot, autore di una suadente partitura eseguita dai Solisti del Teatro Regio di Parma, Athos Bovi e Lisa Bartolini alle percussioni, l’arpista Anna Loro, Marco Scolastra e Massimo Guidetti impegnati al pianoforte e alla celesta. Particolarmente ricco l’appuntamento de “La danza dietro le quinte” con la compagnia di Carolyn Carlson: l’incontro martedì 20 maggio alle ore 18. 00 a Teatro Regio è l’occasione per incontrare la coreografa che ha cambiato il corso della danza contemporanea internazionale e italiana grazie alla sua storica direzione del Teatro Danza La Fenice di Venezia. Carolyn Carlson supervisionerà inoltre la masterclass tenuta da Isida Micani, storica interprete della compagnia, martedì 20 maggio dalle ore 15. 00 alle ore 18. 00; la masterclass comprenderà la classe e un atelier di improvvisazione con accompagnamento musicale dal vivo. Infine mercoledì 21 maggio alle ore 14. 00 la classe aperta della sua compagnia, il Centre Choréographique National Roubaix Nord-pas de Calais, avvicinerà al rivoluzionario metodo di lavoro di Carolyn Carlson, figura di culto per generazioni di ballerini. .  
   
 

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