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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Maggio 2008
 
   
  TRENTO : L’ASSESSORE MARGHERITA COGO IN VISITA AL MUSEO DELLA DONNA DI MERANO CON LA DIRETTRICE ASTRID SCHöNWEGENER HA PARLATO DEL PROSSIMO CONGRESSO DEI MUSEI DELLA DONNA E HA VISITATO LA MOSTRA “1.000 DONNE PER LA PACE”

 
   
  Trento, 21 maggio 2008 – La vicepresidente della Provincia e assessore alla cultura Margherita Cogo si è incontrata, questo pomeriggio a Merano, con la responsabile del Museo della Donna di Merano Astrid Schönwegener, che l’ha invitata a visitare le sale espositive pensate, organizzate e ideate da Evelyn Ortner (1944-1997) che del Museo fu la fondatrice, nonché la mostra “1000 Donne per la Pace” che rimarrà aperta fino al 12 luglio 2008. Al termine della visita della vicepresidente Cogo si è compiaciuta con l’associazione di volontariato che sostiene e dà vita al Museo, “con un impegno straordinario che viene soprattutto dalla passione e dall’interesse per le tematiche legate alla figura della donna nel nostro ambiente regionale, ma anche a tutte le latitudini del mondo. La direttrice ha quindi invitato la vicepresidente della Provincia autonoma di Trento ad essere presente, il prossimo 13 giugno, alla chiusura del Congresso mondiale dei Musei della Donna, occasione per riflettere sulla condizione storica ed attuale delle donne nei cinque continenti e che si terrà sempre a Merano dall’11 al 13 giugno 2008. Al numero civico 68 di Via Portici a Merano si trova un museo dedicato esclusivamente alla donna, alla sua vita quotidiana, ai suoi ideali di bellezza e al suo mondo di lavoro. Il museo è intitolato alla memoria della sua fondatrice, la meranese Evelyn Ortner (1944-1997): fin da giovane, infatti, Evelyn raccolse e conservò gelosamente oggetti della vita di ogni giorno e oggi quegli oggetti quotidiani formano l’ossatura dell’esposizione che si sviluppa sulle sei stanze del Museo. Abbigliamenti, accessori e oggetti femminili di diversa provenienza e utilizzo raccontano e documentano la storia della donna negli ultimi 200 anni. “Nella nostra esposizione – afferma Astrid Schönwegener, attuale responsabile del Museo, – abbiamo deciso di non uniformarci ai canoni dominanti del minimalismo espositivo. In primo luogo non sarebbe omogeneo alla nostra maniera di raccontare la storia femminile, e in secondo luogo non sarebbe adatto agli oggetti esposti, che non sono preziosi in sé, né devono essere esposti singolarmente, bensì, nel loro giustapporsi, trasmettono un quadro d’insieme dell’epoca o del tema trattato. La nostra collezione ci consente di mantenere un “filo rosso” attraverso la moda e gli oggetti della vita quotidiana. Partiamo dal principio che la moda è lo specchio della società e interpretiamo lo “spirito del tempo” (Zeitgeist) di ogni epoca sulla base dei suoi diversi modi di manifestarsi. Lo stesso vale per gli oggetti d’uso quotidiano. Ogni oggetto che ha trovato spazio nella vita domestica, ogni nuova attività introdotta in una determinata epoca (per esempio le prime “professioni femminili”, o l’introduzione dello sport femminile nel corso degli anni ’20 del Xx sec. ) è legato a specifiche speranze, a specifici fini. A posteriori ci è possibile esaminare se queste speranze erano giustificate, se i fini che un determinato oggetto suggeriva, sono stati raggiunti”. Dal 12 aprile al 12 luglio 2008, invece, rimane aperta la mostra temporanea “1000 Donne per la Pace”, anch’essa propedeutica al Primo Congresso internazionale dei Musei della Donna, che si terrà a Merano dall’11 al 13 giugno 2008. Originato da un partenariato tra il museo “Henriette Batthily” di Dakar, in Senegal, e il Museo della Donna di Merano, il congresso potrà contare su un a madrina di eccezione, la vincitrice del Premio Nobel per la Pace del 2003, l’iraniana Shirin Ebadi, paladina dei diritti delle donne nell’Iran islamico; le collaboratrici di musei tematici dei cinque continenti, invece, potranno incontrarsi per la prima volta e scambiarsi le reciproche esperienze. Nell’ambito della Mostra “1000 Donne per la Pace” .  
   
 

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