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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Maggio 2008
 
   
  AUDIT CIVICO, STRUMENTO IMPORTANTE PER MONITORARE LA SANITÀ

 
   
  Roma, 26 maggio 2008 - Il sistema sanitario del Lazio è ancora frammentato e la qualità dei servizi varia da un ospedale ad un altro. Le strutture spesso sono poco "accoglienti" e a volte costringono i pazienti ad assistere a discussioni tra operatori. È quanto emerge dal rapporto 2007 dell´Audit civico "La valutazione delle attività delle aziende realizzata dai cittadini" realizzata da Cittadinanzattiva presentata oggi alla Regione Lazio. Lo studio, realizzato attraverso informazioni fornite dai responsabili dei servizi e dall´analisi delle singole situazioni, ha riguardato sette Asl (Rma, Rmb, Rmc, Rmd, Rme, Rmg e Asl di Rieti) per un totale di nove ospedali, 16 poliambulatori, 11 sedi di distretto, 13 cad, 5 Csm e 3 sert. L´accessibilità delle prestazioni a livello ospedaliero è "buono" mentre "scadente" a livello di poliambulatorio. ´´Istituirò l´audit civico sotto la presidenza della Regione Lazio - ha annunciato il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo - credo che sia giusto dare una connotazione istituzionale ad uno strumento importante di partecipazione di cittadini”. In riferimento al processo di rimodulazione del piano di rientro dal deficit della sanità, Marrazzo ha aggiunto che “dovremmo far partecipare anche i cittadini”, così come auspicato dal coordinatore regionale di Cittadinanzattiva, Giuseppe Scaramuzza che, a sua volta, ha auspicato la creazione di una unità civica di controllo sul piano composta da associazioni, aziende sanitarie ed istituzioni, sul modello di quella attivata in Inghilterra da Blair nel 2001 e che ´´metta al centro non solo i debiti ma anche le esigenze dei cittadini” ”Consideriamo queste segnalazioni come stimoli per cercare di cambiare le nostre criticità - ha spiegato l´assessore regionale alla Sanità, Augusto Battaglia - dovremmo estendere alle Asl che non sono state incluse il monitoraggio e concordare poi successive misure correttive". L´assessore ha poi aggiunto che "bisogna creare nuove modalità di accoglienza nei servizi sanitari e una riorganizzazione della sanità territoriale”. .  
   
 

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