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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Maggio 2008
 
   
  SCUOLA IN VENETO: SI COMINCIA IL 15 SETTEMBRE E SI TERMINA IL 9 GIUGNO

 
   
   Venezia, 27 maggio 2008 - “Quella della Giunta regionale non è una questione di principio, e proprio in tal senso, dimostrando di essere capaci di dare risposte rispetto a questi argomenti, l’inizio dell’anno scolastico, per l’anno 2008- 2009, sarà il 15 settembre. ” Lo ha dichiarato Elena Donazzan, assessore all’Istruzione, formazione e lavoro, nel corso della conferenza stampa di ieri mattina a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, in merito al calendario scolastico 2008 - 2009, che prevede un avvio tra i banchi il 15 settembre e una chiusura il 9 giugno. L’assessore ha tenuto a precisare che “per ciò che concerne l’anno scolastico 2009 - 2010, possiamo già annunciare che l’inizio sarà, invece, nella terza settimana di settembre. ” L’assessore ha, quindi, motivato la revisione della delibera che prevedeva, inizialmente, lo slittamento di una settimana per l’inizio delle lezioni sottolineando come “gli enti scolastici e le scuole non erano pronti a recepire le novità, anche per una serie di ragioni legate alla normale organizzazione dei lavori che ha avuto un momento di straordinarietà (si pensi alle elezioni) e che, quindi, ha determinato un ritardo nella discussione delle date del nuovo calendario scolastico. ” Donazzan ha precisato, comunque, che “sette giorni tolti a settembre e aggiunti a giugno non costituiscono una rivoluzione, e non esito a definire alcuni reazioni lette sulla stampa, visto che ai miei uffici non è pervenuto nulla, sproporzionate ed esagerate. ” L’assessore ha, poi, sottolineato come avrebbe voluto vedere “da parte dei portatori degli interesse delle famiglie venete, la stessa attenzione suscitata dallo slittamento di una settimana nel calendario, pure nei confronti della notizia della presenza della droga nelle scuole. ” “L’idea di scuola che abbiamo noi - ha concluso l’assessore - e sulla quale mi piacerebbe fosse spostata l’attenzione di tutti, è quella di un’istituzione che dia maggiori servizi alle famiglie. E, quindi, settimana corta (sabato e domenica in famiglia), tempo prolungato, assunzione dei docenti, dotazione di laboratori, sinergia tra programmi scolastici e mondo del lavoro. Certo sono necessarie maggiori risorse e competenze, e se ne potrà parlare in Conferenza Stato Regioni e solo con il federalismo fiscale”. .  
   
 

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