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Notiziario Marketpress di Mercoledģ 28 Maggio 2008
 
   
  MOLTIPLICARE GLI INDIRIZZI IP DISPONIBILI IN EUROPA ENTRO IL 2010

 
   
  Bruxelles, 28 maggio 2008 - La crescente domanda di servizi internet fa sģ che, in mancanza di provvedimenti adeguati, il numero di indirizzi internet disponibili potrebbe presto risultare insufficiente. Incoraggiando gli utilizzatori di internet e i fornitori d“accesso ad adottare il protocollo internet pił recente (Ip versione 6, o Ipv6), lo spazio di indirizzamento aumenterą considerevolmente, analogamente a quanto avvenuto nel secolo scorso con l“allungamento dei numeri telefonici. L“obiettivo fissato ieri dalla Commissione europea consiste nel fare in modo che, entro il 2010, il 25% delle imprese, delle amministrazioni pubbliche e dei nuclei familiari dell“Ue utilizzi l“Ipv6. Essa invita inoltre ad un“azione concertata a livello europeo affinché tutti gli attori siano pronti ad affrontare il cambiamento in modo tempestivo ed efficiente. In tal modo i consumatori non dovranno sostenere costi aggiuntivi e le imprese europee innovative beneficeranno di un vantaggio concorrenziale. "Meglio prevenire che curare", ha affermato Viviane Reding, commissaria europea per la Societą dell“informazione e i media. "A breve termine, le imprese e le amministrazioni pubbliche potrebbero essere tentate di accontentarsi del vecchio sistema, contenendo le loro esigenze, ma ciņ priverebbe l“Europa dell“opportunitą di trarre vantaggio dalle pił recenti tecnologie internet e potrebbe costringerla ad affrontare una vera e propria crisi nel momento in cui gli indirizzi del vecchio sistema si esauriranno. Il numero di indirizzi nel ciberspazio offerto dal protocollo Ipv6 č superiore al numero di granelli di sabbia su tutte le spiagge del mondo. Se i cittadini europei vorranno utilizzare i dispositivi internet pił recenti, come le etichette intelligenti nei negozi, nelle fabbriche e negli aeroporti, i sistemi di riscaldamento e di illuminazione intelligenti che assicurano un risparmio energetico, nonché i sistemi di rete e di navigazione installati a bordo delle automobili, saremo di fronte ad un aumento esponenziale della domanda di indirizzi Ip. Invito gli Stati membri a far sģ che l“Ipv6 sia ampiamente utilizzato nelle amministrazioni pubbliche e nelle imprese entro il 2010. " L“ipv4, utilizzato dal 1984, fornisce 4,3 miliardi di indirizzi. Solo 700 milioni di questi, vale a dire il 16%, sono ancora disponibili per nuovi collegamenti. Il nuovo protocollo internet, Ipv6, permetterą di disporre di uno stock quasi illimitato di indirizzi Ip, cosa che permetterą di lanciare nuove applicazioni che utilizzano dispositivi attualmente troppo numerosi o troppo costosi per l“Ipv4. Grazie a tale disponibilitą, gli utenti domestici potranno creare la propria rete privata a domicilio e collegarla ad internet con maggiore facilitą. L“ipv6 favorirą la comparsa di applicazioni internet innovative, in particolare quelle che prevedono il collegamento in rete di un grande numero di dispositivi semplici e di dimensioni ridotte. Si potrebbe, ad esempio, migliorare la gestione energetica dell“illuminazione pubblica e degli edifici intelligenti, e internet potrebbe servire a collegare tra loro, in modo economico ed affidabile, sensori senza fili integrati negli apparecchi domestici. Tali possibilitą dovrebbero fungere da catalizzatore ed incoraggiare le imprese a proseguire sulla strada dell“innovazione e a sviluppare la prossima generazione di applicazioni internet. La maggior parte dei nuovi computer e server venduti dai principali fabbricanti č gią compatibile con l“Ipv6, ma tali dispositivi possono essere raggiunti soltanto attraverso il loro vecchio indirizzo Ipv4. La dorsale internet europea per la ricerca, "Geant" č gią interamente compatibile con l“Ipv6. Grazie a tale compatibilitą l“Europa č la regione che utilizza il maggior numero di indirizzi Ipv6 al mondo. La rete internet pubblica, tuttavia, non beneficia ancora di questo tipo di miglioramento. Occorre pertanto un“azione concertata a livello europeo da parte di tutti gli operatori del settore per garantire una rapida crescita dell“utilizzo dell“Ipv6; a tal fine le principali dorsali internet dovranno supportare sia l“Ipv4 che l“Ipv6. In Giappone la Ntt (Nippon Telecom and Telegraph) dispone gią di una dorsale Ipv6 pubblica, mentre la Cina prevede di installare reti compatibili sia con l“Ipv4 che con l“Ipv6 prima dei giochi olimpici di Pechino. Il governo statunitense ha reso la compatibilitą con l“Ipv6 una condizione obbligatoria in tutti gli appalti pubblici del settore, ma, nella pratica, la tecnologia internet statunitense resta simile a quella dell“Ue. In una comunicazione adottata oggi, la Commissione ha invitato gli Stati membri a rendere il settore pubblico europeo un pioniere dell“introduzione del nuovo protocollo, facendo migrare verso l“Ipv6 le loro reti internet, i siti internet del settore pubblico e i servizi di amministrazione in linea. La Commissione desidera inoltre che i principali siti internet europei siano in prima fila in questo cambiamento e auspica di ottenere un impegno in tal senso almeno dai primi 100 principali operatori europei di siti internet, quali enti radiotelevisivi o servizi di notizie online, entro la fine del 2008. Il sito internet della Commissione (Europa. Eu) sarą accessibile attraverso l“Ipv6 a partire dal 2010. Per sollecitare le imprese europee del settore ad avanzare su questa strada, occorre che gli Stati membri rendano obbligatorio l“utilizzo dell“Ipv6 nell“ambito degli appalti pubblici (come gią fanno la Commissione europea e il governo degli Stati Uniti), sensibilizzino le imprese e le organizzazioni e le aiutino in questa transizione. La Commissione invita i principali attori del settore a partecipare alla manifestazione organizzata a Bruxelles il 30 maggio, in occasione della quale presenterą la sua iniziativa per accelerare l“introduzione dell“Ipv6 in Europa. .  
   
 

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