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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Settembre 2006
 
   
  DA CRITICITÀ A OPPORTUNITÀ: IL GRUPPO UNICREDIT LANCIA IL PRIMO ECO-PROGETTO PER LO SMALTIMENTO DEI RAEE (RIFIUTI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE)

 
   
  Milano, 4 luglio 2006 - Si chiamano Raee, sono le montagne di rifiuti elettrici ed elettronici – monitor, stampanti, fax, fotocopiatrici e computer - dismessi ogni anno da aziende e privati. La loro rottamazione grava sul bilancio delle aziende fino ad una misura di 1,34 euro al chilogrammo, con costi aggiuntivi in base al numero dei dipendenti, alla tipologia dell´azienda e con risultati poco soddisfacenti ai fini della corretta gestione delle macchine a fine vita. A partire da settembre 2006 l´obbligo del loro smaltimento sarà sancito dalla Direttiva 2003/108/Ce in conformità a quanto avviene negli altri Paesi Europei. Unicredit sarà il primo grande gruppo bancario ad adottare un nuovo sistema di recupero nel rispetto dell´ambiente, creando una vera e propria ‘filiera del Reimpiego´, che da appositi Centri di Valorizzazione costruiti o riadattati ad hoc, consentirà il riutilizzo al 90% del materiale di scarto. A tale scopo è stato firmato un accordo con Il Consorzio Onlus Nova Spes, da tempo attivo con progetti di recupero e riabilitazione nelle carceri della Lombardia, che si occuperà sia di coordinare la manodopera che di distribuire il materiale riadattato e funzionante agli enti e alle organizzazioni no-profit che lo richiederanno. E soprattutto – importante elemento innovativo – se ne farà carico quando lo stesso materiale non servirà più, occupandosi della gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici con l´ausilio di società specializzate. In questo modo l´operazione non graverà sulle stesse organizzazioni no-profit e al tempo stesso consentirà un corretto smaltimento secondo i criteri ambientali della norma Ue. Con questo progetto Unicredit diventa la prima banca in grado di trasformare lo smaltimento dei Raee da criticità in opportunità. Questo progetto le consentirà non solo di valorizzare correttamente questi materiali, ma anche realizzare una iniziativa del forte impegno sociale (creando occupazione e favorendo l´inserimento di categorie deboli), ambientale (incentivando la corretta gestione dei rifiuti e sviluppando il riciclo) ed economico (supportando l´innovazione nel settore no-profit). Il progetto: i primi sei mesi in cifre - Dalla raccolta del materiale dismesso al suo stoccaggio, riutilizzo e smistamento, il processo avviato da Unicredit insieme a Nova Spes ha avuto (per ora) tre ‘quartier generali´: i magazzini e centri raccolta a San Giuliano (700 mq), Peschiera Borromeo (500 mq più 300 di spazio esterno), Osnago (2000 mq). Riadattati e risanati ad hoc, hanno ospitato un transito di oltre 2927 bancali e 72432 colli. Nei primi sei mesi dal lancio, lo sforzo operativo ha coinvolto : 10 le persone disagiate impegnate; 4 gli esterni a supporto del personale; 218 i viaggi con autoarticolati; con un impegno temporale di: 9. 120 ore lavorative; 187 ore di formazione in aula; 519 ore di formazione pratica. .  
   
 

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