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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Settembre 2006
 
   
  PAROLARIO “SGUARDI D’EUROPA” COMO - LUGANO 26 AGOSTO – 10 SETTEMBRE 2006 MARTEDÌ 5 SETTEMBRE LE RIBELLIONI DI MASSIMO FINI E GLI ANIMALI-POETI DI MARCOALDI

 
   
  Como, 4 settembre 2006 - Romanzi polizieschi, filosofia, fantascienza, poesia e teatro: è decisamente ricco il carnet di Parolario per martedì 5 settembre. Si inizia con la presentazione di un romanzo a metà fra il giallo e l’indagine psicologica, Una piccola storia ignobile di Alessandro Perissinotto, che l’autore presenta alle 17 al Caffè letterario di Piazza Cavour, insieme ad Alessandro Galimberti. Ricercatore negli ambiti della semiologia della fiaba, della multimedialità e della didattica, Perissinotto collabora con La Stampa ed è docente all´Università di Torino. Alla narrativa è approdato nel 1997 con il romanzo poliziesco L’anno che uccisero Rosetta (Sellerio), seguito da La canzone di Colombano e Treno 8017 (Sellerio, 2000 e 2003). Il suo ultimo romanzo, Una piccola storia ignobile (Rizzoli, 2006), ha come protagonista Anna, una psicologa disoccupata e separata da poco, che vive a Bergamo campando con qualche consulenza. Un giorno si presenta da lei Benedetta, manager rampante e figlia della Milano ‘bene’, tormentata dal senso di colpa nei confronti di una sorellastra, Patrizia, da sempre trascurata. Ma è tardi per rimediare: Patrizia è morta travolta da un’auto pirata. Benedetta chiede ad Anna di aiutarla a ricostruire l’immagine della sorellastra ed avere almeno il ricordo di lei, dato che persino la salma è scomparsa. Anna, a corto di soldi, accetta lo strano incarico e scopre poco a poco tutto ciò che si nasconde dietro una serie di pacifiche e ordinarie esistenze, fino a comprendere che alle spalle di molti omicidi non c’è la perversione del serial killer, ma solo tante piccole storie ignobili. Tre gli incontri in programma alle 18. I patiti della fantascienza sono attesi al Broletto, dove Inisero Cremaschi, Paola Bonfadini e Luigi Picchi parlano di Orizzonti possibili: ipotesi di fantascienza. Due ‘prof’ – Bonfadini e Picchi – e un giornalista-scrittore, accomunati dalla passione per la fantascienza. Redattore, dj radiofonico, curatore del programma Tuttilibri, Cremaschi ha sceneggiato dieci originali televisivi per la Rai. Ha curato cinque antologie di racconti fantastici italiani e ha vinto il Premio Firenze per la poesia (1959). Come narratore ha pubblicato undici romanzi e una raccolta di racconti; le sue opere più recenti sono Le cattedrali (1997), Giocattoli (1998), Il cielo di Teodolinda (2002), uscite presso Polistampa. A Cremaschi ed alla sua produzione poetica ha dedicato un volume Luigi Picchi, insegnante di latino al liceo ed autore di poesie e saggi (per Dialogolibri) incentrati su personalità locali, tra cui Giovanni Valassina: prete scrittore poeta e Carla Porta Musa, una lunga giovinezza. Picchi collabora con saggi, testi creativi, traduzioni alle riviste Città di vita, Il ragguaglio librario, Galleria, La clessidra, Future shock, Il banco di lettura, ´l Gazetin. La Bonfadini, laureata in paleografia e specializzata in storia dell’arte, docente di latino, unisce alla passione per l’antichità (è esperta di libri miniati) quella per un futuro fantastico. Ha scritto Stelle di cristallo (Starrylink Editrice, 2004), una raccolta di saggi, recensioni, schede, interventi su diversi aspetti e momenti della letteratura fantastica e della produzione audiovisiva sullo stesso tema. Pausa filosofica invece in Biblioteca con Alfredo Tomasetta e Michele Di Francesco. Un tema difficile quanto stimolante, quello scelto da Di Francesco, La mente e l’ordine naturale. Il filosofo ospite di Parolario si è formato a Milano e Ginevra, ha svolto attività di ricerca e di insegnamento presso le Università di Oxford, Ginevra, Palermo e Vercelli. Attualmente insegna Filosofia della Mente presso l’Università Vita-salute S. Raffaele, dove è anche professore straordinario per il settore disciplinare di Logica e Filosofia della Scienza. Tra i suoi libri recenti si segnalano: L’io e i suoi sé. Identità personale e scienza della mente (Raffaello Cortina, 1998), La coscienza (Laterza, 2000) e Introduzione alla filosofia della mente (Carocci, 2002). Le sue ricerche vertono sulla filosofia della mente, l’epistemologia della scienza cognitiva e la filosofia del cyberspazio. Collabora alla pagina culturale del Sole 24 Ore ed è presidente della Società Italiana di Filosofia Analitica e membro del consiglio di amministrazione e del comitato scientifico della Fondazione Carlo Erba di Milano. Per gli appassionati di geografia locale e di montagna, alla Libreria Meroni alla stessa ora Sara Faverio presenta la carta I sentieri del Bisbino, edita da Dominioni. Gli incontri con l’autore al Caffè letterario in piazza proseguono alle 18. 30 con il fustigatore di luoghi comuni Massimo Fini. Giornalista, scrive per Il Giorno, La Nazione, Il Resto del Carlino e Il Gazzettino. Per Marsilio ha pubblicato Di[zion]ario erotico. Manuale contro la donna a favore della femmina (2000), Nietzsche. L’apolide dell’esistenza (2003), la trilogia di saggi storico-filosofici La Ragione aveva Torto? (1985), Elogio della guerra (1989), Il denaro "sterco del demonio" (1998), riproposti nel 2003 in edizione tascabile, Il vizio oscuro dell’Occidente. Manifesto dell’Antimodernità (2002 e 2004) e Sudditi. Manifesto contro la Democrazia (2004). Inoltre Massimo Fini è Cyrano. Contro tutti i luoghi comuni (2005), in collaborazione con Eduardo Fiorillo e Francesca Roveda. Costruito per voci come un’enciclopedia, Il Ribelle. Dalla A alla Z (Marsilio, 2006) è la summa del Fini pensiero, della sua insofferenza verso i miti e gli stereotipi del Moderno, della sua professione di antagonista. Il risultato è un limpido e appassionante ritratto del ribelle, questo protagonista del nostro tempo, che, quanto più combatte come un Don Chisciotte contemporaneo, tanto più incanta e seduce chiunque lo incontri. Naturalmente il ribelle deve essere tale, almeno in una certa misura, anche a se stesso. E così Fini per chiarire il suo pensiero evoca anche la propria esperienza, il suo mestiere di giornalista, le sue passioni di inviato e scrittore. Dialoga con Massimo Fini Manuela Maffioli. La poesia del mondo animale è a Parolario alle 21 in Piazza Cavour, grazie ad un ospite del calibro di Franco Marcoaldi. Storico, critico letterario, inviato di Repubblica, Marcoaldi vive e lavora a Roma. Ha pubblicato i libri di poesia A mosca cieca (Einaudi, 1992 Premio Viareggio), Celibi al limbo (Einaudi, 1995), Amore non Amore (Bompiani, 1997), L’isola celeste, (Einaudi, 2000). Nel 2006 per Einaudi è uscito Animali in versi: parlano in versi cani, gatti, fringuelli, lucertole, asini, tartarughe e molti altri esseri viventi, che, a differenza degli uomini, vivono un´esistenza piena e sapiente suscitando in chi li osserva una strana invidia. In questo bestiario assieme realistico e fantastico, Franco Marcoaldi coglie in modo sorprendente l´anima animale, così intimamente connessa con l´anima del mondo. E lo fa con l´agio di una voce poetica capace di alternare la semplicità dell´eloquio domestico e la riflessione morale. Lo scrittore romano dialoga con Nadia Fusini e Lorenzo Morandotti. Altri due appuntamenti sono previsti in contemporanea, sempre alle 21. In Biblioteca si progetta una “nuova Como”, con la conferenza Como: futuri possibili, scenari e scelte per la rivitalizzazione della città in cui intervengono Francesco Cetti Serbelloni, Emanuela Donetti e Micaela Terzi. Nel cortile del Liceo Classico “Volta”(via Cesare Cantù 57), il Laboratorio Teatrale del liceo presenta I vinti, studio per una messinscena dei Malavoglia di Verga. A partire dai primi rintocchi di una campana, lo spettatore viene coinvolto in un’atmosfera cupa: l’azione teatrale affonda le mani in un romanzo che non lascia speranza, almeno per i protagonisti, i Malavoglia. Per certe persone non esiste possibilità di riscatto su questa terra, qualunque tentativo facciano per sollevare la testa schiacciata da un destino impietoso. Eppure, proprio sul finale, dopo la rappresentazione di un rito (U malupisci) che da più di un secolo a Trezza interpreta il confronto tra l’ambiente e l’uomo, e vede quest’ultimo inseguire un pesce-uomo senza mai catturarlo, una piccola luce concederà ai personaggi in scena e al pubblico il sollievo di una speranza. Lo spettacolo non ha la pretesa di raccontare per intero l’opera di Verga, ma cerca di esservi fedele nelle emozioni e costituisce un primo passo verso un prodotto più compiuto, che gli studenti del “Volta” hanno in cantiere per il prossimo anno. Alle 21. 30 al Broletto ritornano le atmosfere inquietanti con cui si era aperta la giornata, grazie al libro di Gianfranco de’ Capitani, Una questione di luna piena. Da sempre interessato a pittura, teatro, cinema e televisione, attore non professionista, Gianfranco de’ Capitani collabora nella stesura di testi teatrali e cabarettistici e coopera come fantasista nella realizzazione di racconti e storie. L’episodio creativo di Una questione di luna piena è stato dettato dall’esigenza di esprimere in un racconto le spinte emotive che attualmente lo muovono. Atti vandalici si susseguono nelle notti di luna piena. Un uomo sconvolto da allucinazioni insegue una donna misteriosa che lo affascina. Un commissario di polizia investiga su incredibili vicende, combattuto tra senso del dovere e razionalità. Un finale incredibilmente folle suggella questa ridda di personaggi e di azioni, di storie che ne sottintendono e raccontano mille altre. Dal libro Una questione di luna piena è stata tratta la sceneggiatura, scritta da Daniela Tanzi, per un cortometraggio relativo al capitolo intitolato La moneta di rame. La vicenda si svolge in un carcere. L’imputato Fabio è stato condannato a morte per omicidio. Gli viene consegnata una grossa moneta di rame: al novantesimo giorno, nel momento chiamato “l’occasione”, il boia, dopo aver fatto scegliere al detenuto la faccia della moneta, la lancerà in aria. A questo gesto arbitrario sarà affidata la vita, o la morte, di Fabio. Le riprese del cortometraggio La moneta di rame inizieranno il 16 settembre con lo staff dell’associazione Mooka Movie di Como. La sceneggiatrice, Daniela Tanzi, nata a Como, si è formata a Milano con Salvatore Nocita. Docente di sceneggiatura presso Progetto Format, giornalista, è autrice del libro Vivere sul set – Interviste e curiosità sulla soap opera lariana. Si occupa di riprese televisive ed è sceneggiatrice di parodie teatrali per ragazzi. Dialogherà con de’ Capitani e Daniela Tanzi lo psicoterapeuta Gaetano Giovi. La scelta di un medico – Giovi è direttore sanitario del Centro di Medicina Psicosomatica Psicologia e Psicoterapia di Gallarate – non è casuale. Una questione di luna piena è un romanzo dove il narrare nel narrare è il paradigma del fantastico nel reale, dell’inconscio nel conscio, della psiche nel soma, dove la pazzia è la fuga dalla realtà insopportabile, dove tutto si ricongiunge nel mistero dell’universo. In seconda serata, alle 22. 30, in Piazza Cavour ci sarà un piccolo cambio di programma: al posto del documentario Case! di Riccardo Iacona (Rai), verrà proiettato Quando l’arte si tace del regista Riccardo De Cal, freschissimo vincitore della quinta edizione del concorso abbinato al Festival Internazionale del Cinema d’Arte, che si è tenuto a Bergamo dal 23 giugno al 1 luglio 2006. Un concorso che premia i film realizzati su temi ed immagini del mondo dell’arte, promuovendo così un inedito connubio tra le arti figurative e la cosiddetta “settima arte”. Giovanissimo il regista, il veneziano De Cal, appassionato anche di fotografia ed autore dei film L´ultimo fronte (2003), La città del silenzio (2004), Ezechiele 37, 26 (2005). Quando l’arte si tace è un documentario che getta luce sulla vita del pittore veneziano Gino Rossi e raccoglie le testimonianze delle persone che lo hanno conosciuto. La vicenda è quella di un artista non riconosciuto nel suo tempo e maltrattato dalla vita, che con coerenza e purezza ha perseguito fino alla fine una ricerca che anticipava il rinnovamento della pittura italiana moderna, tanto da essere oggi considerato una figura chiave fra i maestri del Novecento. L’ingresso è libero per tutti gli eventi. Dalle ore 16 alle 23 è attivo in Piazza Cavour un Info Point dove è possibile prenotare visite guidate, ricevere informazioni e depliant. .  
   
 

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