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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Settembre 2006
 
   
  IL PARLAMENTO EUROPEO APRE I LAVORI SU: GUERRA IN LIBANO, SBARCO DI CLANDESTINI, ATTENTATI

 
   
  Bruxelles, 5 settembre 2006 - Aprendo i lavori, il Presidente Josep Borrell ha voluto informare lŽAula sulle attività degli organi parlamentari e sui temi dŽattualità che hanno seguito la chiusura dei lavori del Parlamento per la pausa estiva. Si è in particolare soffermato sulla guerra in Libano, sullŽafflusso di migranti clandestini in Europa e sugli attentati terroristici falliti sulle linee aeree di collegamento tra il Regno Unito e gli Usa. In merito alla guerra in Libano, il Presidente ha ricordato che il 20 luglio aveva convocato una riunione straordinaria della Conferenza dei Presidenti che ha poi adottato una dichiarazione chiara ed energica - «più energica di quella del Consiglio» - che chiedeva il cessate il fuoco immediato e lŽinvio di una forza internazionale di pace. Dinnanzi alla recrudescenza della violenza e agli «attacchi contro la popolazione civile», ha aggiunto, il 1° agosto si è tenuta unŽaltra riunione straordinaria della Conferenza dei Presidenti aperta a tutti i deputati che ha condannato tali attacchi «ingiustificati» e, con il sostegno di tutti i gruppi politici, ha chiesto nuovamente un cessate il fuoco immediato. Il Presidente ha quindi ricordato che anche lŽufficio di presidenza dellŽAssemblea parlamentare euromediterranea (Apem) ha approvato una dichiarazione dello stesso tenore, decidendo anche di inviare una delegazione in Libano. Borrell ha poi sottolineato il ruolo svolto dallŽEuropa, anche dopo la decisione dei Ministri degli esteri di promuovere la missione militare più numerosa della storia, nel sostenere lŽazione diplomatica per rilanciare il processo di pace in Medio Oriente. LŽimponente sbarco di clandestini africani sulle coste europee, in particolare a Lampedusa e nelle Canarie, è stato lŽatro tema che ha affrontato il Presidente, cogliendo lŽoccasione per ringraziare il Vicepresidente della Commissione Frattini per il suo impegno e per la sua azione. Dopo aver sottolineato che sono centinaia le persone che hanno perso la vita tra le onde, il Presidente ha affermato che tale questione riguarda tutta lŽUnione e, in particolare, la sua politica dŽimmigrazione e di sviluppo. Il problema non è contingente, ha proseguito Borrell, è strutturale e tende ad aumentare. Per tale motivo, ha insistito, lŽEuropa deve delineare una politica comune della gestione dei flussi migratori che non sia fondata solo su misure eccezionali e che sia accompagnata da una politica di sviluppo rivolta ai paesi dai quali provengono. Il Presidente ha quindi citato gli attentati progettati sui voli aerei che collegano Regno Unito e Usa, sostenendo che lŽEuropa deve aumentare la vigilanza per far fronte a questa minaccia con i mezzi a disposizione e senza rimettere in questione le libertà civili. Infine, ha voluto rendere omaggio al deputato ungherese István Pálfi (Ppe/de; Hu) deceduto questŽestate, chiedendo allŽAula di osservare un minuto di silenzio. Il deputato è stato sostituito al Parlamento da Antonio De Blasio. . .  
   
 

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