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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Giugno 2008
 
   
  ASSEMBLEA CONFINDUSTRIA FIORENTINA: RILANCIARE LA CULTURA MANIFATTURIERA CONTRO VENTI DI CRISI E LA TAV SARÀ LA CARTINA DI TORNASOLE DEI RAPPORTI GOVERNO-REGIONE

 
   
  Firenze, 26 giugno 2008 - «Ha ragione il presidente Gentile; solo dal rilancio di un’autentica cultura manifatturiera, di una cultura di produzione, potrà derivare il rafforzamento dell’area metropolitana fiorentina e di tutta la Toscana – ha esordito così del presidente Claudio Martini nel portare il saluto della Regione all’assemblea annuale della Confindustria fiorentina -. Come ho già avuto modo di sottolineare in altre occasioni, questa regione non può essere ridotta a “parco giochi” dell’Europa, possiede una solida base produttiva che sarà l’autentica possibilità di risposta al periodo critico che sta già transitando e si allungherà fino al 2009». E a proposito di cultura produttiva, Martini ha voluto con un pizzico di polemica richiamare la vicenda del 2009 Anno Galileiano, possibile evento scientifico di livello internazionale, capace di catalizzare l’attenzione su lla capacità di ricerca e sviluppo del sistema Toscana: «Nonostante la pressione esercitata da tempo, di concerto con le tre Università toscane più quella di Padova, sui vari governi succedutisi il risultato si è quantificato in 150mila euro euro di stanziamento, un niente». L’attenzione del presidente della Regione si è poi soffermata su alcuni elementi valutati come esemplari dell’azione del governo regionale rispetto al novero di elementi sottolineati dal presidente Gentile nella sua relazione all’assemblea: l’Arno e il programma di salvaguardia che lo deve interessare, la permeabilità che deve caratterizzare il rapporto tra sistema universitario e d’impresa per contribuire allo sviluppo, le infrastrutture. «Si parla naturalmente di aeroporti – ha sottolineato -, e di aeroporto di Firenze in particolare. Qui mi sento brevemente di dire che al momento in cui si prese! nta una proposta di sviluppo compatibile, si indica una proposta realizzabile. E poi si parla di ferrovie e alta velocità, che non può essere il cavallo di Troia del depotenziamento del sistema regionale di mobilità. Invece è di sicuro, come ho già detto direttamente al ministro Matteoli, la cartina di tornasole dei rapporti Regione-governo. Inutile parlare astrattamente di centralità di Firenze se si impedisce di arrivare entro il 2015 ad un sistema che la collega in poco più di un’ora con Milano e Roma». Concludendo il suo intervento, Martini ha voluto sottolineare il bisogno di una attenzione politica di respiro internazionale: «La Toscana non è terra internazionale solo per i numeri del turismo o per quelli dell’import-export, è anche sede attenta al ruolo dell’Europa, ai rischi che questo ruolo sta correndo, al ruolo che va riconquistato per contribuire alla possibile solu! zione di problemi le cui conseguenze discendono fino alle nost! re attiv ità apparentemente più locali». . .  
   
 

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