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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Settembre 2006
 
   
  DA SEGRATE E BREMA, LE SCUOLE D’EUROPA IN RETE CON L’AMERICA LATINA PER STUDIARE MEGLIO GRAZIE ALL’IT PARTE “X-CROSS”, PROGETTO DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PER FACILITARE L’APPROCCIO ALLE DISCIPLINE SCIENTIFICHE GRAZIE ALLE TECNOLOGIE DIGITALI

 
   
  Segrate, 7 settembre 2006 - Segrate è unica partner europea con Brema delle brasiliane Vitoria e Pirai e di Miraflores (Peru) nell’ambito del progetto di cooperazione internazionale Urb- Al (Europa- America Latina) “X-cross”, che coinvolge gli studenti delle scuole superiori in una sperimentazione sulla validità e l’efficacia dell’utilizzo delle tecnologie digitali e multimediali per stimolare e facilitare l’approccio alle discipline scientifiche. Tre le scuole partecipanti per ogni città socia, con tre classi ciascuna. Questa mattina la riunione istituzionale per l’avvio ufficiale del progetto, coordinata da Donatella Taroni Castronovo, incaricata del Comune ai Progetti Innovativi nelle Scuole. In questa sede, Adriano Alessandrini sindaco ha salutato un nuovo importante traguardo raggiunto da Segrate, modello e leader in ambito europeo in tema di cooperazione internazionale, e ha firmato la convenzione con i presidi degli istituti di istruzione superiore che hanno aderito a “X-cross”: il Machiavelli di Pioltello e i milanesi Donatelli-pascal e Maxwell, scelti per la loro vicinanza a Segrate e perché frequentati da numerosi studenti cittadini. Dopodichè i ragazzi inizieranno a lavorare concretamente, scambiando in rete in tempo reale contenuti ed elaborati e interagendo a distanza. “L’applicazione dell’It nella scuola rivoluziona i metodi di studio e permette di accostarsi alle materie curriculari con un’apertura a 360 gradi, grazie alle infinite potenzialità e risorse delle moderne tecnologie- spiega Guido Pedroni, assessore ai Servizi Educativi-: un’opportunità unica che non potevamo non fare nostra dandole ampio spazio all’interno del Piano per il Diritto allo Studio. L’obiettivo a lungo termine di questa sperimentazione - prosegue Pedroni- è arrivare a creare un linguaggio e un metodo comuni che consentano ai futuri ricercatori e operatori di poter dialogare in modo facile e interattivo anche a grandi distanze e da contesti culturali diversi su un terreno come la scienza che cresce e avanza raccogliendo spunti e contributi a più livelli e ad ampio raggio abbattendo qualsiasi barriera”. 1 milione e 100 mila euro il valore complessivo del progetto, finanziato per 850 mila euro dall’Ue. Le città socie forniranno alle scuole tutta la strumentazione digitale necessaria: piattaforma informatica, web-cam, programmi, materiale multimediale. E naturalmente corsi di formazione per gli insegnanti, in un percorso di apprendimento a grappolo: docente-studente e studente-studente. “X-cross” è stato lanciato a luglio a Brema, città capofila. Le immagini del meeting di apertura e il materiale relativo al progetto sono scaricabili dal sito www. X-cross. Eu L’appuntamento per tirare le somme del lavoro e delle attività svolte sarà la conferenza finale prevista per il 2008 in Peru. Per l’iniziativa è stato chiesto il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione e dell’Ufficio Scolastico Regionale, che ne sta seguendo con attenzione gli sviluppi per il carattere particolarmente innovativo. All’incontro di stamattina è intervenuto infatti anche il prof. Angelo Agresta dell’Ispettorato dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, che ha sottolineato l’alto valore formativo della sinergia tra studio della scienza, dell’informatica e della lingua straniera -nello specifico l’inglese - alla base di X-cross. Soddisfatto Flavio Zinni, assessore alla Cooperazione Internazionale: “La nostra volontà di proseguire sulla strada della ‘city to city cooperation’ – commenta - sta dando ottimi frutti. Segrate è presente e inserita ormai in pianta stabile in circuiti internazionali alla cui base sta essenzialmente il rapporto di stima e amicizia tra città e questo ci consente di essere invitati a partecipare in qualità di partner a diversi progetti promossi in ambito europeo. Crediamo inoltre che nostro dovere istituzionale sia anche quello di far sì che l’Italia possa aggiudicarsi più dell’attuale 40% del denaro pagato annualmente alla Comunità Europea per finanziare la cooperazione continentale nel mondo. Il restante 60% oggi viene infatti suddiviso tra le iniziative di altre città straniere che hanno maggiore tradizione e cultura nella partecipazione a bandi europei. ” .  
   
 

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