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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Luglio 2008
 
   
  BARBIERI A BRUXELLES PER DIRETTIVA UE CONTRO LAVORO NERO IMMIGRATI

 
   
  Bari, 17 luglio 2008 - Si è svolta ieri mattina a Bruxelles l’audizione della Commissione del Parlamento Europeo – Commissione Libertà civili, Giustizia, Affari Interni – sulla proposta di direttiva comunitaria sulle sanzioni contro i datori di lavoro che impiegano illegalmente immigrati clandestini. Sono stati invitate le varie autorità comunitarie (Commissione, Presidenza Francese, Comitato Economico e Sociale), nonché i rappresentanti della Confederazione Europea dei Sindacati e della principale associazione europea di datori di lavoro, e l’assessore regionale al Lavoro della Puglia, prof. Marco Barbieri, unico rappresentante delle Regioni italiane presente. Barbieri, nell’esprimere la propria “soddisfazione per l’invito, che rappresenta un significativo riconoscimento per il ruolo di avanguardia svolto dalla Puglia nella lotta contro il lavoro nero”, ha espresso la propria posizione, sottolineando come “la lotta contro il lavoro illegale degli immigrati clandestini non possa essere condotta efficacemente senza collegarla con una possibilità di accesso più ampia all’immigrazione legale”. Ha anche rilevato come “la proposta di direttiva, pur complessivamente positiva, non contiene se non in casi limitati un meccanismo che premi gli immigrati che denuncino i datori di lavoro che sfruttano il loro lavoro, ricordando come l’esperienza pugliese dimostri che la rottura della complicità forzata tra datori di lavoro e immigrato clandestino che lavora a nero è la condizione dell’efficacia degli intereventi che la stessa direttiva”. Ha perciò proposto di “modificare la direttiva, concedendo un permesso di soggirono temporaneo di almeno sei mesi a tutti gli immigrati che denuncino il proprio datore di lavoro, e ha ricordato come sia indispensabile denunciare il rapporto di lavoro prima del suo inizio, per evitare l’elusione di ogni controllo”. L’assessore ha concluso esprimendo “pieno consenso alla proposta di direttiva nelle parti in cui prevede sanzioni penali a carico dei datori di lavoro per i casi più gravi di sfruttamento, estendendo la responsabilità per l’intera catena dei subappalti e fissando degli obiettivi di incremento dei controlli per gli Stati membri, con la previsione di una presunzione di durata minima del rapporto di lavoro di sei mesi”. L’intervento dell’assessore pugliese è stato ripreso e apprezzato da diversi successivi oratori, ivi compresi europarlamentari di diversi gruppi. .  
   
 

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