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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Luglio 2008
 
   
  "RESIDENZE TEATRALI - TEATRI ABITATI" CON IL TPP

 
   
  Bari, 17 luglio 2008 – “Teatri abitati – Residenze Teatrali ”, sviluppato d’intesa con Regione e Ministero Spettacolo. Sono 11 e si svilupperanno dal nord al sud della Puglia in altrettanti teatri pubblici. Un network di compagnie teatrali, musicisti, attori e danzatori pugliesi che per 18 mesi abiteranno 11 teatri pubblici; dovranno gestire il teatro in toto (dal botteghino ai servizi di sala), promuovere il pubblico e le attività teatrali, produrre uno spettacolo. Dovranno essere in relazione con il territorio creando un’attività partecipata: stage, selezione di artisti, incontri, workshop. Parte così “Teatri abitati. Residenze Teatrali in Puglia”, il progetto proposto dal Teatro Pubblico Pugliese, finanziato attraverso l’Accordo di Programma Quadro “Sensi Contemporanei” per la promozione e diffusione dell’arte contemporanea e la valorizzazione di contesti architettonici e urbanistici nelle Regioni del Sud Italia sottoscritto dalla Regione Puglia, Assessorato al Mediterraneo. Dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il Programma Operativo ha previsto nella sua fase di programmazione, interventi che consentiranno di “mettere a sistema” la produzione, i luoghi, il pubblico e le politiche di intervento degli Enti Locali nei settori dello spettacolo dal vivo (teatro, danza e musica). Per realizzare tutto questo il Tpp ha bandito un avviso pubblico per l’individuazione di progetti di residenza selezionati da un’apposita Commissione di esperti di settore. Manfredonia, Ruvo, Barletta, Bitonto, Terlizzi, Sannicandro di Bari, Mola di Bari, Ceglie Messapica, Ostuni, Mesagne, Torre S. Susanna, Taranto, Presicce, Nardò, Calimera. Questi sono i siti dove nascono le residenze teatrali per altrettanti progetti assolutamente innovativi per il settore, disegni artistici composti da compagnie che in alcuni casi si sono associate in gruppi di lavoro. Eccole: Bottega degli Apocrifi - Cerchio di Gesso; Tra il dire e il fare – Qualibò; Compagnia delle Formiche - La Pecora Nera; Teatro Minimo; Radiodervish; Diaghilev; Armamaxa - Teatro dell´Est - La Luna nel Pozzo; Maccabeteatro – Thalassia; Teatro Crest - Centro Artistico Musicale Paolo Grassi; Terrammareteatro; Eufonia – Astragali. Così Diaghilev ritrova casa a Mola di Bari, questa volta al comunale Van Westerhout, con un progetto sul teatro della parola e sulle poetiche delle lingue. Taranto vedrà finalmente l’apertura di un nuovo spazio della Provincia, affidato al Crest che con “Ragazzacce e ragazzacci” si muoverà su luoghi tra loro diversi, la realtà degradata del Tamburi di Taranto e quella contadina di Torre Santa Susanna. Foggia fa sistema con Bottega degli Apocrifi e Cerchio di Gesso a Manfredonia, “una proposta-dichiarazione/creazione d’identità di un luogo Teatro all’interno di una città e del Territorio ad essa circostante, attraverso la collaborazione di due compagnie professioniste operanti sul territorio di Capitanata”. Due realtà distinte, due modalità differenti, insieme per un intento comune: perseguire una ricerca artistica capace di contaminare una città e renderla a sua volta epicentro di contagio per il territorio che la circonda. La Compagnia delle Formiche con La Pecora Nera al Comunale di Barletta in Profeta in patria sua ha individuato come tema di lavoro e studio centrale “I giovani e il rapporto con la memoria nella contemporaneità” , favorendo il confronto tra la Memoria e le nuove generazioni ed estendendo il concetto di “Nuove Aree”, tra nuove fasce di pubblico da intercettare e Nuove aree cittadine da conquistare, promozione, comunicazione, accessibilità, aree artistiche e culturali. Le Nuove Aree si svilupperanno in nuovi siti, come i sotterranei del Castello Svevo. Enzo Toma con il Maccabeteatro e Thalassia studierà il cielo “Con la testa tra le stelle” nella Casa del mare di Torre Guaceto e a Mesagne, un intervento multidiscipilinare e trasversale sulla “percezione/tempo per il cielo”. I Radiodervish si dedicheranno alla riflessione sul dialogo possibile tra le tre aree culturali che fanno capo a Cristianesimo, Ebraismo e Islam nel Castello di Sannicandro di Bari. Storica anche la svolta per i “Tst Teatri senza tetto” Armamaxa che con Teatro dell’est e La luna nel pozzo, avranno così una sede operativa. L’asse principale lungo cui si muoverà l’attività residenziale a Ceglie Messapica e ad Ostuni sarà quello della formazione del pubblico, con l’obiettivo di “aprire” gli spazi teatrali ai cittadini. Tra il dire e il fare insieme a Qualibò con il Comune di Ruvo di Puglia attueranno il confronto e lo scambio tra i diversi linguaggi artistici: teatro, danza e musica; dialogo, condivisione dei luoghi della fruizione, creazione di un nuovo ed articolato pubblico per innescare un circolo virtuoso nello sviluppo culturale e sociale del territorio. La residenza di Teatro Minimo a Terlizzi e Bitonto intende avvicinare nuovamente l’idea di una pratica teatrale quotidiana alla comunità. Nel Salento Astragali centra il tema di lavoro della residenza artistica sullala tragedia greca classica, sottolineando la relazione tra il territorio della Grecia e della Grecìa Salentina, di cui Zollino e Calimera sono i paesi, assieme a Sternatia, nei quali si tramanda ancora il dialetto neoellenico detto Griko, e l’area del Mediterraneo. Terrammareteatro apre a Nardò e Presicce “La casa del teatro”, “il luogo della comunità, del riso e della festa, lo spazio della curiosità, del miglioramento, della ricerca, del desiderio di migliorarsi sempre o, perlomeno, di sentirsi sempre stimolati a farlo”. La “Residenza” si basa su un accordo pluriennale (protocollo d’intesa o convenzione) tra un soggetto di produzione (di teatro, di danza, musica) e uno o più Enti Locali territoriali (Comune, Provincia). Attraverso l’accordo, l’Ente Locale proprietario o gestore di uno spazio attrezzato per le attività di spettacolo dal vivo lo affida in gestione totale o parziale, con un apporto finanziario o in servizi (personale, utenze, ecc. ) ad un soggetto di produzione che s’impegna a realizzare una serie di attività in proprio ed a favore dell’Ente stesso. È garantita così la valorizzazione dello spazio e si assicura la massima fruizione dello stesso da parte dei cittadini nell’ambito di un’offerta culturale stabile ed articolata; favorendo l’insediamento sul territorio di imprese di produzione nonché la loro crescita professionale sia sul piano artistico che organizzativo. Il progetto “Residenze Teatrali” ha come obiettivo lo sviluppo del settore dello spettacolo dal vivo ed è nato, si può dire, dall’unione di due criticità essenziali: - molte compagnie pugliesi non hanno una sede permanente e idonea; - il territorio pugliese ha molti luoghi storici di proprietà degli Enti Locali o convenzionati ma che rimangono chiusi per lunghissimi periodi. Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese hanno messo insieme queste due criticità generando il progetto con l’intenzione di consentire la concessione in gestione per 18 mesi dei teatri pubblici a compagnie teatrali “senza fissa dimora”. Requisito fondamentale per accedere al bando è stato l’obbligo per le compagnie di portare “in dote” una accordo di partenariato per il progetto di residenza sottoscritto con uno o più enti territoriali (Comuni e Province) per l’utilizzo del Teatro o dei Teatri, della capienza minima di 100 posti, gli impegni di carattere finanziario assunti dai partner e i ruoli assegnati a ciascun componente dell’accordo (apporto finanziario e/o in servizi: personale, utenze, servizi tecnico-amministrativi). Le compagnie selezionate dovranno, da settembre 2008 e per tutto il 2009, gestire lo spazio a loro concesso, promuovere il pubblico e le attività con stage, casting e realizzare, ciascuna, un nuovo spettacolo attraverso il metodo produttivo stanziale e partecipato che coinvolga il territorio, i giovani e le scuole attraverso laboratori, attività formative, dimostrazioni e prove aperte. Tutti gli spettacoli prodotti nel corso delle “Residenze” saranno presentati tra ottobre e dicembre 2009 nel corso di una rassegna che coinvolgerà operatori, istituzioni e distributori nazionali. I fondi previsti saranno ripartiti tra le compagnie per la realizzazione dei progetti ammessi, per il sostegno alla comunicazione degli stessi e alla "formazione" delle figure professionali (Progetto Work) che affiancheranno le compagnie per tutta la durata del progetto; si tratta principalmente di manager, operatori teatrali e soprattutto, commercialisti specializzati in legislazione in materia di spettacolo, Siae e Enpals, finanziamenti e fondi comunitari destinati allo spettacolo che, formati dal Tpp seguiranno le compagnie per tutta la durata del progetto (dicembre 2009). Un capitolo a sé stante delle “Residenze Teatrali” è legata alle attività di comunicazione e promozione delle attività. Tutte le compagnie i cui progetti sono stati selezionati avranno il sostegno di un’agenzia di comunicazione e di un ufficio stampa che promuoveranno e daranno visibilità alle attività a livello locale, regionale e nazionale. Entro la fine di luglio i sindaci delle amministrazioni comunali in cui avranno sede le Residenze, consegneranno le “chiavi” dei teatri alle compagnie di riferimento, mentre le attività inizieranno a settembre. .  
   
 

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