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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Settembre 2006
 
   
  CRISI DEL FRANCHISING: DAL NORDOVEST LOMBARDO UNA RISPOSTA E UN’INNOVAZIONE NASCE LA NUOVA FIGURA PROFESSIONALE DEL “MEDIATORE NEL FRANCHISING”

 
   
   Milano, 13 settembre 2006 - «Nel 2005 il settore del franchising ha perso smalto facendo registrare un netto ridimensionamento di tutti i parametri di crescita rispetto al 2004». E ancora: «Il trend è in decisa frenata se si pensa che la media di crescita nell’ultimo quinquennio è stata del 4,3% tra i franchisor e del 5,9% tra i franchisee. Una perdita secca, rispetto alla media del quinquennio precedente, del 3,24% per i franchisor e del 4,24% per le nuove aperture di punti vendita». Le parole sono di Patrizia De Luise, presidente della Fif Confesercenti, che, durante la presentazione del “sesto rapporto del franchising in Italia” (Roma, febbraio 2006), ha sottolineato tutte le carenze del settore. Alla fine del 2005, infatti, i franchisor (insegne) erano 803 contro i 794 del 2004, con una crescita dell’1,1%, mentre i franchisee (affiliati) erano 41. 222, rispetto ai 40. 533 del 2004, con un aumento dell’1,7%. Come riuscire, quindi, ad avviare un’attività in franchising di successo nonostante le congiunture negative del periodo? La stasi generalizzata dell’economia e del commercio, oltre all’ulteriore peggioramento delle aspettative delle famiglie e del loro potere d’acquisto, sono fattori che stanno interessando fortemente anche un settore economico che, seppur giovanissimo, sta attraversando la sua prima crisi strutturale. Erif Aziende,divisione di Erif Real Estate, società immobiliare di riferimento del Nordovest italiano, con sedi in Lombardia e Piemonte, ha lanciato il progetto “Sviluppo Franchising” con l’intenzione di avvicinare sempre più franchisor e franchisee al fine di tutelare i soggetti interessati, avvicinare giovani e coraggiosi imprenditori a un mondo in continua evoluzione che, seppur ormai consolidato, ha ancora ampie prospettive di crescita e di sviluppo. «Analizzando il mercato -spiega Enrico Piacentini, responsabile Sviluppo Franchising di Erif Aziende-, abbiamo notato una lacuna nella strutturazione dei servizi del franchising. È vero che la crisi strutturale del mercato è dovuta in gran parte alla contingenza economica italiana, ma è anche vero che vi è una mancanza di “contatto globale” tra chi propone i marchi e chi desidera intraprendere attività in franchising. La nostra mission è quella di colmare questa lacuna. Da qui l’idea di Progetto Franchising, punto di incontro tra marchi e aspiranti imprenditori. Partito nel dicembre del 2005, creando una società di “intermediazione franchising”, a oggi conta 12 marchi in esclusiva e numerosi marchi in collaborazione/partnership. Com’è strutturato Sviluppo Franchising? «Capita spesso -precisa Piacentini- che una persona, soprattutto giovane, con l’intenzione di avviare un’attività abbia le idee poco chiare e, talvolta, addirittura molto confuse. È assolutamente fondamentale conoscere nel dettaglio i desideri, le competenze, le esperienze lavorative, le attitudini e la disponibilità economica di chi intende intraprendere questa strada. Il nostro compito, dunque, è quello di selezionare i marchi che possono soddisfare la richiesta e sottoporli all’aspirante imprenditore. Dall’altra parte, selezioniamo i marchi secondo criteri di serietà, tradizione e innovazione stringendo accordi, siano essi esclusivi o meno, con loro». Erif Aziende prevede solamente l’incontro tra i due soggetti interessati? «Attività di questo tipo -prosegue Piacentini- sono presenti sul mercato da tempo. Il nostro valore aggiunto riguarda l’individuazione e la strutturazione della location dell’attività commerciale. Selezioniamo rigorosamente, grazie alla nostra esperienza nel campo, solo aree in grado di soddisfare le esigenze e le richieste dei nostri clienti. In sostanza, chi si rivolge a Erif Aziende ottiene un pacchetto “all inclusive” per poter avviare la propria attività e per sviluppare il proprio brand». L’obiettivo, inoltre, è quello di ridurre i rischi degli investimenti economici di chi decide di entrare nel mondo del franchising, soprattutto giovani e donne, i più propensi a cogliere gli aspetti positivi di questa attività. Inoltre, offriamo il vantaggio di essere super partes: «Quando una persona sceglie un determinato marchio -conclude Piacentini- non riceve un giudizio imparziale poiché il franchisor ha comprensibilmente interesse a trovare un nuovo affiliato. Con noi, al contrario, i consigli iniziali e il cammino verso l’apertura di una nuova attività si muove esclusivamente tenendo conto del bene sia del franchisor sia del franchisee». . .  
   
 

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