Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Settembre 2006
 
   
  NOMISMA: LABORATORIO SUL COMMERCIO DEI BENI ARTISTICI

 
   
   Bologna, 14 settembre 2006 - Ii mercato mondiale dell´arte nel 2005 – Premessa. Secondo le recenti stime di Artprice, il mercato mondiale dell´arte, valutato esclusivamente in base alle transazioni effettuate presso le case d´aste, ha incrementato nel 2005 il proprio fatturato, rispetto all´anno precedente, di oltre 10 punti percentuali, attestandosi sui 3,38 miliardi di euro, nonostante non si sia rilevato un incremento consistente nel numero di transazioni, ferme sulle 360. 000 annue. In termini medi, si può affermare che l´arte contemporanea e la fotografia stiano guadagnando °posizioni" rispetto agli altri segmenti di mercato, con una quota di vendita delle opere degli artisti viventi che è passato dal 7,9% nel 2000 al 17,6% nel 2005, e prezzi in rialzo.
Variazioni percentuali annuali medie dei prezzi di fine artalle aste mondiali per epoca (va/ori %)
Epoca Variazioni % annue
Arte contemporanea 12,5
Arte moderna 8,2
1800 -2,4
Old masters 8,7
Fonte: Artprice. Com.
Le migliori battiture risultano ancora ad appannaggio degli oid masters (con il top price della Veduta sul Canal Grande di Canaletto battuta a Londra per 16,6 milioni di sterline), ma l´arte contemporanea sta gradualmente guadagnando terreno (Chair Car, un´opera dei 1965 di Edward Hodder. È stata battuta da Christie´s a New York per 12,5 milioni di dollari). In termini di composizione per tipologia, risulta ancora maggiormente apprezzata la pittura, con quasi il 50% di scambi per una quota del valore mondiale di mercato del 72,4%, seguita dai disegni-acquerelli (rispettivamente con quote del 24,4% negli scambi e del 12,7% nel giro d´affari). La scultura è al quarto posto (dietro le stampe e poster), con il 5,5% del numero complessivo di transazioni ed il 9,9% del valore di mercato. La composizione del valore complessivo del mercato dell´arte per Paese, vede ancora in testa gli Stati Uniti (43,1% del totale) seguiti dal Regno Unito (28,4%), Francia (6,6%) e Hong-kong (3,7). L´italia è al 50 posto nella graduatoria decrescente, appaiata alla Germania, con il 3,6% del valore complessivo (pari a 122 milioni di Euro). Ii mercato italiano dell´arte. Nel complesso, si può ipotizzare il valore complessivo del mercato italiano a fine 2005 in 520 milioni di Euro, in crescita del 4,5% dal 2004. Le determinanti economiche della crescita, forse, vanno anche ricercate nella progressiva forbice tra ricchi e poveri: secondo le stime del World Wealth Report, negli ultimi dieci anni la quota di ricchezza posseduta dal 5% delle famiglie italiane agiate è passata dal 27% al 32% di quella complessiva. In base ai giudizi formulati dal panel d´opinione di Nomisma il 2005 si era concluso con una rarefazione dei giudizi di aumento per i dipinti, tanto per il numero di scambi, quanto per gli acquisti, con generalizzazioni un po´ per tutte le epoche considerate. Per la scultura, rispetto al 2004, si erano incrementati significativamente i giudizi di crescita per quanto concerne il numero di scambi; per i prezzi, invece, la modalità di rialzo risultava confermata dalla maggioranza di interpellati già nel corso del 2004. Improntati sulla stabilità risultavano, invece, i giudizi di scambi e prezzi delle altre arti grafiche (disegni, acquerelli e fotografia) con un tono maggiore per le opere fotografiche rispetto agli altri comparti. Nei primi mesi del 2006, in base ad una preliminare indagine che coinvolge un panel più ristretto di operatori commerciali rispetto all´indagine di fine anno si rileva un incremento dei giudizi pessimistici rispetto al 2005; un contestuale calo di quelli positivi ed un rafforzamento delle ipotesi di stabilità. Ciò risulta evidente sia per il mercato pittorico, sia per i disegni ed acquerelli, sia per quello scultoreo. Particolarmente positivi, invece, i giudizi raccolti sul mercato della fotografia, che fanno intravedere un deciso trend di crescita dal 2004.
Giudizi prevalenti sull´andamento di scambi e prezzi negli ultimi 12 mesi, raccolti negli anni indicati (va/ori %)
Epoche Pittura Scultura Disegni Fotografia
Scambi Prezzi Scambi Prezzi Scambi Prezzi Scambi Prezzi
Alta epoca n. D. N. D. N. D. n. D.
1700 n. D. n. D.
1800 n. D. n. D.
1900
Contemporaneo + + +
Legenda:
- forte calo = stabile + forte aumento
-/= calo =/- lieve calo lieve aumento +/= aumento
Fonte: Nomisma, Lcba 2006.
I giudizi suddivisi per epoca, fanno emergere situazioni in controtendenza rispetto alla media dei comparti individuati: Per la pittura del 1900 ipotizzati lievi aumenti nei prezzi e negli scambi; Per la pittura contemporanea ipotizzato forte aumento negli scambi e prezzi in aumento; Per la scultura dell´800 e del 1900 giudizi di lieve aumento negli scambi e prezzi, rispettivamente, stabili ed in lieve aumento; Per la scultura contemporanea giudicati in aumento il numero di scambi ed in lieve aumento i prezzi; Per i disegni ed acquerelli del 1900 e contemporanei, lieve aumento del numero di scambi e prezzi, rispettivamente, in lieve aumento ed in aumento . L´art banking - Ii valore del mercato italiano è ritenuto da molti ""inadeguato"´ rispetto a quanto il nostro Paese, con una lunga tradizione culturale, potrebbe realmente esprimere. Le innovazioni tecnologiche e l´avvento della new-economy hanno favorito, anche per il mercato dell´arte, la vendita di opere d´arte on-line; ma sono i °vecchi" antiquari e galleristi a rappresentare oltre il 60% del valore complessivo del mercato italiano. Le case d´asta sembrano scambiare circa il 35% del fatturato complessivo del mercato; la restante quota risulta appannaggio delle vendite on-line, dei mercatini e dell´art banking. Nei mercati anglosassoni non mancano episodi romanzati che fanno assumere ai meeting e simposi d´arte che gli Istituti di credito propongono ai migliori clienti un ruolo di status, paragonabile a quello godibile dall´uso di un´auto di lusso o da una casa con affaccio sul Centrai Park. Così, spesso, le banche si "trasformano" in gallerie e propongono ai loro clienti vernici con eventi mondani. Anche in Italia tale prassi si sta diffondendo, poiché la cultura ed il bene artistico hanno da sempre rappresentato un importante trait d´union che ha legato la banca al suo territorio. Partendo da queste premesse è stata condotta un´indagine nella primavera, coinvolgendo una cinquantina di istituti di credito. Dalle risposte ottenute (che, data la scarsa numerosità campionaria possono solamente essere assunte quali elementi di discussione) emerge come l´arte rappresenti un modo per differenziare i servizi offerti, ed aiuti a penetrare il mercato potenziale. Certo, il mercato in senso stretto risulta ancora limitato (sembra valere meno dell´1% del fatturato complessivo) ma dalle dichiarazioni rese circa il ricorso all´outsourcing per i servizi di art banking, il 57,1% degli Istituti di credito ne fa già uso con soddisfazione, ed oltre l´85% dei rispondenti all´indagine è convinto che il mercato crescerà nei prossimi anni, ad un tasso medio del 15%. Ii problema evidente dei falsi e delle compravendite ´Irregolari" che ha contribuito ad elevare un´immagine negativa presso alcuni potenziali compratori secondo le opinioni raccolte può essere combattuta attraverso l´informazione economica generando trasparenza, processo che secondo la maggioranza di interpellati dovrebbe consentire di attrarre un pubblico crescente. .
 
   
 

<<BACK