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Notiziario Marketpress di
Giovedì 30 Ottobre 2008 |
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PROGETTI SISSA: PRIMO E QUARTO POSTO ALLA FINALE START CUP UDINE UNISCO 2008 DAL TATTO AL GUSTO: NEUROSCIENZE E BIOFISICA AL SERVIZIO DELL’ARTE DELL’INNOVAZIONE
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Trieste, 30 ottobre 2008 - Due progetti della Sissa, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, vincitori di Start Cup Udine Unisco 2008, che così di diritto parteciperanno il prossimo 27 novembre alla finale nazionale a Milano. Il primo posto se l’è aggiudicato Neurotelemetry, con un premio di 15. 000,00 euro. Neurotelemetry, che integra l´elettronica alle neuroscienze, è un’idea di Igor Perkon, Erik Zorzin e Mathew Diamond, nata all’interno del Tactile perception and learning laboratory del settore di neuroscienze cognitive della Sissa. È Mathiew Diamond, nato negli Stati Uniti, laureatosi in ingegneria all’Università della Virgina, con un dottorato in neurobiologia all’Università del North Carolina e approdato alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste nel 1995, il direttore del laboratorio dove si studiano le basi neuronali della sensazione tattile. «L’invenzione – spiega Diamond in un gradevole accento che lascia intuire le sue origine oltreoceano - consiste in un piccolo dispositivo elettronico che utilizza le più avanzate tecnologie wireless digitali ed è capace di misurare e trasmettere via radio a un computer segnali provenienti da cellule neuronali del cervello». Le applicazioni di questo dispositivo sono molteplici. Può essere un valido supporto per la ricerca in laboratorio, per correlare l´attività neuronale con il comportamento del soggetto, rivelando così il funzionamento del cervello e contribuendo, auspicabilmente, all’individuazione di nuove cure contro malattie neurodegenerative. In futuro non sono da escludere anche applicazioni cliniche, puntando a sviluppare sistemi che possano interpretare l´attività neuronale e collegarla all´azionamento di neuroprotesi (in caso di pazienti mutilati) o al controllo della muscolatura (per pazienti con lesioni neurali). Diamond non ha dubbi: «La necessità è la madre delle invenzioni». «Neurotelemetry – ribadisce - è innanzitutto uno strumento molto importante per i ricercatori che indagano il collegamento tra attività neuronali e comportamento, ma promette applicazioni utili anche in ambito clinico. Come per esempio per le persone che hanno subito lesioni al cervello e non sono in grado di eseguire movimenti muscolari». «Ovviamente – conclude Diamond – siamo molto soddisfatti per la fiducia accordata alla nostra idea. Ora ci impegniamo per la fase successiva: trasferire l’idea al mercato». Si è piazzato invece al quarto posto della finale di Start Cup Udine Unisco, aggiudicandosi un premio in denaro di 4. 000,00 euro, un altro progetto della Sissa presentato da Xevi Biarnés (promotore dell’iniziativa) e Paolo Carloni, responsabile del settore di fisica statistica e biologica della Sissa. Il progetto è realizzato in collaborazione con il gruppo di Paolo Gasparini, esperto in genetica del gusto dell’ospedale Burlo Garofolo di Trieste, e Alejandro Giorgetti dell’Università di Verona. Il progetto, chiamato Predicting Taste Perseption, si propone di sviluppare una piattaforma ad alta tecnologia per identificare le singole sostanze responsabili del gusto amaro nei cibi, bevande quali il caffè e medicinali. In questo modo, si potrebbero aiutare le industrie alimentari e farmaceutiche a migliorare la gradevolezza dei propri prodotti. Questa piattaforma è basata sulla combinazione di strumenti di bioinformatica all’avanguardia e di biologia molecolare. I servizi offerti riguarderanno “la descrizione del gusto amaro” ovvero la caratterizzazione dell’amarezza dei prodotti. «L’amaro è un gusto importantissimo perché discriminante tra tossico e non tossico, buono e non buono. Gli esseri umani – spiegano Paolo Carloni e Xevi Biarnes, sono in grado di percepire il gusto amaro grazie ad alcuni specifici recettori localizzati sulla lingua. La strategia che noi proponiamo sfrutta la potenza delle simulazioni al computer e avanzate tecniche di biologia molecolare per comprendere come le molecole che danno il gusto amaro legano questi recettori. Riuscendo a comprendere la base molecolare della percezione dell’amaro potremmo aiutare a migliorare la gradevolezza di farmaci e prodotti alimentari. In particolare lo studio è di rilevante importanza per l’industria del caffè». Questo progetto affianca la ricerca sull’olfatto, anch’essa di interesse per l’industria del caffè e in piedi già da vari anni, in collaborazione con Anna Menini responsabile del laboratorio di trasduzione olfattiva della Sissa, e l’Istituto Italiano di Tecnologia. Al progetto Sissa Scan di Gioia Negri e Fabio Campanella, per un Servizio di Consulenza e Assistenza Neuropsicologica finalizzato ad avvicinare la ricerca su pazienti cerebrolesi alla pratica clinica, è andato il premio Unisco – Sissa di 3. 000,00 euro. Start Cup Udine Unisco è la competizione tra idee imprenditoriali a contenuto innovativo per la valorizzazione della creatività del sistema formativo e della ricerca applicata organizzata nell’ambito del progetto “Unisco University – Industry Community - Comunità Inter - e Intra Universitaria per la trasformazione della Conoscenza Scientifica in Competenza di Impresa” finanziato dal Miur e realizzato in partnership dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, dall’Università degli Studi di Udine, dalla Seconda Università degli Studi di Napoli e dall’Università degli Studi del Sannio. «La collaborazione con i partner e la partecipazione al progetto Start Cup - commenta Antonio Desimone, docente del settore di analisi funzionale della Sissa, delegato al trasferimento tecnologico – ha consentito di sviluppare idee innovative e imprenditoriali all’interno della nostra Scuola che è di solito percepita come un “tempio” della ricerca di base». «Oggi sempre più dobbiamo riconoscere un ruolo importante e strategico al trasferimento tecnologico – continua Desimone, anche membro del comitato scientifico del premio Start Cup Udine Unisco – perché consente di trasferire conoscenze dalle università alla società, consolidando il ruolo fondamentale dell’università e della ricerca per lo sviluppo del Paese». Grande soddisfazione ovviamente da parte del direttore della Sissa, Stefano Fantoni, che sottolinea: «il premio Start Cup Unisco è un’ulteriore testimonianza della feconda collaborazione con l’ateneo friuliano che ci auguriamo di consolidare ulteriormente nel tempo». . |
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