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Notiziario Marketpress di Venerdì 15 Settembre 2006
 
   
  ALTO ADIGE / “CULTURONDA”, UN NUOVO PROGETTO DEDICATO ALLA “CULTURA VISSUTA”

 
   
  “Vivere la cultura passata e presente per conoscere a fondo il territorio e la sua gente, le usanze, la storia, le tradizioni e le lingue”, spiega André Bechtold, responsabile del progetto “Culturonda” all’interno di Alto Adige Marketing. “Un concetto nuovo per avvicinare il viaggiatore attento a tutti gli aspetti che rendono l’Alto Adige/südtirol così unico”. “Culturonda” rappresenta un vero e proprio vademecum per intenditori, ma non solo… Come base del progetto sono stati individuati 12 punti e spunti significativi, selezionandoli secondo criteri precisi. Il viaggiatore, amante del territorio nella sua complessità, potrà vivere, scoprire e conoscere passo dopo passo l’Alto Adige. “Culturonda” diventa così un’esperienza unica, viva e ricca di emozioni. Castel Tirolo, Ötzi, le Dolomiti, Novacella, Glorenza, i masi, le tre lingue (ladino, tedesco, italiano), Trauttmansdorff, le miniere, i tre vini autoctoni (Gewürztraminer, Lagrein e Schiava), Knödel & spaghetti, la tradizione delle bande musicali sono gli elementi unici che costituiscono “Culturonda”. Culturonda In 12 Passi Attraverso… La Storia – Castel Tirolo: il castello simbolo dell’Alto Adige, dove risiedevano i conti del Tirolo. Oggi nel castello si possono ripercorrere lungo un percorso interattivo i momenti salienti della storia culturale tirolese e altro ancora… Ötzi: la mummia più importante al mondo, ritrovata nel 1991 in Val Senales. Ötzi, l’uomo che 5. 300 anni fa viveva sulle montagne dell’Alto Adige, oggi è custodito al Museo Archeologico a Bolzano… Rame & argento: in Alto Adige si trovavano le miniere più alte d’Europa, oggi trasformate in museo a cielo aperto e nelle viscere della terra, dove chi soffre di allergie può respirare aria priva di pollini… …La Natura – Le Dolomiti: le montagne più belle del mondo, ne era convinto il designer e architetto Le Corbusier e lo sottolinea anche Reinhold Messner, che di montagne al mondo ne ha viste tante, anche di più alte e di più pericolose, ma non di più belle! Trauttmansdorff: è l’angolo più soleggiato dell’Alto Adige ed è proprio qui che si trova il giardino botanico, premiato come “parco più bello d’Italia 2005”, dove su 12 ettari si possono ammirare ben 5. 400 varietà di piante provenienti da tutto il mondo, come anche la pianta-fossile, la Wollemia Nobilis… …L’arte E L’architettura – Novacella: la più famosa abbazia dell’Alto Adige, luogo di maestoso silenzio, custodisce alcuni gioielli di arte e cultura, come la biblioteca con 78mila volumi, il pozzo delle meraviglie dove l’ottava meraviglia è l’abbazia stessa, la chiesa abbaziale in puro stile barocco e una cantina vinicola d’eccezione… Glorenza: la città con cinta muraria meglio conservata nell’arco alpino, ma anche la città più piccola delle Alpi, con caratteristiche medievali mantenute quasi immutate fino a oggi… …La Tradizione – Metallo e legno: in Alto Adige tradizioni vengono vissute quotidianamente. Arte e artigianato, le tradizioni più autentiche dell’arco alpino si trovano ovunque: sulle piazze la domenica quando suona la banda musicale, in montagna dove le mucche passano la villeggiatura estiva sugli alpeggi, nelle vallate dove il legno viene scolpito da sapienti mani, nei paesi dove dal costume si riconosce la ragazza nubile o la danno sposata… …La Vita Quotidiana – Masi: ben 10mila persone vivono in alta quota in Alto Adige nelle case contadine, chiamate masi, una situazione unica al mondo. I contadini si occupano prevalentemente di allevamento e agricoltura, ma hanno un compito molto più importante, la cura del paesaggio e del territorio… Ladino, tedesco, italiano: sono 480mila gli abitanti dell’Alto Adige, ma è la ricchezza linguistica a contraddistinguere questa provincia. Il Ladino è la lingua più antica e si parla soprattutto nelle valli dolomitiche (circa 18mila persone lo parlano), il tedesco è la lingua più parlata (68 per cento della popolazione altoatesina), l’italiano si parla soprattutto nelle città di Bolzano, Merano e Laives (28% della popolazione). Molti però sono i dialetti ladini e tedeschi differenti per vallate… …L’enogastronomia – Gewürztraminer, Lagrein e Schiava: i tre vitigni autoctoni rappresentano l’inimitabile cultura vinicola altoatesina, che nasce nella preistoria con i Reti che già coltivavano le viti su pergole. Oggi i vigneti si estendono su terreni tra i 200 e i 1000 metri… Knödel & spaghetti: una sintesi di gusti, ma anche di tradizioni e di culture diverse per formare un caleidoscopio culinario tra nord e sud. Prodotti tipici della tradizione altoatesina e alpina, come lo speck, si sposano perfettamente con piatti della cucina italiana e mediterranea… Un Opuscolo – Le 12 “spedizioni culturali” sono state raccolte in un apposito opuscolo, all’interno del quale oltre alla descrizione delle singole tappe vengono indicati anche altri suggerimenti e informazioni “da non perdere”. Alla fine dell’opuscolo una panoramica completa con numeri di telefono, informazioni utili, bibliografie e una cartina per seguire tutta la “Culturonda”. L’opuscolo, gratuito, può essere richiesto a: Alto Adige Informazioni, tel. 0471. 999999, info@suedtirol. Info . . .  
   
 

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