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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Settembre 2006
 
   
  PRATO - PRESENTATI I DATI DELL´INDAGINE EXCELSIOR

 
   
  Sono 2610 le assunzioni programmate dalle imprese pratesi nel 2006, a fronte delle 3250 previste per il 2005. E´ quanto emerge dall´Indagine Excelsior presentata il 6 settembre scorso dalla Camera di Commercio di Prato. L´indagine, che viene effettuata su un campione consistente di imprese, ha come obiettivo quello di individuare quali sono le prospettive per il mercato del lavoro e le professionalità più richieste, oltre ai motivi che spingono ad astenersi dal programmare piani di assunzione. "Il problema non è solo quantitativo - commenta Luca Rinfreschi, Presidente della Camera di Commercio di Prato - ma soprattutto qualitativo. Non si prevede infatti l´assunzione di nessuna figura dirigenziale, ma quella di 2020 operai e di 590 impiegati. Un dato che fa riflettere: per fronteggiare le sfide del mercato è necessario avvalersi anche di forse nuove con un buon grado di specializzazione. Abbiamo bisogno di idee nuove e di gente nuova". Sono le imprese di piccole dimensioni a risentire maggiormente del momento di incertezza e ad astenersi dal formulare programmi di assunzione. Tra le motivazioni segnalate come deterrente dall´assumere quella principale è il costo del lavoro e il cuneo fiscale. Momento difficile anche per il tessile per il quale, a fronte di 750 assunzioni si prevedono 1380 licenziamenti, con un saldo negativo di 630 unità. "Una emorragia preoccupante: la priorità è mantenere l´integrità della filiera", commenta Rinfreschi. Positivo invece il saldo occupazione per i servizi (+0,3%) e per il comparto turistico e della ristorazione in particolare (+4,8%) oltre alle varie attività esercitate dagli iscritti in albi tenuti da ordini e collegi professionali (+2,4%). Problematica anche la stabilità delle assunzioni previste: per il 46% si tratta di contratti a tempo determinato e solo per il 37% a tempo indeterminato. Per il 19% delle imprese, poi, è difficile trovare il personale richiesto: la mancanza di professionalità è segnalata dal 57% delle imprese industriali, mentre il 25% di quelle dei servizi lamentano che turni festivi o notturni rendono il lavoro poco appetibile. .  
   
 

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