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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Gennaio 2009
 
   
  GIUSTIZIA EUROPEA: PROTEZIONE DATI E LIBERTÀ DI STAMPA

 
   
  Il 16 dicembre 2008 la sentenza della Corte di giustizia nella causa C-73/07 - Tietosujavaltuutettu / Satakunnan Markkinapörssi Oy e altri - precisa il rapporto tra la protezione dei dati personali e la libertà di stampa: il trattamento di dati personali accessibili presso autorità fiscali ai fini della realizzazione di un servizio di Sms che consenta agli utenti di telefoni cellulari di ricevere i dati fiscali di altre persone fisiche può costituire oggetto di una deroga alla protezione dei dati se viene esercitato esclusivamente a scopi giornalistici. Da diversi anni la società Markkinapörssi raccoglie, presso le autorità fiscali finlandesi, dati accessibili al pubblico al fine di pubblicare estratti di tali dati, con cadenza annuale, nelle edizioni regionali del giornale Veropörssi. Tra le informazioni contenute in tali pubblicazioni rientrano nome e cognome di circa 1,2 milioni di persone fisiche aventi un reddito superiore a determinate soglie così come, con un’approssimazione di 100 euro, l’importo del reddito da capitale e da lavoro nonché indicazioni relative all’assoggettamento ad imposta del loro patrimonio. Tali informazioni sono comunicate in forma di elenco alfabetico e classificate per singolo comune e categoria di reddito. La Markkinapörssi e la Satamedia, società detenuta dagli stessi azionisti, alla quale i dati sono stati ceduti sotto forma di Cd‑rom, hanno stipulato un accordo con una società di telefonia mobile che, per conto della Satamedia, ha realizzato un servizio di Sms che consente agli utenti di telefoni cellulari di ricevere sul loro telefono, contro pagamento di circa 2 euro, le informazioni pubblicate nel Veropörssi. Su richiesta, i dati personali vengono ritirati dal servizio in questione. In seguito a reclami di privati che lamentavano la violazione della loro vita privata, il mediatore incaricato della protezione dei dati ha chiesto di vietare alla Markkinapörssi e alla Satamedia di continuare a svolgere le attività relative al trattamento di tali dati personali. La Corte amministrativa suprema finlandese (che deve statuire in ultimo grado sulla domanda) ha sottoposto alla Corte di giustizia alcune questioni sull’esatta interpretazione della Direttiva comunitaria 95/46/Ce relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati. Essa ha chiesto in sostanza a quali condizioni le attività descritte possano essere considerate come un trattamento di dati effettuato esclusivamente a scopi giornalistici e, pertanto, possano costituire oggetto di deroghe e di limitazioni alla protezione dei dati. Nella sentenza pronunciata oggi, la Corte rileva che le attività della Markkinapörssi e della Satamedia costituiscono un trattamento di dati personali che rientra nella direttiva 95/46/Ce, anche se gli archivi delle pubbliche autorità comprendono solo informazioni già pubblicate in quanto tali nei media. Se così non fosse, la direttiva verrebbe resa ampiamente superflua. Infatti, agli Stati membri basterebbe far pubblicare determinati dati per eludere la tutela prevista dalla direttiva. Inoltre, la Corte fa presente che gli Stati membri, pur consentendo la libera circolazione dei dati personali, devono garantire la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone fisiche e in particolare la tutela del diritto alla vita privata, con riguardo al trattamento di tali dati. Al fine di conciliare la tutela della vita privata e la libertà di espressione, gli Stati membri sono chiamati a prevedere determinate deroghe o limitazioni alla protezione dei dati, e quindi al diritto fondamentale alla vita privata. È consentito procedere a tali deroghe esclusivamente a scopi giornalistici o di espressione artistica o letteraria, rientranti nel diritto fondamentale della libertà di espressione e soltanto nei limiti in cui esse risultino necessarie per conciliare il diritto alla vita privata con le norme che disciplinano la libertà di espressione. Onde tener conto dell’importanza riconosciuta alla libertà di espressione in ogni società democratica, da un lato, occorre interpretare in senso ampio le nozioni ad essa correlate, tra cui quella di giornalismo. Dall’altro, la tutela del diritto fondamentale alla vita privata richiede che le deroghe e le limitazioni alla tutela dei dati debbano operare entro i limiti dello stretto necessario. In tale contesto, la Corte considera che attività come quelle svolte dalla Markkinapörssi e Satamedia e che riguardano dati provenienti da documenti pubblici secondo la normativa nazionale, possono essere qualificate come «attività giornalistiche» qualora siano dirette a divulgare al pubblico informazioni, opinioni o idee, indipendentemente dal mezzo di trasmissione utilizzato. Esse non sono riservate alle imprese operanti nel settore dei media e possono essere connesse a uno scopo di lucro. Spetta pertanto alla corte amministrativa suprema valutare se le attività oggetto della causa principale abbiano come unica finalità la divulgazione al pubblico di informazioni, opinioni o idee .  
   
 

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