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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Gennaio 2009
 
   
  AL TEATRO CARCANO DI MILANO DAL 14 GENNAIO IL NUOVO SPETTACOLO DI PAOLO POLI “SILLABARI”

 
   
   Milano, 12 gennaio 2009 - Dopo il successo di due stagioni fa di Sei brillanti-Giornaliste Novecento, ripreso a grande richiesta anche l’anno scorso, torna al Teatro Carcano Paolo Poli con la sua ultima produzione Sillabari, tratto dall’opera di Goffredo Parise. Come nelle passate occasioni, l’ospitalità è organizzata in collaborazione con Teatridithalia. Considerato all’unanimità il capolavoro di Goffredo Parise, Sillabari, scritto a metà degli anni Cinquanta e pubblicato in due tempi nel 1971 e 1982, si presenta come una preziosa collezione di tutte o quasi le casistiche sentimentali che colorano l’esistenza umana. La forma è quella del racconto breve, o meglio, della poesia in prosa, l’argomento la scansione dei sentimenti nella loro essenzialità affinché il lettore possa scoprirli appieno e riconoscerli. I racconti sono ideati e disposti secondo l’ordine alfabetico dei loro titoli, quindi Amore, Allegria, Anima. Bambino, Carezza fino alla S di Solitudine, dove Parise si ferma: “Alla lettera S, nonostante i programmi, la poesia mi ha abbandonato. E a questa lettera ho dovuto fermarmi. La poesia va e viene, vive e muore quando vuole lei, non quando vogliamo noi e non ha discendenti. I Sillabari ci sorprendono oggi con la loro freschezza, per l’immediatezza quasi infantile del racconto, per la magia umile ed alta dei personaggi. Vediamo bambini stupiti in un mondo ambiguo, vecchietti arrabbiati in una società allo sbaraglio, donne sole dal quieto bovarismo periferico e uomini ancora ingenui nella lotta per la sopravvivenza. Era l’Italia che cambiava velocemente nelle maglie di una lunga guerra e dava origine all’attuale Bel Paese. Lo spettacolo disegna alla brava figure e figurine dei vari racconti articolati fra gli anni Quaranta e Sessanta, cui fanno eco le canzonette con la loro modesta letteratura quasi sciatta, ma assai pertinente alla realtà storica. Ancora una volta le varie ambientazioni sono di Emanuele Luzzati, galvanizzanti la grande pittura del Novecento, i costumi sorprendenti di Santuzza Cali, le musiche allusive di Jacqueline Perrotin, le coreografie divertenti di Alfonso De Filippis e dappertutto la presenza del quasi centenario Paolo Poli dall’irrimediabile infantilismo congenito. Www. Teatrocarcano. Com .  
   
 

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