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Notiziario Marketpress di
Martedì 13 Gennaio 2009 |
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AGOSTINO NOVELLA E IL PCI A GENOVA (1945-1947) DI NICOLA SIMONELLI
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Genova, 13 gennaio 2009 - Sarà presentato venerdì 16 gennaio 2009, alle ore 17, nella Sala dei Chierici della Biblioteca Berio, il volume Agostino Novella e il Pci a Genova, (De Ferrari Editore, €14), di Nicola Simonelli con la collaborazione della Fondazione Di Vittorio. Ne discuteranno, insieme all’autore, Sergio Cofferati, sindaco di Bologna, già segretario generale della Cgil e Piero Ottone, giornalista. Coordinerà Carlo Ghezzi, presidente della Fondazione Di Vittorio. La presentazione del libro vuole essere un’occasione per ripercorrere la biografia di uno dei più autorevoli personaggi del direttivo del Pci, segretario della Cgil dopo Di Vittorio e prima di Lama. Ma la figura di Novella non si esaurisce in queste cariche, e il libro di Nicola Simonelli tenta di gettar luce su un personaggio schivo e riservato, un uomo comune che però visse esperienze e vicende eccezionali, e che, nel periodo fra il ‘45 e il ’47 fu a Genova per curare di persona la riorganizzazione del partito. Il libro si sofferma dunque sul Novella dirigente di partito, radicato a Genova e di statura nazionale, e, nel raccontarne la biografia, inevitabilmente affronta un’analisi della storia italiana nel periodo cruciale compreso tra gli Anni Venti e il Dopoguerra. Uno studio che, nell’esaminare eventi ormai lontani, offre diversi spunti per una discussione sulle vicende politiche a noi più recenti. Agostino Novella è nato a Genova il 28 settembre 1905. Apprendista fabbro nella bottega del padre, diventa socialista e nel 1923 è eletto Segretario della Sezione genovese della Federazione Giovanile Socialista. Nel 1924 passa, con G. M. Serrati, al Partito Comunista. Nel 1925-26 è vice responsabile del sindacato dei metalmeccanici (Fiom). Inoltre viene chiamato a far parte del Comitato Centrale dei giovani comunisti (Fgci). Con il Fascismo Novella è costretto a vivere nella clandestinità. Purtuttavia egli riesce ugualmente a fare attività politica in Lombardia e in Emilia. Pedinato dalla Polizia fascista, viene arrestato nel luglio 1927 a Milano e condannato dal Tribunale Speciale a quattro anni di reclusione e tre anni di Vigilanza. Ottenuta la scarcerazione, nel 1931, il Partito lo fa espatriare in Francia e, poco dopo, lo manda a studiare nell’Urss, dove diventerà – a tutti gli effetti – un “rivoluzionario di professione”. Novella, trovandosi all’inizio della seconda guerra mondiale in missione a Parigi, occupata dalle truppe tedesche, viene incaricato da Togliatti di organizzare, assieme ad altri, un “centro” cospirativo del Pci in Italia in funzione antifascista e antinazista. Tale iniziativa costituirà l’embrione orientativo della prossima Resistenza. Poi, con l’8 settembre del 1943, si fa promotore a Milano di quella linea politica di unità tra tutti i partiti che si richiamavano all’antifascismo e che rappresenterà la base strategica per i Comitati di Liberazione Nazionale (Cln). Membro della direzione del Pci, si prodiga nella Resistenza sia a Milano, sia, successivamente a Roma. Dopo la Liberazione è confermato ai vertici nazionali del Pci e dalla metà del 1945 a tutto il 1947 assume l’incarico di Segretario della Fed. Comunista di Genova, nonché di Segretario regionale per la Liguria. Dopo essere stato, nel 1947, responsabile del Pci anche per la Lombardia, nel 1949 si trasferisce al sindacato. Fa parte della segreteria nazionale della Cgil e, in seguito, diventa Segretario della Fiom. Nel novembre del 1957, con la morte di Giuseppe Di Vittorio, Novella viene eletto massimo dirigente delle Cgil. Nel marzo del 1970, per divergenze di politiche sindacale, lascia la Cgil e ritorna all’attività di Partito. Muore a Roma, il 15 settembre 1974. Agostino Novella e il Pci a Genova (1945-1947), De Ferrari Editore, Genova, pp. 272, € 14, f. To 14x21 . |
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