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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Gennaio 2009
 
   
  LA MUSICA IN TESTA TRE GIORNI DI SCIENZA, MUSICA E APPRENDIMENTO WORKSHOP IN PROGRAMMA A TRIESTE DAL 13 AL 15 GENNAIO 2009

 
   
   Trieste, 13 gennaio 2009 - Tre giorni di dialogo e confronto per esplorare attraverso una prospettiva interdisciplinare i rapporti fra suono, scienze fisiche e cognitive, e modalità di apprendimento. È l’obiettivo di La musica in testa, seminario in programma dal 13 al 15 gennaio 2009 a Trieste presso la Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) e l’Adriatico Guesthouse del Centro internazionale di fisica teorica “Abdus Salam” (Ictp). L’incontro, fortemente voluto da Luigi Berlinguer, presidente del Gruppo di lavoro per lo Sviluppo della Cultura Scientifica e Tecnologica, nasce con l’intento di ridare valore all’apprendimento della musica e delle scienze nelle scuole tenendo in considerazione le più recenti acquisizioni scientifiche. <<È ormai scientificamente provato – sostiene Berlinguer - quanto la musica faccia bene ai ragazzi, non solo dal punto di vista culturale, come componente della formazione di base, ma anche cognitivo. Chi studia musica ha infatti ricadute positive anche nelle altre materie. La musica per i bambini e i ragazzi è libertà: non attende di essere impartita autoritariamente per imporsi. I nostri studenti chiedono che la scuola impari a rispondere al loro naturale e profondo bisogno di musica e di scienze. E la scuola non può sottrarsi a questa chiamata>>. L’evento è aperto a tutta la cittadinanza, con particolare attenzione al modo della scuola, della ricerca e della formazione in campo scientifico e musicale; è prevista la partecipazione di oltre 150 insegnanti provenienti da tutta Italia, tra i quali si contano numerosi referenti regionali della rete per la diffusione della pratica musicale e dei nuclei per lo sviluppo della cultura scientifica e tecnologica. Il workshop è inoltre aperto a tutte le scuole, insegnanti e studenti, di ogni ordine e grado della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Attraverso una serie di interventi, volti a stimolare il confronto e il dibattito, La musica in testa vuole mostrare come si può imparare la scienza attraverso la musica e imparare la musica tenendo in considerazione i suoi aspetti scientifici. Ma soprattutto, alla luce delle recenti scoperte nell’ambito delle neuroscienze cognitive, in particolare su ciò che riguarda le basi dell’apprendimento, il rapporto tra scienza e musica, e più in generale tra scienza e arte, può contribuire a migliorare l’insegnamento nelle scuole italiane. Lo stesso sviluppo della sfera emotiva può avere un impatto importante sui processi di apprendimento. Come già faceva notare alla fine del Xvi secolo Vincenzo Galilei, padre di Galileo Galilei, la musica è una trasmissione di suoni, artisticamente modulati, in un ambiente fisico; quindi linguaggi diversi che comunicano e interagiscono tra di loro. Riallacciando i rapporti tra musica e scienze naturali anche a scuola, sperimentando percorsi interdisciplinari d’insegnamento, è forse possibile superare la distanza tra le due culture, quella umanistica e quella scientifica e stabilire un percorso comune di studi. <<È fondamentale che il mondo della ricerca si interessi alle scuole superiori, ambienti in cui si formano i cittadini e gli stessi scienziati di domani – afferma Stefano Fantoni direttore della Sissa – In particolare una scuola superiore come la nostra, che ha fatto della sperimentazione la sua missione, non solo deve dialogare con ragazzi e insegnanti, ma anche sostenere e promuovere i percorsi innovativi e le nuove idee nella formazione scientifica>>. Il Programma Del Workshop - Il seminario si apre, alle 14. 30 del 13 gennaio, con il saluto di rappresentanti delle Autorità locali e del Direttore generale per gli ordinamenti del sistema nazionale per l’autonomia scolastica, Mario G. Dutto. La sessione di apertura, Le basi neurologiche dell’apprendimento, è dedicata all’approfondimento scientifico; saranno illustrate le più recenti scoperte nell’ambito delle scienze cognitive su apprendimento ed educazione scolastica; particolare attenzione sarà dedicata alle ricerche condotte in diversi paesi: dall’Europa al Cile agli Stati Uniti. A intervenire quattro illustri scienziati di fame internazionale: Jacques Mehler (Sissa), Susan Carey (Harvard University), David Klahr (Carnegie Mellon) e Pier Paolo Battaglini (Università degli studi di Trieste). À di Trieste La seconda giornata, mercoledì 14, è incentrata sui Problemi teorici: fisica e musica; sono in programma interventi di Gianni Zanarini (Università degli Studi di Bologna), Renato Musto (Università degli Studi “Federico Ii”, Napoli), Eleonora Bilotta e Pietro Pantano (Università della Calabria, Cosenza), Marco Maria Tosolini (Conservatorio di musica “G. Tartini”, Trieste), Erica Bisesi Università degli Studi di Udine) ed Ennio Francescato (Conservatorio di musica “J. Tomadini”, Udine). Seguirà un incontro con Luigi Berlinguer (Presidente Gruppo di lavoro per lo sviluppo della cultura scientifica e tecnologica). Nel pomeriggio sono previste Sperimentazioni pratiche: didattica tra musica e scienza; dalla fisica del suono al linguaggio musicale, saranno organizzati laboratori in cui i partecipanti potranno sperimentare in prima persona diversi modi di fare didattica. La giornata conclusiva è dedicata a Musica a scienza nella scuola e prevede gli interventi di Ugo Panetta (Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia) e Silvano Tagliagambe (Università di Sassari). Il workshop si chiude con la tavola rotonda Validità scientifica per i docenti e per i discenti di un insegnamento integrato delle scienze presieduta da Luigi Berlinguer. Non mancheranno, inoltre, momenti di intrattenimento culturale con il concerto dell’Henquelet Brass Ensemble del Conservatorio di musica “G. Tartini” e la performance musicale Vincenzio e l’imprinting scientifico di Galileo Galilei con il flautista Andrea Damiani (Conservatorio di musica “Santa Cecilia”, Roma) che interpreterà le opere di Vincenzio Galilei e il commento di Gianni Zanarini (Università degli Studi di Bologna) e Pietro Greco (Mcs-sissa, Trieste). .  
   
 

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