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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Gennaio 2009
 
   
  CONCLUSO IL PROGETTO EUROPEO RISCRAD (RADIOSENSITIVITY OF INDIVIDUALS AND SUSCEPTIBILITY TO CANCER INDUCED BY IONIZING RADIATION), DEDICATO AL RISCHIO DI CANCRO INDOTTO DA RADIAZIONI.

 
   
  Pavia, 13 gennaio 2009 - Grazie al progetto europeo Risc-rad1, che si è concluso da meno di un mese, ora conosciamo meglio gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti a basse dosi. Iniziato nel Gennaio 2004, il progetto europeo, al quale ha partecipato il Dipartimento di Fisica Nucleare e Teorica dell’Università di Pavia, ha permesso di svolgere ricerche che hanno contribuito a migliorare la gestione dei rischi per la salute attribuibili all’esposizione a basse dosi, inferiori a 100 mSv 2. “Sono state ottenute nuove informazioni riguardanti i processi che stanno alla base della cancerogenesi da radiazioni – spiega il prof. Andrea ottolenghi - In particolare sono state messe in luce evidenze a favore del fatto che le risposte alle alte e alle basse dosi siano diverse e che i processi rilevanti per l’insorgenza del cancro possano variare in relazione alla dose. Modelli animali suggeriscono che esiste un legame fra alcuni cambiamenti del genoma indotti direttamente dalle radiazioni e il cancro. Inoltre possono contribuire fenomeni non targeted, effetti biologici osservati in cellule non direttamente colpite (perché lontane spazialmente o temporalmente) dalla radiazione ionizzante. Sono state raccolte prove anche sul ruolo di fattori genetici nel modificare il rischio negli individui e in sotto gruppi della popolazione. ” Questi risultati pur non essendo in conflitto con il modello Lnt per il calcolo del rischio di insorgenza di tumori (modello secondo il quale non esistono valori soglia di esposizione alle radiazioni al di sopra o al di sotto dei quali la risposta non sia più lineare) mettono in evidenza la complessità della risposta biologica alle diverse dosi di radiazioni, soprattutto quando si prende in esame l’intero organismo. Il consorzio di 36 laboratori europei ha focalizzato i propri sforzi sul rischio di cancro indotto da radiazioni e copre una vasta gamma di competenze, dalla radiobiologia di base alla modellistica per calcolare il rischio di insorgenza di tumori. Il progetto è stato sostenuto dal programma Euratom della Commissione Europea con un contributo di 10 milioni di Euro. Ha complessivamente raccolto le risorse di 31 istituzioni, 90 ricercatori, 28 studenti post-dottorato e 53 dottorandi e un bilancio complessivo del progetto stimato in 30 milioni di Euro per affrontare il problema della quantificazione del rischio di cancro indotto da radiazioni a basse dosi. Nel corso del progetto sono stati pubblicati oltre 200 lavori scientifici e sono stati formati 51 studenti Phd. Un impatto ancora più ampio è stato ottenuto nell’ambito della radioprotezione grazie al coinvolgimento di alcuni membri del progetto in importanti convegni di radioprotezione e radiobiologia quali Unscear, Irpa, National Health Councils, Radiation Research, Esrb e ai congressi del programma statunitense sulle basse dosi. L’università di Pavia (Unipv) ha partecipato a Risc-rad con varie linee di ricerca specifiche, coordinate all’interno del progetto: Sviluppo di modelli e simulazioni dell’azione delle radiazioni ionizzanti sulle strutture biologiche (presso il Dipartimento di Fisica Nucleare e Teorica dell’Università di Pavia, sotto la direzione del Prof. Andrea Ottolenghi). In particolare: qualità del danno alla molecola di Dna indotto da radiazioni ionizzanti e dipendenza dal tipo di radiazione – aberrazioni cromosomiche indotte da radiazioni ionizzanti e dipendenza dal tipo di radiazione – danni indotti in cellule non direttamente irraggiate attraverso segnali intercellulari • Effetto delle basse dosi sulla stabilità dei cromosomi (presso il Dipartimento di Genetica e Microbiologia dell’Università di Pavia, sotto la direzione della Prof. Elena Giulotto). In particolare: - studio dell’induzione di amplificazione genica (meccanismo di attivazione degli oncogèni e di resistenza a farmaci antitumorali). In termini di produzione scientifica Unipv ha contribuito con oltre 30 pubblicazioni a diffusione internazionale. I risultati del progetto e la loro rilevanza nella protezione da radiazioni sono stati messi in evidenza in una conferenza aperta al pubblico che si è tenuta alla presenza di circa 100 persone, nel centro di ricerche Cea a Fontenay-aux-roses, Francia, sede del progetto Risc-rad e luogo di lavoro del coordinatore del progetto, Laure Sabatier, che dirige il Laboratorio di Radiobiologia e Oncologia presso l’Istituto di Radiobiologia Cellulare e Molecolare. I video della conferenza sono accessibili ondine dall’Url: www. Riscrad. Org Saranno prodotti due documenti che riassumono la ricerca Risc-rad: “Improving the evidence base for radiation protection” e il riassunto scientifico. Entrambi sono disponibili gratuitamente su www. Riscrad. Org. .  
   
 

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