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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Gennaio 2009
 
   
  L’APERTURA DEL MERCATO CINESE AL KIWI ITALIANO E’ UN RISULTATO IMPORTANTE CHE OFFRIRA’ NUOVE PROSPETTIVE ALLE IMPRESE NAZIONALI PAOLO BRUNI PRESIDENTE DEL CSO CHE HA SVOLTO UN RUOLO DI COORDINAMENTO TECNICO DELLE PROCEDURE, ANALIZZA LE PROSPETTIVE DI QUESTO IMPORTANTE TRAGUARDO

 
   
  Ferrara - A pochi mesi dalla visita degli Ispettori Cinesi agli stabilimenti italiani di condizionamento è giunta l’autorizzazione per dare avvio alle esportazioni. Un traguardo importante per l’Italia che produce circa 500. 000 tonnellate di frutti di alta qualità, esportati in oltre 80 paesi del mondo a cui da oggi si deve aggiungere la Cina che, con il suo potenziale di consumo rappresenterà un mercato di sbocco di sicura soddisfazione per le aziende italiane. Attualmente l’export nazionale di kiwi nel mondo raggiunge 280. 000 tonnellate di cui circa 7. 000 sono destinate all’Estremo Oriente, 5000 al Medio Oriente, 13. 000 tonnellate al Nord America 220. 000 all’Unione Europea ( Fonte Cso). L’inserimento del mercato cinese raddoppierà potenzialmente aumenterà le quote di export al di fuori dell’Unione Europea. I kiwi italiani potranno essere sbarcati in tutti i porti della Cina e già da ora si avanzano le prime richieste da parte degli importatori. Il Presidente di Cso Paolo Bruni afferma la sua comprensibile soddisfazione e dichiara: “Finalmente si aprono le barriere che ad oggi sembravano essere un ostacolo insormontabile allo sviluppo delle esportazioni. Un passo avanti importante verso la internazionalizzazione dei mercati che giunge in un momento strategico per la commercializzazione del kiwi di cui l’Italia è primo produttore mondiale. Questa apertura del mercato cinese conclude Bruni è un risultato di successo che ci conferma che la scelta di lavorare in gruppo tra pubblico e privato per aprire le barriere è una scelta vincente e da perseguire anche per altri sbocchi ancora da raggiungere. ” .  
   
 

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