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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Gennaio 2009
 
   
  RESTAYLING DELLE CITTÀ, RIQUALIFICAZIONE URBANA E ALLOGGI A CANONE SOSTENIBILE: PER I COMUNI DELL´EMILIA ROMAGNA RISORSE PER QUASI 27 MILIONI DI EURO. OLTRE IL 75 % DEGLI INTERVENTI PER EDILIZIA SOCIALE.

 
   
  Bologna, 15 gennaio 2009 - Quasi 27 milioni di euro per riqualificare i centri urbani realizzando alloggi di edilizia residenziale sociale con una particolare attenzione ai piccoli Comuni. Il bando regionale “Programmi di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile” (la nuova versione dei Contratti di Quartiere giunta alla terza edizione) è stato prorogato al 27 febbraio prossimo consentendo ai Comuni ulteriore tempo per la presentazione delle proposte di intervento. Con il bilancio previsionale regionale 2009 è stato aumentato lo stanziamento per sostenere il programma: quindi in Emilia-romagna le risorse pubbliche (Stato e Regione) disponibili per il 2009 sono, esattamente, 26,6 milioni di euro e serviranno a realizzare alloggi in affitto (75%) e servizi di quartiere (25%) con una riserva del 50% a favore dei Comuni con popolazione non superiore a 15 mila abitanti. «Al centro degli interventi della Regione – ha detto Luigi Gilli assessore regionale allo sviluppo territoriale e alla cooperazione col sistema delle autonomie - continuiamo a mettere l’edilizia residenziale pubblica, puntando a incrementare la qualità urbana, anche delle periferie e nei piccoli comuni. Perciò si concentrano le risorse sul recupero degli immobili pubblici inutilizzati e si incentivano gli interventi di riqualificazione o di rigenerazione del tessuto urbano esistente. Inoltre la Giunta ha già previsto di incrementare ulteriormente le risorse disponibili per questo programma». Inoltre ha aggiunto Gilli «il bando punta a qualificare gli interventi, oltre che per il livello di efficienza energetica, anche per i contenuti di qualità e accessibilità degli spazi pubblici, con particolare riguardo alla sicurezza urbana e alla mobilità sostenibile». Gli alloggi possono essere realizzati o recuperati sia da operatori pubblici (Comuni e Acer) che da operatori privati (imprese, cooperative, fondazioni, ecc) e possono essere destinati sia alle fasce sociali in possesso dei requisiti per l’accesso al sistema dell’edilizia residenziale pubblica sia a categorie di cittadini che superano i limiti di accesso all’erp ma che si trovano comunque in condizioni di disagio abitativo. Gli alloggi realizzati da operatori privati, se oggetto di finanziamento, dovranno essere locati per un periodo non inferiore a 25 anni. Nella predisposizione dei Programmi di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile, saranno privilegiate le amministrazioni comunali che mediante lo strumento urbanistico hanno incrementato il patrimonio di aree da destinare all’edilizia residenziale sociale, potendo mettere a disposizione una quota di tali aree o immobili a titolo gratuito per la realizzazione o il recupero di alloggi sociali. .  
   
 

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