Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Gennaio 2009
 
   
  LA RISPOSTA TOSCANA ALLA CRISI DELLA POLITICA: SULLE GRANDI SCELTE LA PAROLA AI CITTADINI I RESIDENTI CHIAMATI A DECIDERE SU 3200 ETTARI DI PARCO METROPOLITANO

 
   
   Firenze, 15 gennaio 2009 - Un’area di oltre tremila ettari, che va dal parco di Castello fino all’area sud del sistema produttivo pratese, estesa attraverso i territori di quattro comuni (Firenze, Prato, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino) e due province (Firenze e Prato), delimitata a nord dalla Perfetti-ricasoli e a sud dalla via Pistoiese. Un´area che comprende il Sir Stagni della Piana, le Cascine di Tavola e della Querciola, Villa Montalvo, l’oasi di Focognano e l’area archeologica di Gonfienti. Sono i confini del primo parco metropolitano toscano - un parco da vivere al centro dell´area più popolata della Toscana, con sentieri e piste ciclabili, per la cui realizzazione sono previsti due milioni di euro l´anno di finanziamenti regionali già decisi fino al 2010 - il quale verrà creato attraverso un processo partecipativo che chiama in causa le sei amministrazioni locali e tutti i duecentomila residenti. Le infrastrutture già decise, come il termovalorizzatore ad esempio, non potranno essere messe in discussione: si potrà però discutere come realizzarle. Tutto il resto potrà essere oggetto di dibattito. «La Regione – spiega l´assessore alle riforme istituzionali, Agostino Fragai - con questa iniziativa fa una scelta coraggiosa e di massima apertura verso la partecipazione dei cittadini su un progetto di grande rilevanza urbanistica, sociale e culturale: una scelta coerente con quella che un anno fa ci ha portato ad approvare, primi in Italia, una legge regionale sulla partecipazione. L´obiettivo è sempre lo stesso: fare prima e meglio, discutere prima e non dopo l´apertura di un cantiere, prima ancora anzi dell´approvazione di un progetto, informare e confrontarsi, con tempi certi che sono quelli imposti dalla legge che abbiamo approvato e in modo trasparente». Di fronte alle ultime vicende politiche, alle continue affermazioni di “crisi” della politica, ai richiami della “questione morale” nei partiti la Toscana schiera dunque i cittadini. Sul futuro del Parco della Piana, infatti, la giunta ha deciso ieri di promuovere, d’intesa con i Comuni di Prato, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Firenze e le Province coinvolte, un processo di partecipazione e comunicazione che vedrà i cittadini protagonisti dei destini urbanistici dell´area: cittadini che saranno al tempo stesso fruitori e custodi di questo patrimonio. E gli strumenti per stimolarne il coinvolgimento sono tanti: town meeting, giurie di cittadini in parte estratti a sorte, interviste telefoniche, laboratori, l´uso delle nuove tecnologie. «Siamo lieti oggi di poter rendere i cittadini toscani partecipi in prima persona di questo patrimonio» sottolinea l´assessore regionale al territorio, Riccardo Conti, presentando il progetto. «Quest’area, - prosegue - destinata ad ospitare e armonizzare entro una grande parco agricolo, rurale, ambientale anche nuovi servizi, nuove infrastrutture e nuovi impianti, richiede un attento e lungimirante governo del territorio, un governo integrato e coordinato tra le amministrazioni interessate, ma anche tra i cittadini, singoli e associati, che con quelle amministrazioni debbono e possono interagire stabilmente. Quella del parco della Piana è a nostro parere un’area dove la campagna, anziché banalmente urbanizzata, vuole tornare ad essere un luogo in cui poter vivere tutti, un grande e inatteso prolungamento delle piazze delle città e dei borghi che sul Parco si affacciano, dove tutti potranno incontrarsi». Il processo partecipativo prevede una prima fase della durata di sei mesi e fasi successive fino al completamento del parco. Il procedimento sarà coordinato dal Garante regionale della comunicazione per il governo del territorio, che - in collaborazione con le amministrazioni della Regione, degli Enti locali e interagendo con tutto l’associazionismo interessato, - ne curerà la gestione, avvalendosi anche della consulenza dell’Autorità della partecipazione. Scheda Parco della Piana, come funzionerà il processo partecipativo - L´evento finale che precederà la firma dell´accordo di pianificazione sarà una grande iniziativa di piazza: un electronic town meeting rivisto e corretto, che con maxischermi e l´ausilio della rete e delle nuove tecnologie unirà le principali piazze dei comuni coinvolti. Si chiamerà “Piana in piazza” e precederà di almeno un mese la firma dell´accordo. L´ipotesi è di organizzare l´evento a settembre 2009. Ma si tratterà solo di una fase iniziale, perché, via via che il p arco troverà attuazione, anche i singoli interventi saranno sempre sottoposti a dibattito pubblico. E in parallelo non mancheranno eventi di animazione, di comunicazione e di informazione, anche perché se prima il parco e il suo territorio non viene conosciuto, è difficile esprimersi su cosa ci si vuol fare. Funzionerà così il processo partecipativo sul Parco della Piana, l´occasione per una politica diversa, strumento per un accordo condiviso e un forte investimento nella partecipazione dei cittadini alle più importanti scelte delle istituzioni come antidoto alla crisi stessa della politica. Anzitutto informare e conoscere - L´informazione è essenziale: per i cittadini che dovranno dire la loro, ma anche per gli amministratori che devono conoscere e valutare le contro proposte dei cittadini. Durante tutto il processo partecipativo saranno così realizzate una serie di interviste ad osservator i e partecipanti, rappresentativi di interessi ed opinioni. Sarà redatta una guida periodica sul parco, con una descrizione di quello che è oggi e delle possibili ipotesi urbanistiche per il futuro. Saranno stampati manifesti. Saranno proposte camminate nel parco, per conoscere direttamente le risorse ambientali, rurali e storico-culturali e la sua memoria storica. Saranno coinvolte anche le scuole medie e superiori. Saranno organizzate assemblee comunali o di quartiere: ne sono previste almeno quattro (a Prato, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e nel quartiere di Rifredi a Firenze). Saranno coinvolte le radio e gli altri media. Non mancherà neppure uno spazio internet, all´interno del canale “Piazza toscana (ww01. Regione. Toscana. It/partecipazione/) già attivo sul sito della regione, che costituirà il punto di riferimento per tutte le informazioni relative al progetto. Nel sito saranno rese disponibili e costantemente aggiornate le informazioni tecniche sul parco in corso di progettazione, saranno pubblicati e scaricabili documenti ufficiali e il materiale informativo. On line, grazie ad un forum virtuale ed una piattaforma di social network, ci si potrà anche scambiare opinioni ed aprire discussioni. ´Stanare´ i cittadini - C´è partecipazione e partecipazione. C´è la partecipazione classica, quella fatta di assemblee e incontri affollate di cittadini: ma solo quelli più interessati, culturalmente preparati, magari semplicemente arrabbiati. E c´è la partecipazione che va a cercare cittadini e interessi, che gli va a stanare per mettere le loro idee e le loro opinioni a disposizione di chi dovrà decidere, ovvero le istituzioni democraticamente elette. «Ed è questa la partecipazione che noi vogliamo realizzare – spiega l´assessore regionale Agostino Fragai –, nella massima trasparenza di fronte all´opinione pubblica. E´ questa la differenza che mettiamo in campo, per farne una forma ordinaria di gestione e di governo». Sei mesi di discussione - Ii processo partecipativo prevede una prima fase della durata di sei mesi e fasi successive fino al completamento del parco. Il procedimento sarà coordinato dal Garante regionale della comunicazione per il governo del territorio, che - in collaborazione con la Regione e gli Enti locali e coinvolgendo tutto l’associazionismo interessato - ne curerà la gestione, avvalendosi anche della consulenza dell’Autorità della partecipazione. Dopo la firma dell´accordo di pianificazione il dibattito pubblico proseguirà sui singoli interventi, attraverso incontri e laboratori da adattare e calibrare di volta in volta al tipo di intervento in discussione. I risultati di questi periodici confronti non saranno vincolanti, ma verranno assunti dalle amministrazioni interessate come base delle loro decisioni. Il modello partecipativo e il coinvolgimento dei cittadini non riguarderà solo le scelte iniziali sui progetti ma anche il monitoraggio sugli interventi in corso e i risultati conseguiti. Quello che potrà essere discusso - Le opere già decise e gli interventi già autorizzati non potranno essere messi in discussione. Sul termovalorizzatore della piana non si può dunque tornare indietro. Si potrà decidere però come architettonicamente realizzarlo, con quali materiali e come collegarlo alle altre funzioni ed infrastrutture. Nel parco della piana dovrà essere ritagliato uno spazio anche per la futura destinazione della Ginori, a Sesto Fiorentino. «Anche in questo caso – sottolinea l´assessore regionale Riccardo Conti - è essenzialmente dare corso ad una progettazione sociale che coinvolga i cittadini e a quell´urbanistica ´partecipata´ che è uno dei capisaldi della legge 1 del 2005». Anche il riorientamento della pista dell´aeroporto di Peretola di Firenze, importante per ridurre l´impatto acustico degli aerei che atterrano sui residenti di Peretola e Quaracchi, interesserà i destini urbanistici dell´area, come l´uso degli ottanta ettari del parco di Castello. Quanto costa - Il processo partecipativo per il Parco della Piana sarà finanziato con i fondi già disposizione della legge regionale sulla partecipazione, con cui la Regione nel 2008 ha già sostenuto 28 processi partecipativi locali. Per il Parco della Piana si ipotizza una spesa di alcune decine di migliaia di euro. .  
   
 

<<BACK