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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Gennaio 2009
 
   
  “IL COMUNICATTIVO” CENSURATO SENZA NEPPURE POTER SALUTARE GLI ASCOLTATORI

 
   
  Roma, 21 gennaio 2009 - In merito alla decisione Igor Richetti dichiara: “Il direttore di Radio 1 e dei Gr Rai Antonio Caprarica cancella in anticipo Il Comunicattivo (il mio contratto con Radiouno scade il 31 gennaio 2009) senza nessuna comunicazione né scritta né verbale e senza neppure permettermi di salutare gli ascoltatori. Alla faccia del rispetto dei 451 mila ascoltatori del Comunicattivo che pagano il canone. Come ogni mercoledì mi sono recato al centro di produzione Rai di Saxa Rubra assieme ai miei due collaboratori, anch’essi con contratto in scadenza il 31 gennaio, Carla Pagliai e Massimo Curti, per registrare le interviste e montare le puntate di sabato 24 e domenica 25, ma i vigilantes ci hanno comunicato che i nostri ingressi erano stati sospesi tramite fax inviato da Giovanna Lucidi dell’ufficio contratti Rai di via Asiago perché il programma era stato cancellato in anticipo. In effetti l’addetto dell’ufficio del personale, Giancarlo Vianello che mi comunicò verbalmente in un corridoio di Saxa Rubra la decisione del direttore di chiudere Il Comunicattivo, e lo stesso Caprarica nelle sue interviste pubbliche hanno sempre parlato del 31 gennaio, cioè alla scadenza del contratto. Dopo l’epurazione e la prima censura con la chiusura del Comunicattivo, Caprarica continua a censurare un programma d’informazione come Il Comunicattivo senza neppure permettermi di salutare gli ascoltatori che da 6 anni e per 1. 400 puntate seguono il programma. Un atteggiamento antisindacale vergognoso e un episodio di censura che in 23 anni di carriera professionale nel mondo dell’informazione come giornalista professionista e dopo 18 anni di collaborazione con la Rai non mi era mai accaduto. Mi scuso con le mie centinaia di migliaia di ascoltatori e con gli ospiti che avrei dovuto intervistare oggi pomeriggio per essere sparito senza nemmeno salutarli. Purtroppo non è stata una mia decisone. E’ questo il rispetto che Caprarica ha delle norme sindacali, di quelle deontologiche della professione, degli ascoltatori che pagano il canone Rai e di direttore di una rete pubblica? Caprarica è il re della Rai? Spero che gli enti preposti alla vigilanza intervengano per fare chiarezza nella vicenda per riportarla nei termini democratici rispettose delle leggi e dei regolamenti. L’avvocato Nino Marazzita seguirà la mia vicenda dal punto di vista legale”. .  
   
 

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