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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Gennaio 2009
 
   
  SCUOLA; RIFORMA E TAGLI SI RIAPRE LA TRATTATIVA TRA REGIONI E GOVERNO; INTERVENTO ASSESSORE DELL’ UMBRIA PRODI

 
   
  Perugia, 26 gennaio 2009 - Su le questioni legate alla scuole e sul prossimo confronto fra Regioni e Governo interviene l’assessore regionale all’istruzione, Maria Prodi, con una nota che riceviamo e pubblichiamo: “La strategia del governo sulla scuola, incentrata sulla necessità di realizzare i tagli previsti dalla legge 133, sta procedendo per successivi atti fra strappi, ripensamenti, ulteriori peggioramenti che però sfuggono almeno in parte all´attenzione dell´opinione pubblica. A che punto stiamo? - si chiede Prodi - Nonostante un accordo con le regioni che prevedeva di ridiscutere ai fini di una intesa stato-regioni i criteri di ridimensionamento, il governo ha approvato il 18 dicembre un regolamento che prevede la rigida applicazione del criterio per cui una dirigenza deve avere fra i 500 e i 900 alunni. Criterio che fino a oggi le regioni hanno utilizzato con flessibilità, ammettendo fluttuazioni in alto e in basso in adesione alle esigenze territoriali. Invece il regolamento governativo impone che tali parametri siano applicati in modo rigido. Nello stesso regolamento si prevede la soppressione (non l´accorpamento ad altre scuole, ma la vera e propria chiusura) delle scuole dell´infanzia con meno di 30 bambini, delle scuole primarie sotto i 50 alunni, delle medie sotto i 45, nelle superiori sezioni o indirizzi con meno di 20 alunni per classe. Criteri nuovi per l formazione delle classi produrranno classi molto più numerose e una diminuzione degli indirizzi disponibili. Nella stessa data il governo ha approvato un altro regolamento sulla scuola primaria che prevede l´insegnante unico secondo l´orario a 24, 27 o 30 ore, o l tempo pieno a 40 ore, organico permettendo. Ma mentre il sacrificio del modulo interessa tutte le regioni - prosegue, i benefici del tempo pieno sono quasi esclusivamente riservati alle regioni del nord che ne hanno ampia disponibilità. In Umbria la percentuale di tempo pieno concessa è bassa, nonostante le richieste e le esigenze delle famiglie che a oggi sono per lo più costrette a servizi pagati in proprio, o dai rispettivi comuni. Una ulteriore brutta sorpresa emersa dai regolamenti del 18 dicembre è la cancellazione delle compresenze nella scuola elementare, per tutti gli anni, anche quelli successivi al primo, che non dovevano essere toccate dalla riforma. Da un punto di vista occupazionale si perderà un insegnante su sei, con relativo rimescolamento dei team docenti e interruzione della continuità. Da un punto di vista didattico si rischia inoltre l´interruzione di progetti già in corso, e di perdere quella specifica articolazione del lavoro prevista per fornire particolare cura delle situazioni più difficili. Nei prossimi giorni - conclude Prodi - si riapre la trattativa fra regioni e governo: spero che il tema dell´istruzione resti vivo nell´attenzione dell´opinione pubblica, perché ci aspettano tempi molto difficili”. .  
   
 

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