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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Gennaio 2009
 
   
  STRUMENTO PER IDENTIFICARE IL PESCE IN MODO SICURO

 
   
  Venezia - A fronte di una produzione ittica nazionale complessiva di circa 514 mila tonnellate, nel 2007 si è registrata in Italia un’importazione di oltre 180 mila tonnellate di prodotto fresco e di 735 mila tonnellate di prodotti lavorati. Proprio per l’identificazione di questi ultimi gli ispettori sanitari (veterinari, vigili, Carabinieri dei Nas, ufficiali delle Capitanerie di porto, Guardia di finanza) devono ricorrere all’ausilio del laboratorio. La Regione ha realizzato una pubblicazione dal titolo “Identificare il pesce in modo sicuro” che è stata presentata ieri presso il Museo regionale della bonifica Cà Vendramin a Taglio di Po (Rovigo) nell’ambito di un convegno promosso dall´Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, che è centro di riferimento nazionale per lo studio e la diagnosi delle malattie dei pesci, molluschi e crostacei. E’ intervenuta in apertura dei lavori l’assessore regionale alla pesca Isi Coppola che ha sottolineato come il Veneto (che nel 2007 ha fatto registrare un pescato di oltre 32 mila tonnellate, a cui va aggiunta la produzione derivante dalle attività di piscicoltura e molluschicoltura) è da tempo impegnato sul versante della tracciabilità e della qualità dei suoi prodotti. Ma la sicurezza alimentare – è stato detto nel corso del convegno - va garantita al consumatore attraverso un controllo di filiera in tutte le fasi di produzione, lavorazione, trasformazione e distribuzione, interessando anche i prodotti importati e pronti per il consumo. Per questo motivo i laboratori hanno sviluppato nuovi sistemi diagnostici in grado di identificare il prodotto ittico anche a partire da soli frammenti anatomici. Attualmente in Italia il metodo più utilizzato per il riconoscimento delle specie ittiche è quello isoelettroforetico (Ief) e la pubblicazione regionale raccoglie le principali specie ittiche oggetto di commercio definendone le specifiche caratteristiche elettroforetiche, con l’obiettivo di fornire uno standard univoco che sia di riferimento per gli operatori impegnati nei controlli. .  
   
 

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