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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Gennaio 2009
 
   
  SECONDO UNO STUDIO I SOTTOTITOLI PER I NON UDENTI IN TV SONO POCO EFFICACI

 
   
  Bruxelles, 27 gennaio 2009 - Un team di ricercatori in Spagna ha scoperto che sia la velocità alla quale i sottotitoli appaiono in televisione sia la traduzione stessa dei dialoghi condizionano il livello di comprensione dei programmi sottotitolati da parte degli adolescenti e dei bambini affetti da sordità. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista American Annals of the Deaf. Nonostante i sottotitoli per i programmi televisivi siano in uso da quasi vent´anni, rimangono dubbi su quanto i non udenti capiscano ciò che leggono sullo schermo e quanto comprendano i messaggi trasmessi attraverso le immagini. I ricercatori del Centro di ricerca Uab sul deficit uditivo e l´apprendimento linguistico (Gistal) si sono proposti di fare luce su questa questione. Per quanto riguarda gli adolescenti che hanno partecipato alla ricerca, il campione consisteva in 20 studenti tra i 12 e i 19 anni affetti da sordità completa o grave. Tutti i partecipanti frequentavano scuole con bambini senza problemi di udito, ed usavano la lettura delle labbra e protesi acustiche per comunicare con i loro coetanei. Per valutare il livello di comprensione dei partecipanti i ricercatori hanno usato informazioni visive, audio, orali e scritte. Agli studenti è stato chiesto di spiegare cosa stava succedendo in un passaggio di "El cor de la ciutat" (Il cuore della città), una soap opera della televisione catalana. La prima visione è stata effettuata senza audio, la seconda con audio e la terza con audio e sottotitoli. La prima visione ha rivelato che il 30% degli studenti aveva una comprensione generale di ciò che era successo nell´episodio guardando semplicemente le immagini. Per quanto riguarda la seconda e la terza visione, che comprendevano audio e poi sottotitoli, il 40% aveva capito quello che era stato mostrato sullo schermo televisivo. Secondo i ricercatori, i dati hanno mostrato che i sottotitoli usati attualmente sono insufficienti per gli adolescenti con problemi di udito. Hanno anche spiegato che la velocità alla quale questi sottotitoli apparivano e la traduzione stessa dei dialoghi non lasciava agli studenti abbastanza tempo per guardare le immagini e acquisire una comprensione generale di ciò che succedeva sullo schermo. Per i partecipanti più giovani, i ricercatori hanno condotto due studi: il primo ha esaminato 7 bambini tra i 6 e i 7 anni, e l´altro ha valutato 16 bambini tra i 7 e i 10 anni. A loro è stato mostrato un passaggio del cartone animato "Shin-chan". I ricercatori hanno scelto di mostrare al secondo gruppo il cartone animato con sottotitoli creati da loro usando nuovi criteri di velocità e di selezione del testo. I dati hanno mostrato che solo il 2% dei partecipanti del gruppo 1 (con i sottotitoli normali) aveva capito di cosa parlava il cartone animato, mentre il 65,5% del secondo gruppo (con i sottotitoli migliorati) aveva acquisito una comprensione generale del passaggio mostrato. Sulla base dei risultati, i ricercatori hanno affermato che i criteri usati attualmente devono essere rivisti ed è necessario definire nuovi parametri quando si fanno valutazioni del deficit uditivo. Tali cambiamenti dovrebbero prendere in considerazione le informazioni offerte dal linguaggio parlato, dal suono in generale e dalle capacità linguistiche degli spettatori sordi. I professori hanno detto che bisognerebbe seguire due criteri generali. Prima di tutto, l´esigenza di rispettare l´eterogeneità dei non udenti nonché la possibilità di scegliere tra più di un tipo di sottotitoli (dovrebbero essere disponibili diversi gradi di complessità linguistica) e, in secondo luogo, sottotitolare soltanto le informazioni essenziali che non possono essere dedotte dalle immagini. Quest´ultimo criterio, hanno detto, gioverebbe in modo particolare ai programmi per bambini. Secondo i ricercatori, un´altro fattore importante da prendere in considerazione è che i sottotitoli dovrebbero essere adattati per i bambini sordi, che sono nella fase in cui stanno imparando a leggere; i sottotitoli potrebbero incoraggiarli infatti a migliorare la loro abilità nella lettura. Attraverso la loro ricerca, i professori svilupperanno materiale di insegnamento e di apprendimento per insegnanti e genitori di bambini non udenti. La ricerca è stata sostenuta dal Consiglio audiovisivo della Catalogna (Cac) e dal Ministero dell´educazione e della scienza spagnolo (Mec). Per ulteriori informazioni, visitare: Centro di ricerca Uab sul deficit uditivo e l´apprendimento linguistico: http://www. Uab. Es/english/ The American Annals of the Deaf: http://gupress. Gallaudet. Edu/annals/ .  
   
 

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