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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Gennaio 2009
 
   
  BASILICATA, AGRICOLTURA: LA CIA RIPRENDE LA MOBILITAZIONE

 
   
  La ripresa della mobilitazione degli agricoltori lucani, che si è sviluppata in tutto il territorio regionale a partire dallo scorso mese di novembre, attraverso nuovi appuntamenti di lotta già in cantiere a febbraio, è stata ribadita dall’Ufficio di Presidenza della Cia per rispondere all’impellente necessità di dare immediate e concrete risposte agli imprenditori agricoli che non possono continuare ad operare sotto il peso opprimente dei costi e degli oneri sociali e con la mancanza di reali supporti come quello dei finanziamenti contro le calamità naturali. I danni del maltempo di questi giorni, specie nel Metapontino – sostiene la Cia - ne sono la prova eloquente, mentre il Governo non ha rifinanziato il Fondo Nazionale destinato alle calamità naturali e dimostra più attenzione ai problemi della crisi dell’auto come ha già fatto per il salvataggio dell’Alitalia. L’azienda agricola di contrada Calle di Tricarico e di San Giorgio di Pietragalla – a parere della Cia – non sono meno importanti di un’automobile Fiat in più da vendere o di un aereo Alitalia da riempire. Comunque, le nostre richieste non riguardano solo l’emergenza. Quello che sollecitiamo –sottolinea la Cia - è un nuovo progetto di politica agraria. E questo deve essere il compito delle Conferenze regionale e nazionale sull’agricoltura e lo sviluppo rurale che va svolta in tempi rapidi. Di qui la nostra sollecitazione al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia affinché sia coerente e mantenga l’impegno di avviare i lavori preparatori della Conferenza e al neo assessore regionale all’agricoltura di fare altrettanto. Le imprese devono fronteggiare una situazione pesantissima: i costi produttivi sono arrivati a livelli insostenibili, gli oneri sociali sono sempre più gravosi, mentre i prezzi sui campi continuano a scendere in maniera preoccupante e gli adempimenti burocratici creano non poche difficoltà. I redditi, nonostante la crescita del 2008, scontano i crolli registrati negli ultimi anni. Le risposte del governo sono state parziali, riduttive o sbagliate. La proroga di tre mesi degli sgravi contributivi Inps serve a poco. Non solo. Sul settore pende ancora la “spada di Damocle” dell’Ici per i fabbricati rurali che può divenire una pericolosa mina vagante per tantissimi imprenditori agricoli. Insomma – conclude la Cia lucana - siamo in presenza di molti problemi irrisolti e il governo non si è attivato per venire incontro alle esigenze degli agricoltori. Mancano misure adeguate, coraggiose e mirate nei confronti di un’agricoltura che sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia recente”. .  
   
 

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