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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Febbraio 2009
 
   
  NUOVO DIRETTORE PER IL CONSORZIO PER LA TUTELA DELL’ASTI

 
   
  Aldo Squillari è il nuovo direttore del Consorzio per la Tutela dell’Asti. Lo ha nominato il Consiglio di Amministrazione del 22 gennaio. 53 anni, nato a Mombercelli (At), laureato in Scienze Aziendali presso il Politecnico di Lugano, Aldo Squillari è esperto del settore degli spumanti in cui ha operato per oltre un decennio ricoprendo le cariche di direttore marketing e di direttore commerciale, occupandosi della riorganizzazione della struttura di vendita e della gestione finanziaria. Ha inoltre ricoperto importanti incarichi nell’industria dolciaria, dell’abbigliamento sportivo e medicale. “L’obiettivo primario – afferma il Presidente Emilio Barbero – è affidare la direzione del Consorzio ad una persona in grado di cogliere sfide e stimoli che il mondo dell’Asti offre e di trasformarle in occasioni positive e in nuovo valore per l’intera filiera. Aldo Squillari – continua il Presidente Emilio Barbero – succede a Ezio Pelissetti, per oltre 16 anni direttore di questo Consorzio, al quale rivolgo un sentito ringraziamento per l’importante opera svolta in tutti questi anni, unito ad un sincero augurio per il nuovo ruolo che andrà ad assumere. ” A partire dal 1° Febbraio Aldo Squillari, in continuità con la precedente direzione, si occuperà della gestione del Consorzio, in un’ottica di rinnovamento e con occhio attento al mercato italiano e mondiale. “Sono orgoglioso di avere l’opportunità di contribuire all’affermazione nel mondo dell’Asti e del Moscato d’Asti – afferma Aldo Squillari – caratterizzati da un grande potenziale da esprimere e che provengono da un territorio unico e di grandi tradizioni”. Nato nel 1932 e riconosciuto ufficialmente due anni più tardi, il Consorzio per la tutela dell’Asti oggi riunisce 49 industrie o aziende commerciali, 22 aziende vinificatrici, 16 cantine cooperative, 6 cantine cooperative di secondo grado, 87 aziende vitivinicole e 11 aziende viticole. Il Consorzio certifica le partite di prodotto delle aziende consorziate e consegna il contrassegno statale, la cosiddetta fascetta che attesta la conformità alle norme. 90 milioni le bottiglie di Denominazione Asti prodotte nel 2007 con uva moscato bianco di cui 79 milioni quelle di Asti D. O. C. G. Che con questo dato segna una crescita pari all’11,19%: +4,39% nel mercato italiano, +13,02% nell’export (Germania, Usa, Russia e Inghilterra i cinque principali mercati esteri) e 11 milioni le bottiglie di Moscato d’Asti D. O. C. G. Con una crescita del 14,7% (9. 705 mila bottiglie). Le regole del Consorzio di tutela e il disciplinare d. O. C. G dell’Asti Spumante definiscono il perimetro esatto entro cui la definizione ha valore a tutti gli effetti. Sono 53 i Comuni nei quali chi opera in vigna può fregiarsi della dizione ufficiale: 9 in provincia di Alessandria, 28 in provincia di Asti, 16 in provincia di Cuneo. Quasi 10 mila ettari divisi in quattro zone: Santo Stefano Belbo, Canelli, Nizza Monferrato, Acqui Terme. .  
   
 

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