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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Febbraio 2009
 
   
  IN UN CONTESTO PARTICOLARMENTE SFAVOREVOLE RENAULT ANNUNCIA UN RISULTATO NETTO DI 599 MILIONI DI EURO IL FATTURATO SI ATTESTA A 37.791 MILIONI DI EURO, IN FLESSIONE DEL 7% SULL’ANNO E DEL 28,7% NELL’ULTIMO TRIMESTRE.

 
   
  Roma, 17 febbraio 2009 - «Nel 2008, l´economia mondiale è stata scossa da una crisi finanziaria ed economica violenta e di eccezionale portata. Fin da luglio, Renault ha predisposto un piano di azioni supplementare, fondato in particolare sul controllo degli stock e la riduzione dei costi e degli investimenti, per adattarsi il più rapidamente possibile alla nuova realtà dei mercati. Nel 2009, il Gruppo estenderà tali azioni, nella prospettiva di ottimizzare il proprio free cash flow», ha dichiarato Carlos Ghosn, Presidente di Renault. 2008: Risultati Che Riflettono Il Brusco Risvolto Della Congiuntura - In linea nel primo semestre con gli obiettivi annuali, le performance di Renault si sono bruscamente deteriorate nel secondo semestre, in particolar modo nel quarto trimestre, mentre la crisi finanziaria si propagava all’economia mondiale, annullando praticamente i risultati dei primi tre trimestri. Il fatturato del Gruppo si attesta a 37. 791 milioni di euro nel 2008, in calo del 7% rispetto al 2007, a perimetro e metodi contabili identici. A fronte di un aumento del 2,3% registrato ancora nel primo semestre 2008, con 20. 942 milioni di euro, il fatturato si è ridotto del 2,2% nel terzo trimestre, per scendere poi del 28,7% nell’ultimo trimestre. L’effetto cambio ha partecipato a tale degrado per l’equivalente di 2,5 punti sull’intero esercizio. Il contributo del Ramo Auto al fatturato è in calo del 7,4%, con 35. 757 milioni di euro. In rialzo durante i primi due trimestri, tale contributo ha iniziato a ridursi nel terzo trimestre, registrando una contrazione del 30% nel quarto trimestre. Il contributo al fatturato della società di Finanziamento delle vendite, Rci Banque, è pari a 2. 034 milioni di euro, in aumento del 1,1 %. Il margine operativo del Gruppo, che era di 865 milioni di euro nel primo semestre, pari al 4,1% del fatturato, si è ridotto nel secondo semestre (-653 milioni di euro, pari a -3,9%) per attestarsi a 212 milioni di euro, equivalenti allo 0,6% del fatturato dell’anno. Nel 2008, in un contesto così negativo, il margine operativo del Ramo Auto si è ridotto fino ad attestarsi a -275 milioni di euro (-0,8% del corrispondente fatturato) a causa, in particolare: della contrazione dei volumi e di una significativa riduzione della produzione, che hanno avuto un impatto negativo di 504 milioni di euro sul margine operativo del Ramo Auto; una forte pressione commerciale, cui si sono aggiunti aiuti finanziari ai concessionari per affiancarli nei loro sforzi di riduzione degli stock di veicoli nuovi e usati, nonché l’aumento degli accantonamenti correlati al calo dei valori residui dei veicoli (impatto negativo di 816 milioni di euro per l’insieme di tali elementi); l’aumento del costo delle materie prime, pari a 271 milioni di euro; un effetto cambio negativo, pari a 174 milioni di euro, principalmente indotto dalla flessione della Sterlina. In tale situazione, l’impegno nella riduzione dei costi è stato rafforzato a tutti i livelli dell’azienda: escluso l’impatto delle materie prime e dell’indennizzo fornitori (71 milioni di euro), i risparmi realizzati sugli acquisti sono pari a 353 milioni di euro; le spese generali sono state ridotte di 121 milioni di euro. La vendita di licenze a Avtovaz ha contribuito per 165 milioni di euro. L’attività Finanziamento delle vendite contribuisce al margine operativo del Gruppo con 487 milioni di euro, in rialzo di 15 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, nonostante il calo dell’11% dei finanziamenti in corso. Il risultato operativo del Gruppo è negativo per 117 milioni di euro, contro un utile operativo di 1. 238 milioni di euro realizzato nel 2007. Gli altri proventi e oneri operativi evidenziano un onere netto di 329 milioni di euro, essenzialmente costituito da: costi e accantonamenti per ristrutturazioni e riduzione degli organici, pari a 489 milioni, che comprendono un onere per la ristrutturazione della gamma di 150 milioni di euro; plusvalenze da cessioni pari a 150 milioni di euro. Il risultato finanziario evidenzia proventi per 441 milioni di euro nel 2008, in rialzo di 365 milioni di euro rispetto al 2007, principalmente correlati alla perdita di valore delle partecipazioni. Renault registra un utile di 437 milioni di euro grazie alla partecipazione al risultato delle imprese associate, rispetto a 1. 675 milioni di euro nel 2007, di cui 345 milioni di euro per Nissan e 92 milioni di euro per le altre partecipazioni, comprese Volvo Ab e Avtovaz. Il risultato netto si attesta a 599 milioni di euro (2. 734 milioni di euro nel 2007). Impatto della crisi sulla Situazione finanziaria - Al 31 dicembre 2008, l’indebitamento finanziario netto del Ramo Auto si attesta a 7. 944 milioni di euro, pari al 40,9% dei capitali propri (contro il 9,5% dei capitali propri al 31 dicembre 2007). Tale evoluzione è dovuta a: una capacità di autofinanziamento di 3. 061 milioni di euro, in calo di 1. 491 milioni di euro rispetto al 2007, imputabile al calo del margine operativo e dei dividenti versati dalle imprese associate; un aumento del fabbisogno di capitale circolante di 2. 704 milioni di euro nel 2008. Nonostante la significativa riduzione del livello degli stock, l’aumento del fabbisogno di capitale circolante è principalmente ascrivibile alla sensibile riduzione dei debiti verso i fornitori, conseguenza della forte riduzione dell’attività industriale del Gruppo a fine d’anno; investimenti in titoli per 662 milioni di euro, fondamentalmente dovuti all’acquisizione del 25% del pacchetto azionario + 1 azione del gruppo Avtovaz; effetti di cambio negativi per un importo di 1. 600 milioni di euro, quasi completamente correlati all’impatto del rafforzamento dello yen sul debito corrispondente alla copertura dell’investimento netto nel capitale di Nissan. Complessivamente, il free cash flow del Ramo Auto è negativo per 3. 028 milioni di euro. La liquidità del Gruppo - Al 31 dicembre 2008, il Gruppo dispone di linee di credito confermate che rappresentano 4,2 miliardi di euro per il Ramo Auto, di cui 518 milioni utilizzati, e 5,2 miliardi di euro per il Finanziamento delle vendite, di cui 753 milioni utilizzati. Si aggiungono a tali somme il prestito di 3 miliardi di euro annunciato dal governo francese e il raddoppio delle possibilità di prelievo per Rci Banque presso la Sfef, fino a un miliardo di euro. I capitali propri di Renault si attestano a 19. 416 milioni di euro al 31 dicembre 2008. Azioni Intraprese Nel 2008 - Di fronte a questo degrado del contesto economico, Renault ha avviato a partire da luglio un piano di azioni per adattarsi al contesto di crisi, volto a ridurre i propri costi e concentrato, tra l’altro, su una gestione serrata degli stock. Gli stock: la produzione è diminuita due volte più velocemente delle vendite nel quarto trimestre per permettere una riduzione significativa degli stock, che sono scesi a 5,3 miliardi di euro, superando l’obiettivo che consisteva nel ritornare, a fine 2008, al livello di stock di fine dicembre 2007. Questa politica è stata applicata anche ai concessionari indipendenti ed è stata effettuata continuando a privilegiare le vendite più redditizie (privati e flotte); il piano di riduzione dei dipendenti si svolge conformemente alle attese. Nel quadro del Piano di Volontariato riguardante Renault s. A. S. Circa 1. 700 collaboratori hanno già messo in atto il loro ritiro e 5. 300 sono coinvolti sul perimetro Renault s. A. S. Nelle filiali europee, la riduzione di 1. 100 posti si effettua in gran parte attraverso la mancata sostituzione degli esodi naturali; le spese di ricerca e sviluppo sono in calo del 9,2% rispetto al 2007, in linea con l’obiettivo di ritornare alla media del settore; nove nuovi prodotti sono stati lanciati nel 2008, fra cui si mette in evidenza in particolar modo il rinnovo della famiglia Mégane, cuore di gamma di Renault. Le innovazioni tecnologiche sono proseguite, con il successo del lancio del sistema 4Control su Laguna Gt e del motore V9x sviluppato in seno all’Alleanza. Infine, la gamma Dacia ha ottenuto la firma eco2 su nuove motorizzazioni benzina e Diesel e si è arricchita di motori a bioetanolo e Gpl. Essa dimostra che prezzi accessibili e rispetto dell’ambiente sono conciliabili; la qualità è in costante miglioramento: Laguna Iii sta per raggiungere l’impegno fissato per il 2009 di posizionarsi nella Top 3 del suo segmento, e i modelli del segmento A+b sono stati classificati come «eccellenti» dall’Adac (Automobile Club Germania); L’internazionalizzazione del Gruppo continua soprattutto con l’estensione della gamma Entry per rispondere alle esigenze di specifici mercati, come Sandero Stepway in America Latina. Tutti questi sforzi intrapresi nel 2008 hanno permesso a Renault di mantenere le sue penetrazioni in mercati in forte calo. 2009: Prospettive Ed Azioni Prioritarie - Renault prevede un deterioramento delle condizioni di mercato nel 2009. Questo contesto ha condotto il Gruppo a concentrare prioritariamente la propria azione sull’ottimizzazione del free cash flow, rinunciando a due degli impegni del Renault Contrat 2009 riguardanti i volumi e il margine operativo. Nel 2009, il gruppo Renault avrà le seguenti priorità: • il controllo del fabbisogno di capitale circolante, soprattutto attraverso il proseguimento della riduzione degli stock per un totale compreso tra 800 milioni e un miliardo di euro; la concentrazione degli investimenti e dei programmi di ricerca e sviluppo sui progetti strategici, fra cui il veicolo elettrico e le performance ecologiche dei motori. Gli investimenti già realizzati nella strategia internazionale saranno pienamente sfruttati. Gli investimenti legati ai progetti di veicoli vengono congelati a Chennaï (India) e ritardati a Tangeri (Marocco). Il totale degli investimenti nel 2009 sarà inferiore almeno del 20% rispetto al livello del 2008; l’accentuazione della politica di riduzione dei costi fissi, soprattutto mediante il controllo della massa salariale e la riduzione delle spese di funzionamento; il rafforzamento delle sinergie operative con Nissan al fine di cogliere nuove opportunità, soprattutto mediante una convergenza supplementare della gamma di motorizzazioni e un lavoro in comune sul veicolo elettrico. Il Consiglio d’amministrazione dell’11 febbraio 2009 ha deciso di proporre all’Assemblea generale del 6 maggio di non versare dividendi sui risultati 2008. Nel 2009, Renault potrà contare sul lancio di 8 nuovi prodotti (fra cui New Renault Scénic) così come New Mégane Renault Sport, Clio fase 2 e Trafic fase 3. Questi lanci faranno della sua gamma la più giovane d’Europa, con un’offerta adatta ai nuovi vincoli ambientali del mercato e con un livello di qualità che beneficerà di tutti i progressi realizzati in questi ultimi anni. Renault darà prova della reattività necessaria per adattare questo dispositivo globale in caso di ulteriore degrado della congiuntura. L’insieme di queste misure è concepito per permettere a tutta l’azienda di mobilizzarsi intorno ad una sola priorità nel 2009: puntare a un free cash flow positivo. Visione Strategica - La crisi che attraversiamo è profonda e trasformerà il panorama dell’industria automobilistica. L’alleanza resta, al riguardo, un vantaggio importante per Renault e Nissan in un settore che subirà una nuova ondata di consolidamenti. La sfida per gli uomini e le donne di Renault è duplice: Sul breve termine, si tratta di attraversare la crisi. Per questo, Renault si appoggerà sul suo piano di azioni, e continuerà anche a lavorare con i poteri pubblici nel mondo, al fine di trovare i mezzi per assicurare i cambiamenti necessari. Sul medio / lungo termine, si tratta di prepararsi anche al post-crisi. Renault è impegnata in una trasformazione per adattarsi alla nuova era automobilistica. Dei progetti strategici sono stati lanciati per rispondere ai nuovi bisogni della mobilità individuale, fra cui il veicolo elettrico e la gamma Entry. « L’industria automobilistica conserva tutto il suo potenziale e dovrà uscire da questa crisi soprattutto con prodotti più rispettosi dell’ambiente e più adatti al nuovo contesto economico. L’automobile resta un prodotto insostituibile», ha dichiarato Carlos Ghosn, Presidente di Renault. . .  
   
 

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